Dic 03 2019
dopo la predica 03 12 2019
DOPO
LA PREDICA
Dal sito della
Federazione nazionale della stampa italiana, che un amico mi segnala;
caso spinoso assai, e mi sembra in contrasto con quel che di
frequente dice il Papa Francesco sul diritto al lavoro: che legga più
io Avvenire e Osservatore Romano del vescovo Napolioni?
—‘La Vita Cattolica’, Fnsi e Alg al
fianco dei redattori in Cigs: «La Curia di Cremona predica bene e
razzola male» I tre giornalisti che per anni hanno lavorato al
settimanale chiuso dal vescovo non sono stati coinvolti nel nuovo
progetto editoriale. «Diverse società editrici», è la posizione
del legale diocesano. Ma direttore responsabile e amministratore sono
gli stessi. «Una situazione paradossale», rileva il sindacato, che
torna a chiedere «una risoluzione pacifica del problema».
«Predicare
bene ma, nei fatti, razzolare male. Così si sta comportando la Curia
di Cremona». Lo denunciano la Federazione nazionale della Stampa
italiana e l’Associazione Lombarda Giornalisti che, in una nota
congiunta, riepilogano così la vicenda.
«Breve
storia di carità cristiana. Due anni fa – spiega il sindacato –
il vescovo Napolioni, fresco di nomina, decide di chiudere la storica
testata La Vita Cattolica mettendo in liquidazione la società che la
editava (la NEC, Nuova Editrice Cremonese), società che fa capo al
sistema di Comunicazione della Curia assieme a TRC (Teleradio Cremona
Cittanova). I tre colleghi che, per anni, hanno lavorato al
settimanale di informazione, si trovano in cassa integrazione a zero
ore grazie all’intervento della Fnsi e dell’Alg (il loro destino era
il licenziamento in tronco, sempre per pura carità cristiana)».
In
questi due anni, prosegue la nota, «la Curia non è stata con le
mani in mano: pensa e mette online un nuovo periodico, Riflessi
Magazine, in capo a TRC. Per farlo assume due colleghi, ignorando
totalmente i tre giornalisti in Cigs. Il sindacato interviene
denunciando la grave anomalia. La risposta della Curia arriva tramite
un legale: NEC e TRC sono due società diverse, quindi,
cristianamente, una porta in faccia ai tre giornalisti. Con buona
pace che direttore responsabile e amministratore di Riflessi Magazine
siano gli stessi sacerdoti che dirigevano La Vita Cattolica, e che,
tra TRC e NEC c’è stata negli anni una totale ‘commistione’ di
lavoro. Il sistema di Comunicazione ha avuto obiettivi e finalità
univoche».
La
Federazione nazionale della Stampa italiana e l’Associazione Lombarda
Giornalisti, dopo aver tentato invano un accordo dignitoso per i
colleghi in uscita, «denunciano questa paradossale situazione,
chiedendo per l’ennesima volta che si tenti una risoluzione pacifica
del problema evitando un inasprimento del conflitto che di sicuro
nuocerebbe al buon nome della chiesa cremonese e del suo vescovo».
Francoforte 03 12 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
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