Dic 03 2019

comunicato stampa 03 12 2019

Published by at 10:27 am under Pubblica Amm.ne

Comunicato stampa coordinamento provinciale di Forza Italia
Nel pomeriggio di oggi il Coordinatore Provinciale Gabriele Gallina e il Capogruppo in Consiglio Comunale di Cremona Carlo Malvezzi hanno incontrato in Regione Lombardia l’Assessore alla Sanità Giulio Gallera insieme al Direttore Generale dell’Assessorato Luigi Caiazzo e al Vice Direttore Marco Salmoiraghi.
Durante l’incontro, avente per oggetto il futuro della Terapia Intensiva neonatale e il futuro dell’Asst di Cremona, la Direzione dell’Assessorato ha esposto le motivazioni tecniche a supporto della delibera di declassamento dell’UTIN e ha sottolineato come dal Ministero della Salute, venga sollecitata ripetutamente l’attuazione delle disposizione contenute nel DM 70 che stabilisce standard di sicurezza per questo tipo di reparto.
I due rappresentanti di Forza Italia Provinciale, dopo aver avuto garanzie in merito al mantenimento del personale medico, infermieristico, e delle dotazioni strumentali attualmente in servizio presso l’UTIN di Cremona, hanno formulato all’Assessore Gallera le seguenti richieste:
1 – sospensione della decisione di declassare l’UTIN di Cremona per dare la possibilità alle diverse strutture sanitarie del territorio di valutare forme di collaborazione che possano consentire anche al reparto di Cremona di poter soddisfare i criteri previsti dal decreto nazionale. L’Assessore si è reso disponibile a valutare la proposta riservandosi di effettuare ulteriori approfondimenti.
2 – programmazione a breve di un incontro con la la Direzione, i capi dipartimento, i primari ed i responsabili di settore dell’ASST di Cremona al fine di favorire un confronto con gli operatori sanitari in merito alle problematiche dell’ospedale e al suo futuro;
3 – definizione di una piano di rilancio della struttura ospedaliera finalizzata ad incrementare la corrispondenza tra i bisogni sanitari della popolazione Cremonese e l’offerta puntuale ed efficace della struttura sanitaria Cremonese;
4 – condivisione con gli amministratori locali del piano di rilancio e del programma degli investimenti.
Se è comprensibile la reazione da parte della comunità Cremonese rispetto alla prospettiva di un depotenziamento del nostro ospedale , lo è meno quella degli amministratori locali che, rappresentando tutto il territorio provinciale nel comitato territoriale dell’ATS Val Padana, non si sono attivati per tempo. Ci auguriamo che svolgano più efficacemente il loro ruolo in un’interlocuzione matura e responsabile con gli altri livelli istituzionali.

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