Nov 20 2019

la legge del più forte-millequattrocentoventuno 20 11 2019

Published by at 7:05 pm under Pubblica Amm.ne

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLEQUATTROCENTOVENTUNO Vincenzo Vitale, su l’Opinione delle Libertà, si fa la domanda che spero ci si faccia in tanti: chi comanda davvero in Italia? —Quando studiavo Procedura civile, cioè le varie fasi che il giudizio civilistico presenta per risolvere una controversia fra privati, erano molti i provvedimenti del giudice che la tipologia del Codice disciplinava. Si trattava di provvedimenti interlocutori, di provvedimenti ordinatori, di provvedimenti istruttori, di provvedimenti decisori. Non erano previsti provvedimenti ammonitori o di raccomandazione. Allora, leggendo su tutti i giornali la notizia, pubblicata come fosse la cosa più normale del mondo, secondo la quale il Tribunale di Milano, investito appunto della controversia fra il Governo italiano e l’ArcelorMittal, avrebbe “raccomandato” a quest’ultima di non spegnere gli altoforni e che essa avrebbe subito obbedito, ho telefonato ad alcuni giovani avvocati – sempre bene informati sulle novità legislative – per chiedere se per caso, a mia insaputa, una qualche nuova legge avesse introdotto questo nuovo istituto a me sconosciuto: la raccomandazione del Tribunale. Ma ho ricevuto soltanto risposte negative: nessuna legge prevede o disciplina una raccomandazione del Tribunale indirizzata a chicchessia. E allora?, mi sono chiesto. Com’è possibile che accada ciò che accade? Da dove il Tribunale di Milano trae questo potere di raccomandare la permanenza dei forni dell’Ilva? Da quale norma? Da quale principio? E come fa il Tribunale ad assumere ed esercitare poteri che sono null’altro che poteri propri della Pubblica amministrazione, come quelli di ammonire o di raccomandare? Come mai nessuno lo fa notare? Come mai nessuno protesta per questa esondazione istituzionale di competenze? Come mai assessori, ministri, prefetti, sindaci – vale a dire coloro che per legge avrebbero voce in capitolo in quanto dotati di competenze specifiche – non dicono nulla, tacendo di un silenzio perfino imbarazzante? Come mai i grandi giornali e i grandi giornalisti tacciono? Come mai i grandi osservatori politici fanno finta di nulla? Poi ho pensato meglio e mi sono ricordato che poco tempo fa la Procura di Taranto aveva ammonito la ArcelorMittal ad effettuare certi lavori di risanamento presso un altoforno, intimandone la chiusura in caso di scadenza del termine – da essa stessa assegnato – senza che fossero stati portati a termine. Caspita!, mi sono detto… Il Tribunale di Milano, da un lato, raccomanda il non spegnimento, mentre la Procura di Taranto, dall’altro lato, intima lo spegnimento… Insomma, una raccomandazione contro una intimazione. Tribunale di Milano contro Procura di Taranto. E allora, mi son detto, bisogna sciogliere questo enigma: a chi obbedire? Al Tribunale o alla Procura? Cosa farà Arcelor? Certo, una intimazione sembra qualcosa di più di una semplice raccomandazione, ma resta il fatto che il Tribunale di Milano gode da anni di una sorta di primato morale e politico su altri uffici giudiziari italiani: davvero un peccato disattendere una sua raccomandazione… Facciamo così: diamo incarico ad una commissione di esperti di risolvere il problema, come si suol fare in Italia quando i problemi tutto si vuol fare tranne che risolverli. Nel frattempo, fioccano sequestri, notizie di reato, perquisizioni, sciamano decine di vetture di finanzieri e carabinieri. A quando i primi arresti? Io, al posto di Arcelor, fuggirei velocemente da un posto come l’Italia di oggi ove accadono queste cose. La vita pubblica italiana sembra ormai una vita da matti, dove le competenze non esistono, ogni organo pubblico dice e fa ciò che vuole – in specie la magistratura che gode di un forte potere persuasivo – i Tribunali, usurpando le funzioni dei Ministeri, raccomandano ciò che le Procure, arrogandosi quelle degli organi tecnici, invece intimano di non fare. Insomma, una schizofrenia istituzionale e pubblica elevata all’ennesima potenza. E volete che gli investitori internazionali arrivino da noi? A che fare? Solo se autolesionisti verrebbero in un Paese come il nostro: una vera gabbia di matti. E lo scrivo – sia chiaro – con dolore nel cuore.

Francoforte 20 11 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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