Ott 08 2019

la legge del più forte-milletrecentottantuno 08 10 2019

Published by at 4:01 pm under Pubblica Amm.ne

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLETRECENTOTTANTUNO Dal Dubbio, tratto da un articolo di Valter Vecellio: —“Cinico mercante di morte”, definisce Enzo Tortora il Pubblico Ministero Diego Marmo; e aggiunge: “Più cercavamo le prove della sua innocenza, più emergevano elementi di colpevolezza”. Le “prove” erano la parola di Giovanni Pandico, un camorrista schizofrenico, sedicente braccio destro di Cutolo: lo ascoltano diciotto volte, solo al quinto interrogatorio si ricorda che Tortora è un camorrista. Pasquale Barra detto “o nimale”: in carcere uccide il gangster Francis Turatello e ne mangia l’intestino… Con le loro dichiarazioni, Pandico e Barra danno il via a una valanga di altre accuse da parte di altri quindici sedicenti “pentiti”: curiosamente, si ricordano di Tortora solo dopo che la notizia del suo arresto è diffusa da televisioni e giornali— Le prove dei processi Iori, una perla dopo l’altra trovate dal primo grado, che Appello e Cassazione si son ben guardati dal correggere; da pagina 77, se per Claudia il mezzo per suicidarsi non cagiona con sicurezza la morte, figuriamoci per Iori che è un chirurgo! —In limine litis ( all’udienza di discussione dell11 gennaio 2013) la difesa dell’imputato ha ipotizzato per la prima volta che Claudia Ornesi non volesse proprio uccidersi ( ed uccidere la figlia ) ma abbia inscenato un suicidio meramente dimostrativo per poi svergognare Iori e metterlo in imbarazzo con i suoi familiari in considerazione del clamore mediatico che avrebbe avuto la vicenda. Si tratta di una ipotesi veramente strana, che non sposta affatto i termini della questione , rimanendo perfettamente valide tutte le disamine e le argomentazioni probatorie in precedenza esposte. Evidentemente la stessa difesa non è più convinta che l’apparente apparato suicidario fosse veramente idoneo a cagionare con sicurezza la morte ( si rinvia alle conclusioni sugli accertamenti tossicologici e sulla concentrazione del gas), onde per cui l’ipotesi “sceneggiata” o finto suicidio, finita peraltro, non si sa come, con la morte . Al di là di quanto già esposto l’ipotesi “sceneggiata” non tiene conto:

  • Che un tentato suicidio ottiene due righe anche sui quotidiani locali onde per cui il clamore mediatico non poteva essere realisticamente previsto;
  • Che, in caso di gesto solo “dimostrativo” non si vede perché l’Ornesi dovesse coinvolgere l’amata Livia facendole inutilmente del male e rischiano la sua morte: bastava sicuramente il proprio “finto” suicidio; Che quando si finge un suicidio ci si preoccupa di avvertire qualcuno ( un parente, la Polizia, la stampa) che si sta tentando il suicidio onde i soccorritori arrivino prima che sia troppo tardi. Ma se Claudia non avvisa nessuno, che tentato suicidio dimostrativo è? Cremona 08 10 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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