Set 18 2019

la legge del più forte-milletrecentosessantotto 18 09 2019

Published by at 6:16 pm under Pubblica Amm.ne

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLETRECENTOSESSANTOTTO Dal Dubbio, tratto da un articolo di Valter Vecellio: —“Cinico mercante di morte”, definisce Enzo Tortora il Pubblico Ministero Diego Marmo; e aggiunge: “Più cercavamo le prove della sua innocenza, più emergevano elementi di colpevolezza”. Le “prove” erano la parola di Giovanni Pandico, un camorrista schizofrenico, sedicente braccio destro di Cutolo: lo ascoltano diciotto volte, solo al quinto interrogatorio si ricorda che Tortora è un camorrista. Pasquale Barra detto “o nimale”: in carcere uccide il gangster Francis Turatello e ne mangia l’intestino… Con le loro dichiarazioni, Pandico e Barra danno il via a una valanga di altre accuse da parte di altri quindici sedicenti “pentiti”: curiosamente, si ricordano di Tortora solo dopo che la notizia del suo arresto è diffusa da televisioni e giornali— Le prove dei processi Iori; pagine 58/59 del primo grado: —Appare certo ( lo si vede dalle fotografie di Livia in atti, ma lo dice anche l’imputato nella istanza 13/1/12) che la piccola Livia mangiò la sera del 20 luglio del riso e del prosciutto e che Claudia mangiò quantomeno il sushi portato da Iori. E tuttavia non vi è traccia degli avanzi di sushi, del riso e del prosciutto ( e della cartoccio o involucro di plastica che doveva perlomeno contenere il prosciutto stesso). Non vi è traccia non solo sul tavolo nel soggiorno ma neppure nei due sacchetti della spazzatura posti sotto la cucina ( foto 25 e 26) che nulla in sostanza contenevano e financo nella spazzatura condominiale che pure (cfr. foto 119 e 120) fu esaminata dalla P.G. per trovare sacchetti e rifiuti che potessero provenire da casa Ornesi. Insomma, esaminando i locali, il tavolo, il frigorifero, la spazzatura nessuno poteva ex post intuire che lì vi era stata una cena cui aveva anche partecipato un ospite. Vuoi per non far sapere che qualcun altro quella sera era presente con madre e figlia, vuoi per eliminare cibo contaminato dai medicinali od oggetti che aveva toccato e su cui poteva aver lasciate impronte è verosimile che l’imputato ( che il giorno prima forse non a caso aveva comprato un rotolo di sacchi per la spazzatura ) abbia – quando madre e figlia erano morte o in stato di incoscienza – indossato i guanti e fatto un gran repulisti , portando via tutto ciò che poteva essere pericoloso per lui, avanzi di cibo compresi— Peccato che nella motivazione d’Appello, pagine 101/2, appaia la nota 18, che elenca: —Si nota che all’interno della pattumiera posta sotto il lavello di destra vi sono soltanto due piccoli fogli di carta accartocciati quasi del tutto puliti, mentre all’interno della pattumiera posta sotto il lavello di sinistra vi è un involucro di plastica accartocciato e, infine nel cestino posto sul balcone vi è il pannolone della bambina unitamente ad altra carta. Il teste Tonelotto Igor, assistente di polizia, ha accennato soltanto a rimasugli di pane e salumi all’interno della pattumiera destinata a raccogliere l’umido— La bimba ha cenato con riso e prosciutto, il sushi, appena assaggiato da Claudia come risulta dall’autopsia, se l’è portato via Iori, quando è iniziato il litigio.

Cremona 18 09 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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