Lug 19 2019

la legge del più forte-milletrecentosette 19 07 2019

Published by at 4:13 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLETRECENTOSETTE

L’ultimo editore che ha rifiutato il mio libretto sul caso Iori ha fatto più dei 40 precedenti, m’ha spiegato il motivo: attacco i magistrati e lui non vuole grane!

Io son convinto di no, d’essermi limitato a descrivere alcuni capolavori; se poi il racconto delle sfere di cristallo dei tre processi possa essere interpretato come un attacco, è solo una questione di giudizi; mi permetto ancora una volta di presentare al lettore la sfera originale, dalla motivazione di primo grado, giudichi lui se attacco o descrivo!

—Tutti i periti hanno concordato sulla impossibilità di risalire al quantitativo di alzaprolam effettivamente ingerito dalle vittime e alla sua corrispondenza con il dato circostanziale delle 95 pastiglie da 1mg di Xanax apparentemente utilizzate…… la mancanza, nel contenuto gastrico di entrambi i cadaveri ( nonché, si può aggiungere, nei resti di vomito) di residui riconducibili alle pastiglie di Xanax di cui ai blister svuotati: ciò può trovare spiegazione solo ritenendo che le pastiglie siano state triturate oppure che il farmaco sia stato assunto in forma liquida—

La sfera si avvicina: i periti ovviamente non han la certezza se 95 pastiglie o dieci meno; l’esame dello stomaco degli autoptici fu senza microscopio, quindi impossibile si notino, a occhio nudo, frammenti di pastiglie che si sciolgono in poca acqua; che Iori, medico chirurgo, compri le pastiglie per triturarle invece delle gocce…….

—Se si assume invece che le pastiglie siano state previamente triturate (per essere nascostamente propinate, frammiste a cibo e/o bevande) o che non si tratti di pastiglie ma di medicinale in forma liquida, in gocce, vuole dire che non ci si trova davanti ad un suicidio/omicidio, ma ad un duplice omicidio ad opera di chi ha voluto simulare un suicidio—

Il primo passo è fatto, le pastiglie erano gocce, oppure triturate…….

—Insomma, alla luce di tutte le risultanze sopra esposte e delle conclusioni dei consulenti tecnici, può concludersi sul punto che appare altamente probabile che né Livia né Claudia abbiano effettivamente ingerito le pastiglie da 1 mg di Xanax di cui ai 10 blister trovati sul tavolo. Il che vuol dire, per altro verso, che vi è la elevata probabilità che esse abbiano ingerito l’alzaprolam con altra modalità, in particolare in forma liquida—

Altamente probabile; ora si tratta solo di ridurre la quantità di Xanax, che secondo gli autoptici ha portato i due corpi a uno stato di “intossicazione acuta”….

—Ed in effetti non vi sono soverchi problemi per immaginare o prefigurare i tanti modi in cui poteva avvenire la somministrazione clandestina. Si pensi, a solo titolo di esempio ad una parziale irrorazione, anche mediante siringa, del sushi portato in casa su cui potevano essere messe salsa dal sapore deciso (come le salse di soia e SuzieWon acquistate da Iori il 19 luglio insieme all’ultimo fornelletto); alla introduzione- già a casa propria o, al momento, a casa di Claudia – del liquido in bottiglie o bicchieri d’acqua o di altre bevande prima del loro uso—

Non è un mio attacco la descrizione di quel che sarebbe successo secondo la Corte; parziale irrorazione mediante siringa, che però conduce all’intossicazione acuta dell’autopsia, certezza di quel che le vittime avrebbero mangiato, la bimba non il sushi, perché l’appartamento era di 50mq, difficile per Iori la parziale irrorazione proprio lì, ma ecco in arrivo Sua Maestà la Sfera di Cristallo:

—Si precisa e ribadisce che quelli testè fatti sono solo alcuni ( dei molti) esempi del modo concreto con cui , nell’ipotesi omicidiaria, il responsabile poteva far assumere lo Xanax liquido alle vittime. Non avendo la sfera di cristallo non è possibile indicare con precisione quale fu l’espediente usato ( uno di quelli descritti, un altro ancora) per riuscire nell’intento né è necessario—

Né è necessario, in un processo da ergastolo, indicare l’espediente, pur addomesticato dal cambio di pastiglie in gocce, parziali irrorazioni, eccetera. Per concludere, non poteva certo mancare il motivo che condusse le vittime a non aver sospetti, pur ingerendo non una parziale irrorazione, ma un bicchiere di liquido disgustoso, indispensabile per l’intossicazione acuta vista dall’autopsia:

—Ciò che conta è che non è affatto vero che fosse materialmente impossibile somministrare clandestinamente (per usare le parole della stessa difesa) l’alprazolam a Claudia; anzi, non era affatto difficile, considerando l’ingenuità di Claudia, che non poteva certo avere il minimo sospetto di quello che incredibilmente stava per accadere, e l’accurata preparazione da parte dell’imputato di tutto il meccanismo omicidiario e simulatorio—

Ceriana 19 07 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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