Flaminio:
amici agricoltori di Ceriana, avete olio e castagne, verdura e
frutta, tutto di vertice, fate sistema, quel che preferite, ma non
dimenticate mai di avere una terra benedetta da dio e dagli uomini,
da secoli, da far conoscere al mondo!
Oscar
Green Liguria, premiati i giovani innovatori
di
Redazione Giovani Impresa
Dall’aromaterapia
alla lavanda al “collezionista” di piante aromatiche, dal
progetto Custodi di tradizione 2.0 a quello dedicato all’apertura
multiculturale, e non solo, nell’azienda agricola: ecco alcuni dei
progetti premiati alla selezione regionale del premio OscarGreen
2019, il concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa.
Giunto alla 13ma edizione, l’OscarGreen è il premio che punta a
valorizzare il lavoro di tanti giovani che hanno scelto per il
proprio futuro l’agricoltura e la pesca, e che mostra come, a
livello nazionale, il ritorno alla terra e al mare sia ormai un dato
di fatto, soprattutto tra i ragazzi che non vogliono abbandonare il
proprio territorio ma salvaguardarlo, valorizzarlo e farlo conoscere
al resto del mondo. I risultati sono
stati svelati alla presenza del presidente di Coldiretti Liguria
Gianluca Boeri, del Delegato Regionale di Coldiretti Giovani Impresa
Davide Busca, del Delegato Confederale Bruno Rivarossa e di tutta la
dirigenza. “Quella
presentata dai giovani liguri
– affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il
delegato Confederale Bruno Rivarossa – è
un’agricoltura con una forte inclinazione all’innovazione e al
senso di “riscatto”, che porta i ragazzi a non abbandonare la
propria terra e il proprio mare e impegnarsi per la sua piena
valorizzazione e salvaguardia. Troppo spesso si trascura il
potenziale impatto innovativo dei giovani sulle imprese, ma bisogna
prendere atto, anche vedendo i progetti presentati a concorso, che un
giovane è per natura più predisposto ad intraprendere vie nuove, a
sperimentare nuovi approcci, specializzazioni e mercati, perché meno
condizionato dal passato, mediamente più istruito, calato nella
contemporaneità e nelle opportunità che può cogliere per cambiare
e “smarcarsi” dai sentieri consolidati. Tutti i progetti
presentati quest’anno mostrano le potenzialità del territorio
ligure – concludono Boeri e Rivarossa – e l’Oscargreen è
sempre una vetrina importante, non solo per l’azienda che partecipa
ma per l’intero settore agricolo della nostra regione”.
“L’agricoltura
e la pesca
– afferma
il Delegato dei Giovani Regionale Davide Busca –
sono
delle grandi opportunità per i giovani, sia in termini economici che
di soddisfazione personale e le idee presentate a concorso dimostrano
concretamente la presenza e l’entusiasmo del nuovo tessuto
imprenditoriale che si impegna per realizzare progetti con una buona
dose di inventiva e di creatività.”
Il vincitore di quest’anno per la
categoria Noi
per il Sociale,
è Emanuele Rocca dell’azienda agricola La Cascinella (Sestri
Levante, GE), con il progetto di agricoltura sociale volto al
sostegno di persone svantaggiate, siano queste nostri connazionali o
stranieri, che si trovano in disagio per qualsiasi motivo (ex tossico
dipendente, ex carcerato, minori a rischio, disoccupati di corta e
lunga data). Nell’arco di quest’anno hanno aiutato, ed inserito
in azienda, due ragazzi della Costa D’ Avorio (arrivati con i
purtroppo famosi barconi), con i quali si è creato un rapporto umano
profondo di reciproco scambio, che solo attraverso il duro lavoro si
può instaurare. A breve “per chiudere il cerchio” verrà
costituita una cooperativa/ o società semplice di braccianti
agricoli, dove i ragazzi che hanno vissuto questa esperienza potranno
entrare a far parte del progetto ed essere loro stessi ad aiutare
altri ragazzi.
Per la
categoria Campagna
Amica
è stato premiato Andrea Calabria (Sesta Godano, SP) dell’azienda
agricola I Prati di Venere. Lui e la sorella Martina hanno
scelto di portare nella Val di Vara i colori e profumi della lavanda,
un prodotto innovativo per la vallata. Il loro obiettivo, oltre alla
produzione di una linea cosmetica completa a base di lavanda, è
riuscire ad avvicinare il consumatore all’azienda e al territorio,
attraverso la creazione di percorsi sensoriali direttamente tra i
filari di lavanda, laboratori esperienziali e momenti
pedagogico-creativi con bambini e scuole. Una parte importante che
stanno cercando di sviluppare, con il sostegno di una massaggiatrice
olistica specializzata, è l’aromaterapia dedicata alle donne in
gravidanza, per mostrare gli effetti benefici e rilassanti che può
avere la lavanda. Patrick
Reichstein (Imperia, IM) dell’azienda agricola Sempre Verde, è il
vincitore della categoria
Creatività,
grazie all’idea, che vedrà un pieno sviluppo quest’anno, della
produzione di essenza di arance amare a km0. Patrick nasce come
olivicoltore, ma in una zona dove l’olivicoltura la fa da padrone,
ha deciso di provare ad integrare la produzione con un prodotto
innovativo per la zona: ha iniziato costruendo un locale di
distillazione e pulendo l’area dove mettere a dimora il frutteto.
Purtroppo il progetto ha avuto un rallentamento a causa di intoppi
burocratici, ma entro il prossimo anno, questo giovane agricoltore
punta ad essere produttivo e a far conoscere a tutti i suoi prodotti.
Per la categoria Fare
rete
il vincitore di quest’anno è Giorgio Masio del Birrificio agricolo
Altavia (Sassello, SV), che con due soci, ha deciso di aprire un
birrificio agricolo e rilanciare, assieme ad esso, l’entroterra
savonese. Hanno cominciato recuperando un castagneto, stalle e
terreni abbandonati, e iniziato a coltivare gli ingredienti per le
birre, orzo in primis, ma anche luppolo, coltivazione che trovava
nella loro provincia un terreno adatto. Sia il nome del birrificio
sia il nome delle birre più famose dei ragazzi sono stati scelti per
rimarcare il legame con il territorio e l’intenzione di collaborare
con altre realtà locali, che contrastano lo spopolamento
dell’entroterra e che vogliono valorizzare al meglio le produzioni
tipiche. Il premio della categoria Impresa
4.terra
se lo è aggiudicato Luca Mazzocchi dell’Antica fornace (Maissana,
SP), con il progetto “Custodi di tradizione 2.0” che ha
l’obiettivo di far riscoprire il territorio e il sapore autentico
del cibo lavorato a mano, ottenuto con l’utilizzo di processi
legati alle tradizioni passate, utilizzando metodi green, mangimi
naturali, energia rinnovabile e agricoltura biologica, puntando
l’attenzione sulla qualità, piuttosto che sulla quantità. Ma non
solo: è il progetto ideale per tutti quelli che hanno bisogno di
riscoprire il piacere di una passeggiata nel bosco, la connessione
con la natura, la voglia di reinventarsi e reinventare, e la volontà
di mantenere viva una piccola realtà locale. È per questo che Luca
ha deciso di portare avanti la realizzazione di un laghetto
artificiale attrezzato, nel cuore della Val di Vara, dove le persone
possono vivere una giornata lontano dallo smartphone, immersi nella
natura e nella scoperta del buon cibo.
Infine Marin Valentina (Pietrabruna, IM)
dell’azienda agricola il Rosmarino, è il vincitore della categoria
Sostenibilità.
Valentina e la mia famiglia sono dei veri e propri collezionisti di
piante aromatiche, che si sono impegnati a salvaguardare le
biodiversità, arrivando ad avere più di 300 differenti specie di
piantine. Le loro piante vanno dalle più comuni come timo, rosmarino
salvia, fino ad arrivare all’Erba Limonina, alla Menta Cervina,
all’Artemisia Annua, alla Santolina
Oliva, all’erba Ostrica, per finire con la cosiddetta Pianta
dell’Immortalità. Cercano il contatto diretto con il consumatore,
attraverso la vendita presso i mercati di Campagna Amica e in azienda
dove hanno occasione di far conoscere le diverse varietà e insegnare
come prendersi cura della propria pianta o creare un proprio innesto.