Giu 11 2019
qui cremona-trecentodieci 11 06 2019
QUI CREMONA – trecentodieci Una conferma, la modestia naturale di Galimberti: se un’idea è buona, diventa sua; l’accusa in campagna elettorale alla destra: se prendono il potere, la destra lo prende, non si considera mai al servizio dei cittadini, poltrone a gogò per quasi tutti! ed ecco il cambio di proprietà dell’idea, l’annuncio è su www.cremonaoggi.it
—La
giunta si allarga, da sette a nove assessori. Più il sindaco a
completare la squadra di governo della città. In attesa della
proclamazione del riconfermato sindaco di Cremona Gianluca
Galimberti, vediamo quali potrebbe essere i collaboratori più
stretti che lo affiancheranno nel prossimo lustro. Quasi certamente
in giunta resteranno Andrea
Virgilio,
Maura
Ruggeri,
Alessia
Manfredini
e Rosita
Viola
nei ruoli che già occupano—
L’incasso;
prima i voti in uscita dalla Lega e Fratelli d’Italia, il resto
segue; del resto, ai vincitori va sempre così. Gli sconfitti,
credendo noi di destra non abbiamo capito, si spiegano di nuovo; per
diritto di primogenitura, la Lega a www.cremonaoggi.it:
—All’indomani dei risultati
elettorali, arriva dalla segreteria provinciale della Lega il primo
commento ufficiale che suona come una netta presa di distanza dagli
alleati che “hanno voluto imporre a tutti i costi il proprio
candidato rivelatosi perdente”, ossia, anche se non citata, da
quella Forza Italia che nel summit di Arcore un paio di mesi fa,
avrebbe imposto un proprio uomo a Cremona nello scacchiere composto
dagli altri due capoluoghi lombardi dove si votava, Bergamo e
Pavia— Fare la vittima contro la Juve è
semplice, ma se la Juve sei tu arriva la rispostaccia di Forza
Italia, sempre sullo stesso online:
—Il centrodestra è stato a
bocca aperta per mesi ad aspettare le scelte regionali e nazionali
della Lega, che poi hanno condotto la Lega stessa a scegliere di
proporre i propri candidati in altri capoluoghi, lasciando Cremona a
Forza Italia. Malvezzi si è ritrovato così candidato in extremis
dopo questa sceneggiata. Ha lottato come un leone tirandosi dietro
tutti, detrattori inclusi. Ha condotto con passione e umiltà una
campagna tra la gente. Ma questo non è bastato.
La verità quindi
è che nessun Malvezzi è stato imposto dall’alto. “L’alto”
leghista (locale, regionale e nazionale) ha semplicemente bocciato il
proprio candidato locale e adesso le due fazioni interne della Lega,
che si sono fatte la lotta per far approvare o bocciare il candidato
sindaco leghista, si preparano alla resa dei conti. L’unico
problema è che per la loro resa dei conti non sanno far altro che
tirare in mezzo Malvezzi e giudicare gli altri—
Tradotto per l’elettore di destra che non sa: i 2/3 boss della Lega
cremonese che decidono stabilivano a priori che Alessandro Zagni era
un perdente, lo cestinavano, per aver poi la conferma di quanto lo
fosse al conteggio delle sue 1134 preferenze e anche di questo la
colpa è di Carlo Malvezzi!
Cremona 11 06 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
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