Mag 31 2019
lactalis 31 05 2019
LACTALIS:
COLDIRETTI, VIGILARE SU BLITZ FRANCESE NEL PARMIGIANO
No
a tagli sul prezzo del latte alla stalla per far pagare l’operazione
agli allevatori italiani
Voltini: “Il Governo tuteli gli interessi nazionali”
“Vigileremo
su un blitz che potrebbe cambiare gli equilibri di mercato, mettere a
rischio la competitività del sistema produttivo nazionale e aprire
le porte alla delocalizzazione, come già purtroppo è avvenuto con
la Parmalat. E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti
Ettore Prandini nel commentare l’annuncio dell’acquisizione della
Nuova Castelli da parte della multinazionale francese Lactalis che
negli anni si è già comperata i marchi nazionali Parmalat,
Locatelli, Invernizzi, Galbani e Cadermartori e controlla circa 1/3
del mercato nazionale in comparti strategici del settore lattiero
caseario. La nuova Castelli è il principale esportatore di
Parmigiano Reggiano e con l’acquisizione la presenza francese in
Italia si estende a prodotti nazionali a denominazione di origine
(Dop). Si è trattato – denuncia Prandini – di una vera e propria
operazione lampo, messa a segno con la politica “distratta” dal
confronto elettorale, che rischia di essere pagata dagli allevatori
italiani ai quali la Lactalis ha infatti appena minacciato di ridurre
unilateralmente il prezzo del latte alla stalla sottoscritto solo
pochi mesi fa, in controtendenza rispetto all’andamento del
mercato. Ora devono essere resi pubblici tutti i termini dell’accordo
e pretese adeguate garanzie sulle produzioni, sulla tutela delle
denominazioni dalle imitazioni, sulla difesa dei posti di lavoro e
sull’eventuale abuso di posizioni dominanti sul mercato lattiero
caseario, strategico per il Made in Italy, conclude Prandini.
“Ci aspettiamo che su questa vicenda il Governo italiano
tuteli gli interessi nazionali – ha commentato Paolo Voltini,
Presidente di Coldiretti Cremona e Coldiretti Lombardia – ed
intervenga così come fece il Governo francese per i cantieri navali
di Saint Nazaire. Nel 2017 Macron bloccò l’acquisizione da parte
di Fincantieri della maggioranza del capitale dei cantieri francesi
di Saint Nazaire, pretendendo di rinegoziare l’operazione per
mantenere in mani francesi il controllo di un’azienda ritenuta
strategica”.
La tutela dei marchi
storici è una necessità per l’agroalimentare nazionale dopo che
ormai secondo la Coldiretti circa 3 su 4 sono già finiti in mani
straniere e vengono spesso sfruttati per vendere prodotti che di
italiano non hanno più nulla, dall’origine degli ingredienti allo
stabilimento di produzione fino all’impiego della manodopera.
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