Mag 18 2019

l’europa che fa bene all’italia 18 05 2019

Published by at 8:21 pm under politica internazionale

Ricevo da Massimiliano Salini e molto volentieri pubblico

L’EUROPA CHE FA BENE ALL’ITALIA: QUALCHE NUMERO

Negli ultimi anni ho sentito dire tante cose sull’Europa, spesso non vere, ad esempio che facendo parte dell’Ue ci rimettiamo 2 miliardi di euro, perché l’Italia versa circa 14 miliardi di euro come quota e ne riceve indietro solo 12 in fondi. Ai mistificatori che diffondono queste fandonie, vorrei rispondere facendo un po’ di conti, prendendo i numeri veri della partecipazione dell’Italia all’Ue.

  • L’industria manifatturiera italiana, ad esempio, fattura 300 miliardi di euro all’anno, esportando principalmente verso gli altri Paesi europei. Una cifra che non solo non raggiungeremmo se ci fossero ancora i dazi da pagare, ma a cui non arriveremmo nemmeno vicino.
  • Un altro esempio, che mi coinvolge: grazie a un mio emendamento, le due tratte Genova-La Spezia e Gallarate-Luino sono state inserite nella rete TEN-T, in modo che questi progetti abbiano la priorità dell’Ue. Quella stessa Ue che cofinanzia al 50% i progetti infrastrutturali transfrontalieri, come TAV e Tunnel del Brennero. O che ha contribuito con 12,1 milioni di Euro al progetto DECAL per lo stoccaggio LNG.
  • Anche sul fronte dell’occupazione, l’Ue è un valore aggiunto con i suoi 86 miliardi di euro stanziati tra Fondo Sociale Europeo e iniziativa per l’occupazione giovanile; o con la direttiva sul distacco dei lavoratori, che garantisce uguale salario a parità di prestazione e tutela i Paesi membri dal problema del dumping sociale. Sulla formazione, l’Ue ha di recente adottato i programmi Erasmus plus ed Erasmus per imprenditori, quest’ultimo promosso proprio dal mio gruppo, il PPE, per colmare il gap tra scuola e mondo del lavoro e risolvere il mismatch di competenze.
  • Inoltre, l’Italia è stata uno dei principali beneficiari del piano di investimenti per l’Europa, il cosiddetto Piano Juncker, con 81 progetti finanziati: attraverso i finanziamenti della Banca Europea per gli investimenti sono arrivati in Italia 9,7 miliardi di euro che si tradurranno in investimenti per 57,6 miliardi. Meglio di noi fa solo la Francia con 11,8 miliardi investiti che si tradurranno in 62 miliardi di benefici, mentre alla Spagna sono stati assegnati 8,3 miliardi e 7,3 alla Germania.
  • Per il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale, con il Programma InvestEU, la Commissione intende rilanciare l’occupazione, gli investimenti e l’innovazione mobilitando più di 650 miliardi di euro di investimenti. L’Italia sarà anche il maggior beneficiario tra i Paesi UE del Fondo sociale europeo, che allocherà al nostro Paese oltre 15 miliardi di euro nel settennio 2021-2027 per iniziative e misure concrete per l’occupazione, l’istruzione, la mobilità, l’inclusione sociale, l’eliminazione della povertà e la salute.

Per questi e per tanti altri esempi che potrei fare, io dico che quei 2 miliardi di “perdita” nelle quote versate all’Ue sono in realtà il miglior investimento che l’Italia abbia mai fatto e possa fare. L’Europa fa bene all’Italia e una presenza seria e costruttiva degli europarlamentari italiani può influire su orientamenti e decisioni positive per i cittadini, i territori e le imprese italiane. Sono convinto che si possa fare un’Ue migliore, realizzando il disegno dei padri fondatori De Gasperi, Schuman e Adenauer. Ma lo possiamo fare solo da dentro l’Europa. Per questo mi ricandido con Forza Italia nella Circoscrizione del Nord-Ovest, impegnandomi fin d’ora a tutelare, se rieletto, la famiglia, la dignità umana, la sussidiarietà, i corpi intermedi, le imprese e gli imprenditori. E per questo invito tutti ad andare a votare Domenica 26 maggio per il rinnovo del Parlamento Europeo. Votare è un diritto, un dovere e soprattutto una grande opportunità di decidere il futuro in cui vogliamo vivere.

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