Mag 10 2019

campagna elettorale 10 05 2019

Published by at 3:49 pm under Politica cremonese,politica internazionale

Ricevo dall’amico Massimiliano Salini, candidato al Parlamento europeo, e molto volentieri pubblico

MOLTO PIÙ CHE UN’INAUGURAZIONE DI CAMPAGNA
Martedì 7 Maggio al Teatro dal Verme a Milano si è svolta la serata che, nelle prime intenzioni, doveva essere l’inaugurazione ufficiale della mia campagna elettorale. Invece si è trasformata, con mia grande gioia, in un confronto sul futuro dell’Unione Europea e le responsabilità della politica, grazie al contributo di quattro illustri ospiti: l’economista Giulio Sapelli, il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, l’imprenditore dell’acciaio, Antonio Gozzi, e l’esperta di politiche scolastiche, Suor Anna Monia Alfieri. È stata l’occasione per cambiare la prospettiva attraverso cui guardiamo alle elezioni Europee, senza cedere alla trappola della paura, di chi mente ai cittadini per elemosinare due like sui social network e di chi spaventa gli elettori raccontandogli che staremmo meglio senza l’Europa.
Abbiamo risposto alla paura con la speranza di poter ricostruire un’Europa migliore, in grado di rispondere alle istanze dei suoi cittadini e più vicina ai loro bisogni. Al centro del confronto, la libertà: quella delle persone, davanti alla quale ogni istituzione, statale e sovrastale, deve inchinarsi, e perciò delle famiglie, delle imprese, dei corpi intermedi. Ecco allora la libertà di scelta educativa: l’Italia è l’unico Paese d’Europa che la impedisce nei fatti, perché i genitori che vogliono mandare i figli nelle scuole paritarie devono pagare una retta onerosa, anche se pagano le tasse come tutti gli altri cittadini per sostenere la scuola statale. Il modello a cui guardare, ci ha detto Suor Anna, è quello più orgoglioso della sua laicità, la Francia: qui è garantita pienamente ai genitori la libertà di scelta educativa, senza costi aggiuntivi. E poi la libertà d’impresa: da Gozzi un messaggio molto chiaro, le imprese non chiedono altro che uno Stato e una politica che lasci loro la libertà di fare e non le soffochi con la burocrazia. In Italia c’è tanta ricchezza da valorizzare e difendere, ma abbiamo bisogno di proporci anche politicamente come propulsore di ricerca e innovazione e non lo possiamo fare staccando il reddito dal lavoro.
E qui arriviamo ai giovani: l’Europa fa molto per loro ma anche noi dobbiamo tornare a essere un Paese che si fida dei giovani, che valorizza le loro capacità e li incentiva, anche a mettere su famiglia. Un Paese con più propensione al rischio, tutelata dalle leggi. Un Paese che rivendica anche davanti alla comunità europea una politica che crede nell’uomo. Questa è l’Italia e l’Europa che vogliamo costruire: un’Europa che dia contenuto alla speranza delle persone. Un’Europa che solo i liberali possono cambiare, come ci ha ricordato il direttore Sallusti, perché i sovranisti possono solo distruggere per affermare, ciascuno, la propria sovranità. Ma per farlo, come ci ha indicato il professor Sapelli, dobbiamo prima ripristinare la dignità che è stata tolta alla politica, tornare a considerarla la “virtù dei migliori”. Basta con le scelte politiche basate su un post su Facebook o un tweet, basta con la sistematica distruzione della fiducia. Chi si avvicina alla politica deve farlo non per rabbia, ma per gratitudine, per tutelare il meglio che abbiamo dalla vita. Così è stato per me all’inizio e così continua ad esserlo, ogni giorno.

MASSIMILIANO SALINI

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