Apr 26 2019

l’italia liberata 26 04 2019

Published by at 4:06 pm under costume,cronaca internazionale,cronaca nazionale

L’ITALIA LIBERATA

Al lettore la scelta, la mia versione o quella dell’Opinione delle Libertà…………

—-In Germania la resistenza contro Hitler inizia dal suo insediamento, 1933/34, e Hitler non aveva l’abitudine di mandare al confino a Ventotene: fucilazione immediata, ai primi sospetti. I nostri padri, invece, a resistere proprio non ci pensavano, impegnati com’erano a scendere in piazza e ritmare: Du-ce Du-ce! Degli omicidi, da Matteotti ai fratelli Rosselli, se ne infischiavano, della guerra d’Africa applaudirono il successo. Al 10 giugno 1940, bastano i video, piazze gremite a ripetere: Du-ce Du-ce, mentre Mussolini annunciava la guerra vera a Francia e Gran Bretagna. Arrivano le prime bombe sulle maldifese città italiane, ma è sempre un Du-ce Du-ce; le bombe continuano fino al 25 luglio 1943, Gran Consiglio e colpo di Stato contro Mussolini, di resistenza armata neanche l’ombra; 8 settembre, Badoglio e il re, dopo aver messo le chiappe al sicuro, annunciano che l’Italia continua la guerra, ma a fianco degli alleati contro la Germania, e bisogna necessariamente scegliere da che parte stare; la Germania aveva perso la battaglia di Stalingrado e non c’erano ormai dubbi sul vincitore della guerra; e solo dall’8 settembre 1943 inizia la resistenza armata italiana, quella che da allora ha assunto la maiuscola: la Resistenza!

Date e azioni di quel che ho scritto son verificabili su qualsiasi testo, tranne, immagino, gli scritti di Togliatti Palmiro; però dal 1946 in poi l’Italia fu liberata dai partigiani col tifo dell’intero popolo italiano, sostengono i sinistruti (sinistri+trinariciuti), che han la fortuna di trovare anche i Galimberti che lo ripetono nelle piazze, nei momenti esatti.

—-Si è raccontato per decenni, per puri scopi propagandistici, che il contributo dei partigiani sarebbe risultato decisivo ai fini del ripristino del sistema democratico, quando in realtà ciò avvenne solo in virtù della schiacciante superiorità militare e logistica degli Alleati. Inoltre, l’impressionante sequela di errori commessi da un Paese gravemente impreparato per un lungo conflitto bellico, il quale all’inizio del catastrofico azzardo messo in atto da Benito Mussolini era piuttosto compatto nei confronti del fascismo, non potevano ieri e non possono oggi essere certamente cancellati da una ricorrenza puramente simbolica. Una ricorrenza che, all’indomani di una tragedia che l’Italia poteva risparmiarsi semplicemente evitando di pugnalare alle spalle la Francia in quel fatale 10 giugno 1940, è servita per molto tempo a rimuovere dalla memoria collettiva l’imbarazzo di una adesione di massa ad un ventennale regime dittatoriale. In questo senso risulta particolarmente significativa una nota frase di Winston Churchill: “Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno dopo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure, questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti”.

Cremona 26 04 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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