Flaminio Cozzaglio

A PROPOSITO DEL KAVARNA

e della libertà di stampa negata alla Provincia con l’aggressione alla Morandi, stamattina incontro Pippo che mi fa:

“E’ un po’ che non scrivi di noi”

“ Non è vero, senza chiamarvi per nome, vi ho citati ieri in Né insulti né minacce”

Eccetera. Anni fa un gruppetto mi ferma per strada:

“Ci chiami sempre kavarnicoli però sei imparziale”

Ho smesso immediatamente di chiamarli kavarnicoli, ed è facile, basta abitare mezzo km da loro quando fanno musica fino al mattino, e nei tempi d’oggi di continua propaganda politica mi fan tornare alla mente il Vangelo di Sallustio, La congiura di Catilina: “lottavano tutti per il potere, ma si atteggiavano a campioni del bene pubblico”

Pippo continua: mia madre è operaia e io lavoro per le cooperative a 700 euro al mese. Non glielo confesso, mi torna alla mente un mio vecchio principio: con certi padroni è facile diventare comunisti.

Tornando alla libertà di stampa e alla solidarietà generale, dovuta, raccolta a pagina sei della Provincia di oggi da Cabrini Mauro, i richiesti sono ufficialmente obbligati a dar la stessa risposta, però ogni tanto, signori richiesti, dite in pubblico quel che ripetete in privato del legame tra la libertà di stampa, cioè scrivere proprio tutto e con gli stessi toni, e la Provincia.

Cremona 14 04 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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