Apr 07 2019

massimiliano salini 07 04 2019

Published by at 11:46 am under politica internazionale,Politica nazionale

MASSIMILIANO SALINI Mi ricandido al Parlamento Europeo dopo cinque anni di lavoro intenso e bellissimo fra Strasburgo e Bruxelles, perché l’Italia, da qui, si vede meglio e si può aiutare in modo efficace almeno quanto da Roma. Cinque anni di esperienza, impegnativa ma straordinariamente bella, mi hanno confermato di quante partite importanti per il nostro Paese si giochino qui e quanto una presenza seria e costruttiva degli europarlamentari italiani possa influire su orientamenti e decisioni positive per l’Italia, i suoi territori, le sue imprese. Mi ricandido al Parlamento Europeo perché è vero, non sempre l’Unione Europea è stata capace di essere vicina ai suoi cittadini, non sempre ha saputo essere più virtuosa dei nostri parlamenti, non sempre ha saputo fare con equità gli interessi dei Paesi membri. Ma il saldo “costi-benefici” dell’appartenere a questa Comunità continua ad essere ampiamente positivo, anche se è diventato talmente “normale” che non ce ne rendiamo conto. La libera circolazione di persone e merci, i fondi per la formazione dei giovani, gli incentivi all’agricoltura, gli aiuti alle imprese, l’acquisto dei nostri titoli di Stato da parte della BCE… Chi ha “strappato”, invece, come la Gran Bretagna, oggi si trova a fare i conti con tutto quello che rischia di perdere e non sa già più come contenere i danni. Mi ricandido al Parlamento Europeo, perché l’Italia deve poter contare sull’Europa. Solo con l’Europa possiamo affrontare le complessità della globalizzazione, dando sicurezza ai nostri cittadini, valore alle nostre identità, capacità competitiva alle nostre imprese. Solo con l’Europa possiamo far evolvere in modo originale e sostenibile i nostri sistemi economici, sociali, politici, senza rinunciare ai principi che stanno alla base della nostra nozione di persona, di famiglia, di lavoro, di welfare, di democrazia. Solo con l’Europa possiamo trovare risposte efficaci alle sfide planetarie a cui non possiamo sfuggire: emergenza demografica, fenomeni immigratori, cambiamenti climatici Mi ricandido al Parlamento Europeo perché con il Partito Popolare Europeo, che continuerà ad essere la prima forza politica dell’Unione, possiamo riportare l’Europa a misurarsi con quelle dimensioni – identità e politica – che furono da subito nell’orizzonte dei padri fondatori e rinunciando alle quali essa ha indebolito la propria capacità di coesione, la credibilità interna, l’autorevolezza sullo scacchiere globale. L’identità e la cultura del “vecchio continente”, dalla concezione di persona a quella di democrazia, riscoperte e vivificate nel confronto con la modernità, sono il più importante contributo che l’Europa può dare al mondo, insieme alla sua unità politica, oggi resa ancora più urgente dal protagonismo delle super potenze, dall’instabilità politica di tante aree del mondo e dallo squilibrio fra Nord e Sud del mondo. Mi ricandido al Parlamento Europeo perché l’Europa fa bene all’Italia e al mondo e fare meglio l’Europa si può. Perché il sogno dell’Europa ha i piedi per terra.

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