Mar 13 2019
qui cremona-duecentoventi 13 03 2019
QUI CREMONA – duecentoventi Mi ricordano che Antonio Piva candidato sindaco del centrodestra cremonese avrebbe l’appoggio integrale della Provincia: basta come grande elettore? Ma il casino tra noi è tale che tutto, purché possibile, diventi probabile. Mentre le liste civiche in appoggio a Galimberti nascono come funghi dopo la pioggia, la destra cremonese deve ancora decidere il proprio Galimberti; Piva è una delle tantissime voci.
Molto più divertente il casino sul voto Libera; dopo settimane di silenzio stasera appaiono due newsletter, 9 e 10 del 1 e 8 marzo; credevo avessero capito di piantarla col Muro del Pianto Apa, e invece ecco da leggere:
—COLDIRETTI,
DUE PESI E DUE MISURE SU CISSVA E APA CREMONA
Non sappiamo bene di
cosa si occupi a Brescia la cooperativa CISSVA ma in relazione alla
notizia riportata da Agrapres sulla presa di posizione del presidente
Coldiretti provinciale, regionale e nazionale, Ettore Prandini, si
dovrebbe trattare di allevamento. Dice Prandini, e in linea di
principio non si può che essere d’accordo con lui, “La
cooperativa Cissva deve rimanere nelle mani degli allevatori del
territorio… le difficoltà contingenti sono innegabili, Coldiretti
non risparmierà energie
per far sì che la cooperativa rimanga in
mano agli allevatori e che con un piano di rilancio possa garantire
un reddito soddisfacente alle aziende”. Vista questa bella presa di
posizione sarebbe stato bello che Coldiretti, con Prandini e Voltini
in testa, avesse avuto lo stesso spirito anche per lasciare l’Apa
di Cremona agli allevatori cremonesi. Sarebbe stato più bello e
anche più facile perché l’Apa di Cremona non versava in alcuna
grave difficoltà. Anzi disponeva di cospicue risorse che sono
finite
nel calderone generale—
Capisco, Apa Cremona fosse rimasta a presidenza Crotti Riccardo, malmessa fin che si vuole, ma qualche voto per la presidenza Libera gliel’avrebbe portato, all’ex Coldiretto, che ora invece deve contare solo su Biloni, altro ex Coldiretto, Piva e Filippini; nuovo consiglio il 22 marzo, dopo quello di lunedì su cui continuano ad arrivarmi gustosi dettagli; l’attuale maggioranza non ne vuol sapere di adeguare il regolamento elettorale allo statuto, si vota l’11 aprile, prima non è possibile, perché nessuno dei soci fa ricorso, perché tutti imparentati coi conigli, la versione della maggioranza, soprattutto i coniugi Picasso e Bettoni con bava alla bocca; al direttore Zoni che osserva se ci son regole, a evitare guai, è meglio rispettarle, salta in testa Bettoni: tu devi obbedire a noi e basta! Insomma, nessuno degli agricoltori veri presenterà ricorso al Tar, nemmeno quelli che son già passati dall’avvocato dandogli l’incarico; dopo, con calma, ci si rivolgerà al responsabile dei danni, visto anche il parere di Roma, concorde agli agricoltori veri. Questa è la Libera di oggi!
Cremona
13 03 2019 www.flaminiocozzaglio.info
flcozzaglio@gmail.com
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