Feb 09 2019

la legge del più forte-millecentoquarantasette 09 02 2019

Published by at 6:28 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLECENTOQUARANTASETTE

Non vorrei fosse passato nel dimenticatoio il caso Iori, ecco allora la decisione di pubblicare a puntate il mio libretto, un settanta pagine; settantunesima puntata:

—DER PROZESS, UN’IDEA DI FRANZ KAFKA: QUANDO IL PROCESSO HA TROPPE LETTURE DEVE USCIRE DALLE AULE DEI TRIBUNALI!

Almeno, io, non la so trovare; specie se penso al principio fondamentale del 533 del codice di procedura, che, continuo a ripetere, deve essere il messale di chi recita il processo:

“Il giudice pronuncia sentenza di condanna se l’imputato risulta colpevole del reato contestatogli al di là di ogni ragionevole dubbio”

Rinforzato dal 530/2, nel caso il giudice sentisse dover spiegare perché, “convinto” della colpa, non ha condannato:

“Il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato lo ha commesso”

Con articoli di questo tenore, nel sistema penale italiano, al “cosiddetto errore giudiziario” bisogna dare un altro nome; quindi insisto: scarse le possibilità di errore, nel significato comune che si dà al termine; il giudice deve condannare solo quando è certo, non gli è permesso dalla legge tirare a indovinare; ma nei processi Iori, santificati dalla Cassazione, si può chiamare errore il cambio delle pastiglie in gocce senza alcuna prova che lo sostenga? si può chiamare errore l’uso che s’è fatto del Dna, che si sposta secondo comodità di sentenza? si può chiamare errore lo stabilire che Claudia ha distinto nell’insalata di riso poche gocce di Valium e quattro giorni dopo, quasi digiuna, non s’è accorta dello Xanax che l’ha stesa in pochi minuti? Tanto per citar qualcuno degli “errori” più evidenti, che per qualsiasi professionista o imprenditore soggetto al giudizio delle stesse Corti, sarebbero, ovviamente, atti di volontà diretta. Non si può parlare di errori in casi come sopra nemmeno nei processi di merito, per me; e la Cassazione che giudica a freddo, lontana dal contesto ambientale, magari dopo anni: errori anche quelli?

Francoforte 09 02 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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