Feb 08 2019

la legge del più forte-millecentoquarantasei 08 02 2019

Published by at 6:39 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale,Giudici

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLECENTOQUARANTASEI

Non vorrei fosse passato nel dimenticatoio il caso Iori, ecco allora la decisione di pubblicare a puntate il mio libretto, un settanta pagine; settantesima puntata:

—DER PROZESS, UN’IDEA DI FRANZ KAFKA: QUANDO IL PROCESSO HA TROPPE LETTURE DEVE USCIRE DALLE AULE DEI TRIBUNALI!

L’intero caso è zeppo, sarò buono, di particolarità, ma lo Xanax lo è di più di tutte le altre, e tacere di fronte a giudici che condannano per un omicidio e non dimostrano come sia possibile realizzarlo, ha una conseguenza inevitabile: nessun cittadino può sentirsi al sicuro. E cancelliamo le definizioni alla: Stato di diritto.

Il Dna che assolve Iori, è agitato nella maniera più strana, in modo lo accusi; dove non c’è, Iori l’ha cancellato, anche se mancano le tracce della cancellazione, di regola sempre visibili; dove c’è e deve assolverlo, fu trasportato eccetera; per farla breve, il Dna scientifico che in altri processi decide, ultimo Bossetti, qui è una specie di teste ondivago che può essere usato come decide chi ha il potere.

Le chiavi raggiungono il vertice delle pastiglie che si fanno gocce, alla moda “nozze di Cana”: Iori le avrà avute, visto che è l’assassino.

E in mezzo a tante altre chiacchiere inutili, indegne in un processo da ergastolo, l’incredibile sfera di cristallo del primo grado e gli ancor più comici blister in fila come soldatini in appello, segni evidenti del disagio dei giudici, che se li sarebbero risparmiati, avessero potuto disporre di prove vere; ma non ho bisogno di insistere, gli atti processuali parlano da soli: la miglior conferma, ripeto ancora, è che i giudici scrivono di tutto, anche abbia imparato a uccidere in quel modo leggendo un articolo di Repubblica! tranne come Iori sarebbe riuscito, a uccidere; e dove serve, entra in gioco lo spirito della creazione: gli Ornesi dicono sempre la verità, e non si vede la loro evidente “retromarcia” sul secondo matrimonio di Iori, di cui sapevano nulla nel 2011, tutto nel 2012, al tempo del primo processo; non avevano gli originali delle chiavi poi, dimostrato il contrario, non ricordavano bene, un errore di sbaglio, per dirla in gergo; la perizia della Difesa sottolinea che Claudia Ornesi usava il Valium, per conservare l’immagine di una che usava solo prodotti naturali ricordano ch’era stato Iori a propinarlo di nascosto; parole e conclusioni che sarebbero da presentare a un pubblico ben più numeroso delle Aule dei Tribunali; e tutto questo spinge a chiederci perché giudici normali, come nel nostro caso, non giudici da copertina che di punto in bianco ritroviamo in politica, siano arrivati a conclusioni che ben pochi italiani, in cui nome si pronunciano le sentenze, accetterebbero; e quanti Iori oltre al nostro siano in carcere; ma non solo, perché giudici che nel resto della loro vita, in qualsiasi tipo di relazione, mai e poi mai ragionerebbero così, in Aula e in Camera di consiglio invece lo fanno; e questa mia certezza non aiuta a trovare una risposta.

Francoforte 08 02 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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