Gen 23 2019

la legge del più forte-millecentotrenta 23 01 2019

Published by at 7:28 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLECENTOTRENTA
Non vorrei fosse passato nel dimenticatoio il caso Iori, ecco allora la decisione di pubblicare a puntate il mio libretto, un settanta pagine; cinquantaquattresima puntata:
—DER PROZESS, UN’IDEA DI FRANZ KAFKA: QUANDO IL PROCESSO HA TROPPE LETTURE DEVE USCIRE DALLE AULE DEI TRIBUNALI!
Pochi sprazzi, ma sufficienti, dai verbali d’udienza; la Difesa tenta di contestare; se non sono battute da commedia dell’arte queste, dove vengono stravolte le regole del codice, e proprio dalla Corte! “Avvocato difensore, Giusto – Io però signor Ornesi, qui le devo contestare che lei sempre nelle dichiarazioni del 21 di luglio, cioè il giorno stesso del ritrovamento dice testualmente: “So che lo Iori nel periodo in cui stava con mia figlia ha avuto un altro figlio da un’altra donna che non è sua moglie”. Questo è quello che lei ha dichiarato il giorno 21? Presidente – … no, scusi, mi faccia, mi porti il verbale, io ho letto il suo verbale, non parla di matrimonio. È un’altra questione, quindi, se poi vuole sapere altro faccia un’altra domanda. “Un’altra donna che non è sua moglie” io la intendo riferito alla prima moglie. Ah, non scherziamo. Però lei domandi tutto quello che crede, non faccia riferimento a questo verbale. Se occorre sapere quando, vuole sapere quando ha saputo della relazione, glielo chieda è interesse anche mio.” Ho tolto le battute di mezzo per giungere al finale, ma il succo è questo, e lo ripeto, per chi non fosse pratico di processi: il Presidente della Corte, durante l’esame del teste, che compiono le parti, non lui, secondo il codice è una specie di arbitro: qui, mentre interroga la Difesa, manca solo tiri i calci di rigore, dopo aver mostrato il cartellino rosso al portiere, e comunque risponde lui sostituendosi al teste! La scena non cambia durante l’esame della madre di Claudia, Pasqua Facchi. “Avv. Difensore, Giusto – Ecco, signora però io devo farle rilevare, che lei nel corso di una telefonata intercettata, intercorsa con sua figlia Paola in data 16 agosto del 2011 e quindi, molto tempo dopo, lei testualmente dice; io leggo il trasporto, si dice che lei commentando il recente matrimonio di Iori diceva che si trattava di una cosa pazzesca ed incredibile di cui nessuno era al corrente? Presidente – Al momento, io lo interpreto al momento del matrimonio che nessuno era al corrente, adesso poi ci dirà lei signora? Testimone, Facchi P. – Bravo, bravo! Presidente – Non bravo! Io interpreto… lei è già abbastanza chiara.” Di nuovo ho tolto le battute di mezzo, e credo si sia toccato un record, altro che commedia dell’arte: il Presidente della Corte suggerisce al teste l’interpretazione di ciò che aveva detto un anno prima! E la domanda viene spontanea: perché sentire i testi, quando il Presidente della Corte li sostituisce come meglio non si potrebbe? Poteva mancare la sorella? No di certo! “Avv. Difensore, Gualazzini – Allora, volevo chiederle, visto che lei è stata interrogata tre volte nel corso delle indagini preliminari, perché non ha mai detto in nessuna di quelle tre volte che sua sorella avesse saputo che Iori si era sposato una seconda volta? Perché in nessuno di questi… Testimone, Ornesi Paola Lucia Teresa – Non è che mi è stato chiesto direttamente.” Non mi è mai stato chiesto direttamente! Qualche lettore pensa che i giudici della Corte di Cremona abbiano avuto dei dubbi sulla sincerità degli Ornesi? Ecco che hanno scritto nella motivazione: “In realtà gli Ornesi hanno sempre riferito pacatamente i fatti ( che non sono poi molti) a loro conoscenza ed ogni volta che vi è stato contrasto con le affermazioni dell’imputato si è dimostrato che era l’imputato a mentire”
Cremona 23 01 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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