Gen 22 2019

la legge del più forte-millecentoventinove 22 01 2019

Published by at 7:36 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLECENTOVENTINOVE
Non vorrei fosse passato nel dimenticatoio il caso Iori, ecco allora la decisione di pubblicare a puntate il mio libretto, un settanta pagine; cinquantatreesima puntata:
—DER PROZESS, UN’IDEA DI FRANZ KAFKA: QUANDO IL PROCESSO HA TROPPE LETTURE DEVE USCIRE DALLE AULE DEI TRIBUNALI!
ANCORA SULLA FORMAZIONE DELLA PROVA Da “Il tempo ritrovato”, pagine finali: “Per darne un’idea, bisognerebbe chiedere a prestito dei paragoni alle arti più nobili e più disparate; ché uno scrittore simile, il quale, d’altronde, di ogni carattere dovrà far apparire le facce opposte per renderne evidente il volume, dovrà preparare il proprio libro minuziosamente, con costanti raggruppamenti di forze come per un’offensiva, sopportarlo come una fatica, accettarlo come una disciplina, costruirlo come una chiesa, seguirlo come un regime, superarlo come un ostacolo, conquistarlo come un’amicizia, supernutrirlo come un bambino, crearlo come un universo, senza trascurare quei misteri che probabilmente hanno la loro spiegazione soltanto in altri mondi e il cui presentimento è quel che più ci commuove nella vita e nell’arte”. Anche con molto meno dell’impegno che serve per il “libro della “vita”, vien da dire seguendo la costruzione delle prove nel nostro processo. Per non parlare dell’ultima novità del ben più famoso affaire Stasi, degno finale dell’inseguirsi continuo di sentenze e giudici che si contraddicono: a nove anni dalla morte di Chiara Poggi si va verso una possibile revisione della sentenza già definitiva perché non si è pensato a esaminare con cura le tracce di Dna sotto le unghie della ragazza, come di prassi in tutti i casi di omicidio a distanza ravvicinata. Ma torniamo al nostro caso dove, prima ancora della ricerca di un eventuale Dna manca addirittura il morto ammazzato. Maurizio Iori, sempre in primo grado a Cremona, dà la sua versione dell’ultima sera con Claudia; durante la cena gli sfugge d’aver sposato l’altra, pochi mesi prima; lei s’infuria e lo caccia di casa. I parenti di lei, padre madre sorella, al processo di primo grado, a Cremona, dove si son “formate le prove” che han tenuto fino in Cassazione, negano sia andata così, perché Claudia sapeva da mesi del matrimonio. Negano in Aula; eppure, raccolte nell’ordinanza del Gip, che è un atto acquisito al processo! ecco le dichiarazioni del tutto spontanee che avevano reso alla Giudiziaria, dopo i fatti; il padre: “So che lo Iori nel periodo in cui stava con mia figlia ha avuto un altro figlio da un’altra donna che non è sua moglie”; la madre: “Mia figlia, che si confidava totalmente con me, mi ha riferito d’aver appreso che Maurizio era diventato nuovamente padre pochi mesi dopo la nascita di Livia, avendo concepito un’altra bimba con una donna che si chiamerebbe Laura e che probabilmente abita con lui alle Murie; la sorella: “Le remore sul riconoscimento scaturivano anche dalla nascita quasi contemporanea di Livia con un’altra bimba di cui sconosco il nome che Maurizio aveva avuto nel frattempo con una relazione parallela” E non dimentichiamo la lettera di Claudia che abbiamo appena letto, scritta pochi giorni prima di morire, dove la prima moglie è l’ex moglie, la seconda non è la seconda moglie, ma “l’altra”……. Ripeto spesso un mio aforisma: nemmeno un Dante è padrone della lingua comune, frutto del lavorio incessante di generazioni; ma le parole sopra non lasciano dubbi, Claudia e i suoi parenti ignoravano Iori si fosse risposato con Laura; però confermarlo al processo vorrebbe dire togliere una parte essenziale alla costruzione del “libro della vita”, Maurizio Iori cinico e baro, Claudia Ornesi non più interessata a sposarlo sapendo da tempo del nuovo matrimonio.
Cremona 22 01 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.