Gen 21 2019

la legge del più forte-millecentoventotto 21 01 2019

Published by at 7:28 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLECENTOVENTOTTO
Non vorrei fosse passato nel dimenticatoio il caso Iori, ecco allora la decisione di pubblicare a puntate il mio libretto, un settanta pagine; cinquantaduesima puntata:
—DER PROZESS, UN’IDEA DI FRANZ KAFKA: QUANDO IL PROCESSO HA TROPPE LETTURE DEVE USCIRE DALLE AULE DEI TRIBUNALI!
PRIMA CONCLUSIONE Non sono io a scriverlo, basta leggerle: le due Corti di merito non hanno spiegato come Maurizio Iori ha ucciso Claudia e Livia, e certamente non doveva la Cassazione, giudice di legittimità; avvocati anche di lunghissima esperienza mi dicono sia la prima volta che succede nella storia processuale d’Italia, il che di nuovo rende unico il nostro caso; ripeto, entrambe le Corti hanno scritto, così, in generale, manco fosse la cosa più semplice del mondo, che Iori ha rifilato lo Xanax a Claudia, arrampicandosi sugli specchi con la trasformazione da pastiglie in gocce, prima, poi, siccome difficile lo stesso, riducendo la quantità, che alla fine diventa la spruzzatina sul sushi o una piccola aggiunta al bicchiere, impossibile da conciliare con l’esito dell’autopsia, che parla di intossicazione acuta: manca anche una riga, teorica anch’essa, in duecento pagine complessive! che spieghi come l’avrebbe dato alla piccola Livia e in che successione, prima o dopo la madre; assolutamente negati i diritti dell’infanzia, Livia non esiste se non da morta, perdonatemi cari lettori la battuta, provocata dalla “distrazione” dei giudici. Avvocati di lunga esperienza mi ricordano: in un processo per fatti molto meno gravi, lesioni colpose in un incidente automobilistico, per esempio, il giudice, prima di decidere, vuole gli sia messo davanti tutto, chi quando dove come, e chiaro; qui, omicidio volontario, sembra che come fatto basti un: è possibile sia stato lui! In compenso le Corti scrivono di molto altro, un po’ come noi a scuola, per dribblare la domanda cui non sapevamo rispondere; ininfluente, il molto altro, a spiegare se un omicidio era possibile e commesso da chi; ma, come si dice in ospedale, esami su esami tanto per far cartella, sperando la diagnosi venga fuori da sola. Che posso, io, adesso, dopo aver spiegato come e perché Iori ha ucciso, all’insegna del: attenti, lettori che vi sentite al sicuro, potrebbe capitare a voi, se non prendere gli altri passi più curiosi delle due sentenze e rileggerli assieme?
Cremona 21 01 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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