Gen 17 2019

la legge del più forte-millecentoventiquattro 17 01 2019

Published by at 6:40 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLECENTOVENTIQUATTRO
Non vorrei fosse passato nel dimenticatoio il caso Iori, ecco allora la decisione di pubblicare a puntate il mio libretto, un settanta pagine; quarantottesima puntata:
—DER PROZESS, UN’IDEA DI FRANZ KAFKA: QUANDO IL PROCESSO HA TROPPE LETTURE DEVE USCIRE DALLE AULE DEI TRIBUNALI!
“GG, che ha vissuto tanti anni con l’ex marito, descrive il rapporto tra madre e figlio come estremamente simbiotico al limite del morboso e ricorda ancora con raccapriccio che nel primo anno di matrimonio fu costretta a fare ogni giorno colazione e pranzo con la suocera, tanto che, giunto il primo anniversario di nozze chiese al marito, come regalo, di fare colazione e pranzo da soli . Questo particolare rapporto – sicuramente vieppiù rafforzatosi dopo la morte del padre di Iori – questa assoluta esigenza di tutelare la tranquillità della madre, può spiegare un dato altamente anomalo (ma anche assolutamente pacifico in quanto confermato da Iori e dalla madre stessa) e cioè che la Caroselli non aveva mai saputo nulla nè della relazione del figlio con la Ornesi né della nascita di una sua nipotina (che aveva già due anni e mezzo) e che analogamente la Caroselli ignorava che suo figlio si fosse risposato a marzo 2011 con la Arcaini” Finalmente una prova! dirà ancora il lettore più scettico: vieppiù rafforzatosi dopo la morte del padre di Iori, l’onniscienza del giudice italiano non ha limiti, da dove abbia preso il vieppiù rafforzatosi, oltre a Dio, lo sa solo lui! “Iori aveva dunque imposto la riservatezza soprattutto per proteggere la madre da notizie (relative alla sua non commendevole condotta di vita) che ella non doveva mai sapere (ne sarebbe morta di dolore, diceva Iori a Claudia, come riferisce la madre), e si rende conto che vi è la concreta possibilità che Claudia si presenti con Livia a casa della madre e che tutto ciò che non doveva essere svelato venga alla luce da un momento all’altro” L’ultimo colpo di mazza di Michelangelo al Mosè: Iori uccide perché la madre, benpensante e legata alla famiglia tradizionale, non sappia, uccidendo, invece, non saprà mai! “Se a tutto ciò (la riservatezza a tutela della madre) si aggiunge che all’imputato di questa quarta figlia non importava assolutamente nulla, che lo stesso non aveva alcuna intenzione di darle il riconoscimento sociale agognato dalla madre e cominciava probabilmente a rammaricarsi della prospettiva di spendere senza alcun vantaggio o gratificazione 1500 € al mese per anni ed anni, si comincia a capire come agli inizi di giugno (a quell’epoca, ricorda la sorella Paola Ornesi, i rapporti tra i due erano del tutto inaspriti) possa essere venuto in mente all’imputato che poteva essere conveniente liberarsi definitivamente della figlia e, conseguentemente, anche della madre” Paola Ornesi dixit, tanto per cambiare. Il giudice, essendo un giudice, sa cosa pensa Iori, sa cosa penso io e, con una certa approssimazione, anche che pensano i miei lettori; però dagli atti giudiziari, che in altra parte cita, il giudice sa anche che i 1500 al mese 400 son per Livia, 1100 per il leasing dell’appartamento, intestato a Iori, non a Claudia Ornesi! Poi questi 1100 son curiosamente descrittivi, come vedremo nel capitolo “chiavi”, di come han ragionato i nostri giudici: qui sono una spesa di cui Iori si dovrà stufare, ma nell’altro capitolo ha conservato le chiavi perché l’appartamento è suo! “Ciò non deve stupire più di tanto. Iori è persona gentile e premurosa con le donne che vuole frequentare , ma anche persona fredda, calcolatrice e piena di sé, che vuole imporre la sua superiorità sociale e la sua intelligenza alle persone che considera “inferiori” e che, se vuole, è capace di far prevalere il lato “diabolico” che è in lui. Paola Ornesi ha ricordato come Iori vantasse, litigando con Claudia nell’ultimo periodo la propria “diabolicità” e che tali parole non siano invenzioni o fantasie della teste la si evince dal fatto che Facchi Pasqua – nel corso di conversazioni telefoniche intercettate, e quindi in condizioni di massima genuinità, narra ad una conoscente che Iori diceva alla figlia che lui ha vinto tutte le sue battaglie ed ha avuto tutto quello che ha voluto perché è diabolico e cinico” Tutto provato, e più che buono per un ergastolo!
Cremona 17 01 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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