Nov 06 2018

stabat mater 06 11 2018

Published by at 7:49 pm under spettacoli

TEATRO DI RAGAZZOLA
STABAT MATER
orazione per voce sola
di Antonio Tarantino
regia di Giuseppe Marini
con Maria Paiato
scena di Alessandro Chiti
costumi di Helga Williams
musiche originali di Paolo Celetta
disegno luci di Javier Delle Monache
produzione Società per Attori
Una straordinaria Maria Paiato veste i panni di una sboccata prostituta, madre dolorosa, in una periferia degradata di una metropoli del Nord negli anni di piombo. Questo nuovo allestimento di Stabat Mater vede Maria Paiato in scena sola su una panca circolare che si fa gabbia e pedana. L’attrice con trucco pesante e abiti sgargianti e attillati è una madre sottoproletaria, ex ragazza ed ex prostituta, poveraccia venuta al Nord dal Meridione per arenarsi nella periferia più misera di una Torino industriale dove, accanto agli operai metalmeccanici, vivacchia un sottobosco di reietti, delinquenti, disperati, perduti. La troviamo piena di rabbia a inveire contro un Giovanni che tarda, uomo sposato e beone che l’aveva messa incinta e da cui ha avuto un figlio di miracolosa intelligenza, finito in carcere per terrorismo e che lei non riesce a vedere. Un figlio che ha cresciuto lottando contro una burocrazia fatta di maestre bigotte, assistenti sociali, poliziotti e giudici irraggiungibili. La lingua di Tarantino, autore classe 1938 anomalo e schivo con un passato di pittore, è carnale, espressionista, dolente, accostabile a Testori per la sensibilità alle immagini dialettali e lo spudorato coraggio ad affondare nel sangue e nel turpiloquio, accostati senza timore a metafore che guardano al sacro. Ma è anche percorsa da lampi di un’ironia popolaresca, tra strafalcioni, doppi sensi e riferimenti buffi a oggetti pop, che sovente porta al sorriso. Un pastiche fieramente lontano dal politically correct, a tratti brutale, che non teme espressioni razziste e omofobe, né indulge a false idealizzazioni del “popolo”. Maria Paiato, come sempre bravissima, lo domina con pienezza di mezzi in un’interpretazione che vira dall’ira alla disperazione, dalla sbruffoneria all’umiliazione. Sul degrado, sull’ignobile miseria, regna resiste e vince la figura della Madre. Per quanto possa essere sofferente, posta ai piedi di una Croce, oppure immersa in una periferia popolare, resta sopra qualunque perdita, anche della propria dignità. E’ una madre.

sabato 10 NOVEMBRE ore 21.15
ingresso 20 euro
biglietti in prevendita presso Parma Point, strada Garibaldi 18 Parma, edicola di Ragazzola e ortofrutta di Roccabianca
prenotazioni e informazioni 339.5612798
www.teatrodiragazzola.it

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