Archive for Ottobre, 2018

Ott 30 2018

perché si lamenta 30 10 2018

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PERCHE’ SI LAMENTA
Armando Verdiglione, umanista ma non giurisperito: del processo ha capito, ne scrive, ma non ne accetta il disegno (industriale) che ha scoperto: incontentabile!
—-Pagina 147 di L’Operazione guru:
Scrive Leonardo:
“il disegno è di tanta eccellenza che non solo ricerca le opere di natura, ma infinite più che quelle che fa natura”
La lezione di Leonardo viene raccolta da Machiavelli:
“La ‘ndustria vale più che la natura”
Il disegno non ha nulla di naturale né di sovrannaturale. Il disegno è industriale, disegno della natura dell’Altro. “La ‘ndustria vale più che la natura”. Sta qui il disegno originario. Non è il disegno ideale. E’ il disegno pragmatico e scritturale. Disegno industriale. La combinatoria tra il corpo e la scena è impossibile senza il disegno—

Cremona 30 10 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ott 30 2018

oggi a iori, domani a te 30 10 2018

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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Ott 29 2018

la legge del più forte-millequarantaquattro 29 10 2018

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLEQUARANTAQUATTRO E’ Piero Sansonetti, direttore del Dubbio, e concordo con buona parte del suo pensiero: tocchi i poteri forti, e per salvarti non basta l’avvocato con tutto quel che segue, ma non meno di Gesù Cristo, e che sia in vena di miracoli. Il rimedio c’è, e proprio nella legge: la misura del risarcimento, che deve compensare il danno subito, cioè nella maggior parte dei casi il simbolico euro, non le decine di migliaia, se va bene, che vengono regolarmente sentenziati. Perché bisogna dirlo chiaro: al potente dà fastidio esser criticato, ma il più delle volte querela per l’incasso, che fa ricco lui e intimorisce, per il futuro, il giornalista.
—È chiaro – e lo ho scritto anch’io molte volte – che la stampa spesso usa in modo arrogante e anche volgare il suo enorme potere. Talvolta lo fa per spavalderia, talvolta per assecondare altri poteri ( essenzialmente il potere economico o quello giudiziario, più raramente il potere politico) e con le spalle protette da questi poteri. E’ evidente che questo atteggiamento, ( dovuto anche – credo – alla crisi drammatica che sta vivendo, da 15 anni a questa parte, il giornalismo italiano) costituisce un problema. Poi però c’è un secondo problema, grandissimo, ed è quello della difesa della libertà di stampa. Io sono tra quelli che pensano che la stampa, e l’informazione, in Italia siano a un livello molto basso, e che abbiano un grado minimo di indipendenza. Questo però non vuol dire che allora si può rinunciare alla libertà di stampa. Al contrario, proprio per la qualità scadente della nostra informazione è necessaria assolutamente una battaglia strenua per la libertà di stampa. È chiaro che libertà di stampa non può significare né libertà di insulto né libertà di calunnia. Ma come si combattono questi vizi? Con la magistratura? Io non credo. Credo che si combattano con la battaglia politica, con l’impegno. Conosco per esperienza come funziona l’uso della giustizia da parte del potere – per limitare la libertà di informazione. Personalmente, avendo diretto alcuni giornali ( e quando dirigi un giornale rispondi di qualunque cosa sia stato scritto) ho collezionato un po’ più di centocinquanta azioni giudiziarie contro di me ( tra penale e civile). Succede anche a altri miei colleghi. Difendersi diventa quasi impossibile, perché costosissimo. Ogni azione giudiziaria che si è costretti ad affrontare comporta fatica, tensione, preoccupazione, spese alte. Volete sapere quante di queste azioni giudiziarie sono partite da inermi cittadini? Forse due o tre. Tutte le altre sono state messe in moto da persone molto potenti, in particolare da magistrati o da politici. Le più gravi e pericolose da magistrati. Voi pensate che tutto questo non diventi un fatto oggettivo di forte intimidazione? Immaginate che sia facile continuare a scrivere di quel magistrato o di quel politico che ti ha portato in tribunale, mentre procede l’iter processuale? E sapete che anche se poi si vince la causa nessuno ti rimborserà le spese né il tempo? E sapete che se poi si perde – e non sempre perché si ha torto – si viene condannati a pene detentive o a risarcimenti altissimi, pari a quanto guadagni in due o tre anni di lavoro? Dopodichè chiunque un pochino pochino mi conosce sa che le mie simpatie ( professionali) per Marco Travaglio sono a zero. E che sono molto preoccupato per come Travaglio e i suoi hanno occupato quasi tutti i talk show nazionali e hanno sottomesso gran parte del nostro sistema di informazione. Ma non è una questione di simpatia, né di giudizio sulle sue qualità professionali o morali, né di difesa di una parte politica. Il problema è molto più semplice: di fatto, la legge viene usata contro la stampa, nel 99 per cento dei casi, non per difendere i cittadini deboli ma per rendere invulnerabili i poteri più forti. Non tanto la politica, e infatti è difficile sostenere che in Italia non esista la possibilità di criticare la politica. Quanto il potere economico e quello della magistratura. La critica a questi due colossi è veramente molto difficile. Per questo io non credo che la mia difesa – forse un po’ paradossale – di Travaglio sia una difesa corporativa. ( Del resto ho scritto moltissimi articoli contro gli attacchi spesso pretestuosi del Fatto a Renzi, o a Boschi o ad altri dirigenti del Pd, ma non solo del Pd). Mi pare che effettivamente sia in gioco una parte del nostro potere di giornalisti ( e nella sua difesa c’è sicuramente corporativismo) ma sia in gioco anche un bene più grande e generale che è la nostra libertà di giornalisti. E la nostra libertà interessa tutti. Anche se viene frequentemente usata malissimo e trasformata in libertà di starnazzare, di insultare, di spargere odio. P. S. So di dire una cosa controcorrente. Però io penso che le sentenze si possano criticare. Non ho mai capito perché non dovrebbe essere possibile criticare una sentenza. Forse sono sacre? Vanno rispettate ed eseguite, questo è logico, anche perché non esiste nessuna possibilità di non rispettarle. Ma perché mai se penso che sia sbagliata non dovrei avere il diritto a dirlo?
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Ott 29 2018

qui cremona-ottantacinque 29 10 2018

QUI CREMONA – ottantacinque
Io non ce l’ho con la Libera, da anni tento di spiegare perché sprofonda, specie il giornale: sempre meno lettori, sempre meno immagine; ancora dal Punto di ieri:
—Virginia Raggi è stata eletta più per manifesta inferiorità degli avversari e per la novità rappresentata dalla sua candidatura che per meriti personali. I cittadini le hanno presentato il primo, pesante conto delle inefficienze della sua gestione, probabilmente la peggiore dal secondo dopoguerra—
Che senso ha, per la Libera, un editoriale della domenica dove ogni volta Zanolli spara regolarmente ad alzo zero sul mondo? L’unico, far nemici al gruppo, da ogni parte; e senza nemmeno vedere il ridicolo, Zanolli, Nolli Renzo, i 24 consiglieri che contestano: Zanolli che giudica i meriti personali della Raggi, le inefficienze della sua gestione, probabilmente la peggiore del dopoguerra?
Ma Zanolli, Nolli Renzo, i 24, hanno mai esaminato seriamente la gestione della Provincia dal dopoguerra a oggi? E che conclusioni hanno tratto?
—Alle elezioni europee il vento gonfierà ancora le vele leghiste, ma prima o poi, smaltita la sbornia, si leverà una pressante richiesta sulle mirabolanti promesse fatte in campagna elettorale e solo in parte contenute nel documento di economia e finanza approvato dal consiglio dei ministri—
Immagino i primi minuti del Consiglio dei ministri; titubanti, si diranno l’un l’altro: occhio a decidere, sennò domenica Zanolli ci sgrida! Tanto per fare altri amici al gruppo che lo strapaga. Ma la Lega non ha ubriacato nessuno in campagna elettorale, ha solo promesso quel che sta facendo: piaccia o non, l’Europa tratta con rispetto Salvini, basta vedere come s’è rovesciato il problema migranti, e Trump e Putin se lo tengono per amico.
Andrea Gandolfi, sullo speciale Fiera:
—Ieri il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio è stato tra i protagonisti dell’ultima giornata della rassegna: certamente un successo per qualità complessiva dell’offerta espositiva e convegnistica, ma anche vistosamente segnata dalla frattura apparentemente insanabile all’interno del mondo agricolo ed economico del territorio sulle prospettive future della Fiera—
Il successo l’ha visto solo la Libera, e domani continuerò il tema, ma chi s’è assunto nel corso degli anni il compito di censurare ogni iniziativa dei Coldiretti, che ha condotto alla frattura davvero insanabile all’interno del mondo agricolo cremonese?

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Ott 29 2018

altro che renzi! 29 10 2018

ALTRO CHE RENZI!
Dopo le pesanti legnate alle regionali in Assia e Baviera, Angela Merkel ha deciso: non si ripresenterà alle prossime politiche. Nel 2021.

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Ott 29 2018

a proposito delle fake news dei social, 29 10 2018

A PROPOSITO DELLE FAKE NEWS DEI SOCIAL,
basta il mancato declassamento dell’Italia deciso da Standard&Poor’s, una società privata di rating, per far scendere lo spread sotto 300 e mandar su la Borsa…….
E’ il caso di meditare?

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Ott 29 2018

non c’è bisogno di commenti 29 10 2018

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NON C’E’ BISOGNO DI COMMENTI
Titolo di Repubblica:

Approfondimento Brasile
Il Brasile sceglie l’Uomo Nero, è Bolsonaro il nuovo presidente
Il candidato dell’estrema destra vince il ballottaggio elettorale: 56% contro il 44 del socialista Haddad. Ex militare, xenofobo, razzista e nostalgico della dittatura: con lui trionfa ancora una volta il populismo
di DANIELE MASTROGIACOMO

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Ott 29 2018

non so chi li abbia fatti, 29 10 2018

NON SO CHI LI ABBIA FATTI,
ma qualcuno li ha accoppiati bene; Andrea Camilleri spiega a “Che tempo che fa”, intrattenimento dell’artista Fazio Fabio: “E’ una fortuna oggi essere ciechi, non vedere le facce di chi semina l’odio”
Gesù, se per caso guardi l’intrattenimento, non farti prendere dalla voglia del solito miracolo: a Camilleri va bene così!

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Ott 29 2018

è solo un benedetto XVI 29 10 2018

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E’ SOLO UN BENEDETTO XVI,
che per giunta si permette di risponder male a tutta l’intelligenza italiana, soprattutto di sinistra; dalla Stampa:
—Poi il Papa emerito cita Andreotti: «L’ho incontrato solo di rado, in verità, tuttavia mi spediva regolarmente a casa piccoli biglietti nei quali era spesso contenuta una frase che mi rimaneva impressa, e per Natale mi faceva sempre regali particolarmente ricercati. Di lui ho ammirato due cose. La ricchezza di humor con cui sapeva alleggerire lo scenario politico, e soprattutto la forza d’animo di cui diede prova nei lunghi anni in cui, nel processo sulla sua presunta appartenenza alla mafia, subì oltraggi pubblici mostruosi e fu profondamente ferito nel suo onore e nella sua dignità. Solo un uomo di grande forza interiore poteva superare quegli anni senza cadere nell’amarezza ed essere distrutto dentro».

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Ott 29 2018

severo monito ai centri sociali 29 10 2018

SEVERO MONITO AI CENTRI SOCIALI
attraverso Repubblica, il più libero dei media; anche Salvini ha il diritto, costituzionale! di manifestare liberamente il suo pensiero!
—L’irrobustimento delle voci espressive di identità e realtà rappresenta un servizio reso alla intera comunità della Repubblica: il pluralismo e la libertà delle opinioni sono condizioni imprescindibili per un Paese civile, come afferma la nostra Costituzione. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio al Sir, l’agenzia dei vescovi, in occasione dei trent’anni dalla fondazione.

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