Ott 22 2018

la presidenza enpaia passa a coldiretti 22 10 2018

Published by at 7:54 am under costume,cronaca internazionale,cronaca nazionale

Che dire? Non mi resta che citare padre Dante: “amor, ch’a nullo amato amar perdona”; l’amico Indiana Jones vuol tanto bene a Antonio Piva da presentarlo nudo, libero cioè degli ornamenti con cui il Sistema Cremona l’ha rivestito per anni e anni…
LA PRESIDENZA ENPAIA PASSA A COLDIRETTI
C’è voluto Antonio Piva per far perdere a Confagricoltura la Presidenza di ENPAIA (Ente di Previdenza degli operai e impiegati agricoli di Roma) passata alla Coldiretti con la nomina di Giorgio Piazza alla guida dell’Ente Previdenziale per i prossimi quattro anni.
È dalla costituzione di ENPAIA, avvenuta nel 1959, che la Confagricoltura deteneva la Presidenza in qualità di rappresentante dei datori di lavoro in agricoltura.
Grazie alla sua discutibile gestione non è riuscito nemmeno a farsi confermare consigliere, la stessa Confagricoltura lo ha sostituito con un altro rappresentante modenese. E pensare che Piva ha cercato in tutti i modi di restare in sella, ma invece è stato brutalmente scaricato dalla sua stessa organizzazione, la Confagricoltura. E pensare che il prestigioso incarico, l’unico rimasto, gli consentiva di godere un tenore di vita simile ad un parlamentare, compreso il lauto compenso, viaggi pagati e vettura con autista, partenza da Cremona il lunedì e rientro il giovedì sera, alloggio in un noto albergo romano a cinque stelle meta di facoltosi industriali e politici di alto rango, pranzi e cene nei migliori ristoranti del centro, il tutto a spese degli operai agricoli iscritti ad ENPAIA.
Dopo quattro anni di scadente gestione, Piva può vantare ben due direttori licenziati che non si erano piegati ai suoi voleri, il piano di vendita degli immobili per risanare il Bilancio ENPAIA deliberato nel 2015 che giace inattuato, gli investimenti finanziari che lo hanno portato alla ribalta della cronaca con un articolo de L’ESPRESSO, spese per consulenze legali a iosa, incremento delle assunzioni di personale per garantirsi l’appoggio di politici e sindacalisti (metodo Sistema Cremona) non sono bastati a salvare l’ambita poltrona. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la contrapposizione con il Ministero del Lavoro sulla posizione dell’ultimo direttore licenziato, oltre che le goffe e imbarazzanti audizioni dinanzi alla Commissione Parlamentare di Vigilanza sugli Enti di Previdenza, accompagnato da uno stuolo di collaboratori pronti a soccorrerlo in vista dei suoi inciampi – le registrazioni sono in internet e sono un vero spasso per chi volesse documentarsi al riguardo.
Sinceramente, ce lo vedete Antonio Piva alla guida di un Ente Previdenziale, tenuto conto dei risultati disastrosi conseguiti alla guida della Libera, del Gruppo editoriale La Provincia e per chiudere in bellezza della Fiera di Cremona dalla quale sono usciti di corsa sia lui che il direttore?
Certamente no, è il posto meno adatto per questo signore.
Occorre tenere presente che la Confagricoltura già con la precedente Presidenza affidata a Carlo Siciliani, ricordato anche lui per la perdita di ben 45milioni di euro per l’acquisto di titoli Lehman Brothers subita da ENPAIA e a seguire con la gestione Piva, non fosse altro per contegno, avrebbe dovuto cedere il passo a un nuovo Presidente. Invece Confagricoltura, senza turbamento alcuno, ha provato a rivendicare nuovamente la Presidenza in ENPAIA, assistita in questa risibile richiesta da Confcooperative. La Coldiretti si è opposta fermamente, bloccando le ambizioni di Confagricoltura. Nel contempo il Ministero del Lavoro che vigila su ENPAIA ha imposto di procedere comunque al rinnovo del Consiglio di Amministrazione, lasciando fuori Antonio Piva, con la nomina di un Presidente a termine fino in autunno, come richiesto da Coldiretti.
Questo è il disastro che ha lasciato Antonio Piva, abituato a fedeli servitori, a comandare e disporre a proprio piacimento in quel di Cremona.
È bene che i cremonesi sappiano che questo signore ha cercato di imporsi, richiedendo a Confagricoltura dopo la perdita del trono ENPAIA un incarico di equivalente prestigio per continuare la costosa frequentazione romana, lontano da Cremona dove non mette piede per la vergogna dal 2014, proponendosi quale responsabile (?) per l’internazionalizzazione delle aziende aderenti a Confagricoltura, dietro lauto compenso, rimborsi spese compresi. Beh certo, la richiesta è motivata visti i risultati conseguiti con la Fiera, compresa la frettolosa delibera di chiusura dell’ufficio di New York e della società CRF USA che è costata non meno di € 300/400mila di perdite accumulate e capitale sottoscritto, oltre che dai numeri ballerini mai chiariti sui visitatori/espositori in Fiera, in certi casi quadruplicati rispetto a quelli dichiarati al Comitato Fiere Industria di Confindustria al quale aderisce da tempo. Per non parlare dei Bilanci della Fiera degli ultimi anni, sui quali abbiamo già riferito, come pure per quelli del Gruppo editoriale.
Pertanto al signor Antonio Piva, quale unico impegno residuato, resta quello di imprenditore agricolo a tempo pieno, imponendo a se stesso il rispetto delle regole economiche e di bilancio, se ne sarà capace, vista la sua nota allergia ai numeri e alle più elementari procedure.
Per ovviare a tali incombenze parrebbe confermato il suo coinvolgimento con i consiglieri Libera nel tentativo di far saltare Nolli assieme al suo inoperoso consiglio, per tentare lui o persona di sua fiducia per riprendere il controllo della Libera. Luigi XV gli fa un baffo, vuole eguagliare le gesta di Barbarossa demolendo quello che resta della Libera, in verità ben poco, pur di rimettere piede a Cremona in piazza del Comune con tanto di parcheggio riservato come per le Autorità.
Un consiglio spassionato – nessuno sente la sua mancanza, si è chiusa un’epoca, abbia dunque la compiacenza di non gravarci con la sua presenza a Cremona. D’altronde è in buona compagnia assieme all’ex Presidente del Consorzio Agrario signor Ernesto Folli, anche lui ritirato dalla scena cremonese.
Ambedue scontano un esilio ben meritato assegnatogli dagli iscritti della Libera, assieme ai fedeli esecutori Pierluigi Filippini e Giuseppe Lanzoni.
Cremona, 22/10/2018 Indiana Jones

No responses yet

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.