Ott 07 2018

qui cremona-sessantatre 07 10 2018

QUI CREMONA – sessantatre
Dalla lettera dei consiglieri della Libera stufi (24 su 36) del presidente Nolli:
-Rafforzamento della posizione sindacale: poca, sul territorio e in Confagricoltura
-Rafforzamento della posizione politica: poca, nonostante la presenza del Giornale
-Gestione del giornale: non trasparente e senza progettualità
-Comunicazione: assoluta insensibilità all’aspetto comunicativo e alla sua riorganizzazione. Innumerevoli volte, vista l’estrema importanza strategica, richiamato in giunta e in consiglio, non è mai stato affrontato e sviluppato -Gestione delle elezioni della Fiera: poca comunicazione, poca chiarezza, poca trasparenza———–
E Massimiliano Salini, che per i suoi è quasi un genio, si fa appoggiare da un gruppo che della propria comunicazione pensa come sopra, e hanno ragioni da vendere! E difatti si vedono i risultati in questi ultimi tre giorni di forza: discesa in campo del Pennadoro col suo Punto da cui schizzano i pesci vivi che vogliono raggiungere la tavola a temperatura ambiente; l’intera pagina tre in cui i furboni della Provincia fin che c’è ripetono lo stesso erroraccio che tante volte gli ho fatto notare; il Salini Massimiliano annuncia il miracolo:
—Abbiamo avuto incontri a Credera Rubbiano per il cremasco, Robecco d’Oglio per il cremonese e Casalmaggiore, in cui abbiamo riscontrato tanto entusiasmo e coinvolgimento: tanti gli amministratori che hanno partecipato—
Miracolo demolito dalle foto delle riunioni: tre gatti lo stesso a mettere assieme tutti i partecipanti, nemmeno capaci di un fotomontaggio per raggiungere il numero delle riunioni degli altri, che alla Provincia fin che c’è credono di irridere stampando le foto dei soli promotori! E il quasi genio Salini Massimiliano si fa prendere come il pesciolino che il Pennadoro nel suo Punto accusa essere gli avversari! Descritti così:
—Le correnti interne, non solo nella Democrazia Cristiana, permettevano di dare voce alle differenti componenti, salvaguardando l’integrità del partito. L’unità era un bene superiore. Erano imprescindibile un senso di responsabilità e una coerenza che forse fanno sorridere gli attuali trapezisti del Barnum della politica—
Mentre Cabrini Mauro, a titolo personale, insiste sul facebook di Bertusi nel rivendicare l’obiettività di ciò ha scritto i giorni scorsi, per quanto si affanni il suo continuatore d’oggi, Schettino, per quanto diverta col Punto della domenica il Pennadoro, il gruppo Libera, editore della Provincia fin che c’è, non riesce a dare una spiegazione razionale sui motivi che dovrebbero convincere Lega Fratelli d’Italia Jotta&Bertusi e amici a unirsi sotto la bandiera del Salini che ovviamente, non è un genio ma nemmeno uno sciocco, non parla della sua bandiera personale, un 3% degli elettori, ma del “incontriamoci”, perché il suo 3% si gonfi fino a diventare il 40 e passa con l’aiuto degli altri.
Per oggi chiudo; non vorrei passare per tifoso di Jotta&Bertusi, che han fatto le loro, ma certo il sistema per toglierli di mezzo non doveva esser un colpo di mano, almeno in un partito serio; non accetto la pretesa del Salini d’esser l’unto del Signore, in democrazia prima ci si fa ungere dagli elettori; e non trovo nulla di strano, anche se voto Forza Italia, che la Lega forte del suo 30 e passa chieda la direzione dei lavori.

Cremona 07 10 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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