Ago 30 2018

la legge del più forte-novecentottantaquattro 30 08 2018

Published by at 5:25 pm under costume,cronaca nazionale,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – NOVECENTOTTANTAQUATTRO Intervista del Dubbio a Caselli Giancarlo, che tira fuori dalla cronaca un’importante verità: quando un Procuratore indaga un ministro, vuol dire che è in atto una crociata antigiudiziaria. Senza eguali, sarebbe inutile sottolineare! —«Sì, è ancora in atto una crociata antigiudiziaria senza eguali». Ne è convinto Gian Carlo Caselli, ex procuratore di Palermo e uno dei principali protagonisti della lotta al terrorismo degli anni Settanta e alla mafia degli anni Novanta. L’analisi parte dall’inchiesta agrigentina sulla nave Diciotti, che ha riaperto la ferita del conflitto tra magistratura e politica, eppure Caselli non se ne stupisce: «La storia ci insegna che nel nostro Paese è antico e diffuso il malvezzo di ostacolare i magistrati che adempiono i loro doveri senza riguardi per nessuno». L’iniziativa del procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, che ha indagato il ministro Matteo Salvini per la gestione del caso della nave Diciotti, ha diviso le opinioni sia della classe politica che della magistratura. Lei ha condiviso la scelta del pm? Premetto che mi sono sempre astenuto dal prendere posizioni specifiche su inchieste in corso. Pertanto, anche in questo caso mi limiterò a considerazioni generali e astratte. Punto di partenza è che la Costituzione repubblicana vigente disegna una democrazia pluralista, basata sul primato dei diritti eguali per tutti e sulla separazione dei poteri, senza supremazia dell’uno sugli altri, ma con reciproci bilanciamenti e controlli. E’ vero che a questa concezione di democrazia una “robusta” corrente di pensiero vorrebbe sostituirne un’altra: basata sul primato della politica ( meglio, della maggioranza politica del momento) e non più sul primato dei diritti. Ma il perimetro rimane sempre quello della Costituzione vigente. Quindi se “la sovranità appartiene al popolo”- il che significa che in democrazia chi ha più consensi, chi ha la maggioranza, ha il diritto- dovere di operare le scelte politiche che vuole – è chiaro anche che ogni potere democratico incontra dei limiti prestabiliti, che la nostra Costituzione fissa fin dal suo primo articolo, là dove stabilisce che la sovranità si “esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Eccetera eccetera eccetera.
Ceriana 30 08 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.