Ago 12 2018

la legge del più forte-novecentosessantasei 12 08 2018

Published by at 6:29 pm under costume,cronaca nazionale,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – NOVECENTOSESSANTASEI Emile Zola, ripescato dal Dubbio; le idee innate, che portano facilmente a condanne “alla sfera di cristallo”, accompagnano sempre la nostra mente, anche se impegnata in lavori dove prima di tutto serve raccogliere dati certi…… —Contavo di scrivere per Le Figaro tutta una serie di articoli sul caso Dreyfus, un’intera campagna, via via che gli avvenimenti si fossero svolti. Per caso, durante una passeggiata, ne avevo incontrato il direttore, Fernand de Rodays. Ci eravamo messi a discorrere, accalorandoci, proprio in mezzo ai passanti, e da lì era nata bruscamente la mia decisione di offrirgli degli articoli, avendolo sentito d’accordo con me. Mi trovavo così impegnato, quasi senza volerlo. Aggiungo, tuttavia, che prima o poi ne avrei parlato, poiché tacere mi era impossibile. Non dimentichiamo con quale vigore Le Figaro cominciò e soprattutto finì per sposare la causa. Il concetto è noto. Ed è di una bassezza e di una stupidità semplicistica, degne di quelli che l’hanno immaginato. Il capitano Dreyfus viene condannato da un tribunale militare per alto tradimento. Da quel momento, diventa il traditore, non più un uomo ma un’astrazione, colui che incarna l’idea della patria sgozzata, venduta al nemico vincitore. Non si tratta solo di tradimento presente e futuro, rappresenta pure il tradimento passato, poiché a lui si ascrive l’antica sconfitta, nell’ostinata convinzione che solo il tradimento abbia potuto far sì che fossimo battuti. Ecco quindi l’anima nera, il personaggio abominevole, la vergogna dell’esercito, il bandito che vende i fratelli, proprio come Giuda ha venduto il suo Dio. E, trattandosi di un ebreo, è semplicissimo: gli ebrei che sono ricchi e potenti e senza patria, del resto, lavoreranno sott’acqua, con i loro milioni, per toglierlo dai guai; compreranno le coscienze e tesseranno attorno alla Francia un complotto esecrabile pur di ottenere la riabilitazione del colpevole, pronti a sostituirgli un innocente. La famiglia del condannato, anch’essa ebrea, naturalmente, entra nell’affare. Affare sì, poiché è a peso d’oro che si tenterà di disonorare la giustizia, d’imporre la menzogna, di sporcare un popolo con la più impudente delle campagne. Il tutto per salvare un ebreo dall’infamia e sostituirlo con un cristiano. Insomma, si crea quasi un consorzio finanziario. Eccetera eccetera.
Ceriana 12 08 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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