Ago 07 2018

ceriana, sconosciuta capitale dell’olio 07 08 2018

Published by at 10:51 am under golosità

CERIANA, SCONOSCIUTA CAPITALE DELL’OLIO
Tanti piccoli olivicoltori, molti eccellenti, solo tre imbottigliano/etichettano; gli altri, lo sfuso. E’ la maledizione del Ponente ligure, che già parte male accettando la definizione corrente: olio delicato, per malati, invece dell’esatta: olio in mirabile equilibrio in tutte le sue componenti; e finisce peggio, abbandonando la maggior parte dei suoi uliveti secolari; più giù, solo i castagni.
Al dunque, esclusi i vicini: chi conosce l’olio di Ceriana, in Italia? L’amara risposta: chi legge il mio blog e pochi altri, l’abbandono degli uliveti è la triste conferma. Ho tolto il nome, ecco che scrive sull’etichetta un coraggioso che imbottiglia:
—Situati a poco più di 10 km dal mare, gli uliveti sorgono attorno ad un paese che è un improvviso e inaspettato tuffo nel passato. Le case, le piazze, le chiese, tutto assume i colori e i profumi di secoli addietro. E la gente, chiusa ma accogliente, fiera delle proprie tradizioni. Qui quasi tutto è rimasto come una volta. Sulle terrazze abbarbicate una sopra l’altra, alberi centenari si mischiano a nuove installazioni, gli impianti di irrigazione a goccia sono rari ma preziosi, il vento spesso spazza in una sola notte le speranze di un anno intero. Oppure il gelo. Con tenacia, la famiglia raccoglie ogni anno una piccola produzione di olive che frange per il consumo famigliare e per quello degli amici, che salgono a Ceriana (anticamente Castrum Coelianae) per mettere in dispensa la scorta annuale. Questa bottiglia è l’atto finale della storia.

Ceriana 07 08 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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