Lug 04 2018
una mela al giorno toglie il medico di torno 04 07 2018
UNA MELA AL GIORNO TOGLIE IL MEDICO DI TORNO Cinque Kg al giorno tutto l’anno ti mandano invece in ospedale, come tre litri di vino o mezzo litro d’olio; un aspetto curioso della faccenda è che i francesi divorano quotidianamente burro e formaggio, gli inglesi uova e pancetta, senza soffrire di malattie particolari; notizie tratte dai giovani di Campagna Amica. —Un’alleanza pericolosa quella della grande distribuzione commerciale in Gran Bretagna e in Francia che hanno adottato l’etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti bocciando ingiustamente e senza ragione quasi l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine (Dop). Per l’Italia ad essere bocciati dal semaforo rosso inglese ci sono tra gli altri le prime tre specialità Dop Made in Italy più vendute in Italia e all’estero come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma, ma si arriva addirittura a colpire anche l’extravergine di oliva, considerato un elisir di lunga vita e il simbolo della dieta mediterranea. Si invita di fatto a non consumare alimenti con secoli di storia mentre al contrario viene dato il via libera, con il semaforo verde, a bevande artificiali edulcorate delle quali non è nota neppure la ricetta completa. Il bisogno di informazioni del consumatore sui contenuti nutrizionali deve essere soddisfatto nella maniera più completa e dettagliata, ma anche con chiarezza, a partire dalla necessità di adoperare segnali univoci e inequivocabili per certificare le informazioni più rilevanti per i cittadini mentre sistemi come il “traffic light” inglese e il “nutriscore” francese non informano, ma cercano di condizionare in modo fuorviante se non ingannevole la scelta del consumatore. L’etichetta a semaforo inglese indica con i bollini rosso, giallo o verde il contenuto di nutrienti critici per la salute come grassi, sali e zuccheri, ma non basandosi sulle quantità effettivamente consumate, bensì solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze, porta a conclusioni fuorvianti come il ‘Nutri-score’ francese che classifica gli alimenti con cinque colori secondo il loro contenuto di ingredienti considerati “cattivi”’ (grassi, zuccheri), ma anche buoni” (fibre, frutta, verdura).
Cremona www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
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