Giu 23 2018

la quintessenza della cremonesità-seicentoquindici 22 06 2018

Published by at 7:17 am under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – SEICENTOQUINDICI
Certo Nolli Renzo, completata la trilogia col voto di Casalmaggiore, per qualche notte coglierà il meritato riposo nella posizione di homo erectus, causa i più che comprensibili dolori locali, che nemmeno le continue interviste alla Provincia fin che c’è dell’amico Pennadoro son riusciti a lenire; nemmeno oggi cambia la lagna:
–Lo ripeto, non è stata nostra l’iniziativa. Questo comportamento non appartiene al nostro stile. Stravolgendo le consuete regole in merito alla partecipazione alle convocazioni delle assemblee non si consente ai consorziati di esercitare in maniera naturale e trasparente il diritto al voto. La partecipazione al voto è un momento importante della vita del Consorzio e deve essere favorita in ogni modo. E’ fondamentale evitare che un’inutile conflittualità sindacale sia riportata all’interno del Consorzio. Ricordiamoci che il Consorzio Agrario di Cremona rappresenta un’importante realtà economica, punto di riferimento per molti soci agricoltori. Ciononostante ci siamo uniformati alle nuove regole imposte e cerchiamo di onorare la democrazia con la partecipazione al voto–
La solita predica da boss della Libera, l’unica differenza è che la Libera oggi non conta più un cazzo e solo i boss non se ne accorgono, convinti come sono d’essere ascoltati e creduti come un tempo; da anni i cremonesi li leggono e ridono; il Nolli Renzo ciancia di una violazione della democrazia votare in prima convocazione: spieghi perché a Capralba i voti Libera fossero quasi trecento, se nessun socio sapeva si votasse; e la scusa per Cremona e Casalmaggiore, i giorni dopo Capralba, significa solo, fosse vero quel che lamenta il Nolli, che al socio Libera le cose bisogna ripeterle tre volte.
La verità ancora una volta la dicono i numeri: nel 2015 i Coldiretti vinsero di 100 su 2400 voti, nel 2018 di 700 su 2600; la conclusione è una sola, molti Liberi hanno apprezzato la gestione Voltini ben più che la gestione don Ernesto de’ Folli, per motivi che tutti nell’ambiente conoscono e quindi inutile ripetere.
Un’osservazione dell’amico Indiana Jones: grazie allo sbarramento Arvedi capitan Voltini e i suoi manco si son presentati al voto in Fiera, dove la Libera ha ottenuto due rappresentanti in consiglio; il voto al Consorzio dimostra invece chi gode della fiducia degli agricoltori cremonesi.
Arvedi parla pochissimo, intendo in maniera ufficiale; parla invece per lui, ogni venerdì, Rossi Alessandro, direttore part time di Mondo Padano, edito dal cavaliere, che non lascia dubbi sulla scelta di campo del padrone; dall’ultimo numero:
–ma i primi due round, quello di Capralba, condizionato tuttavia dalla sorpresa legata alla votazione in prima convocazione che – stigmatizzano alla Libera – ha colto di sorpresa molti soci convinti che, come di consueto, la votazione si sarebbe svolta in seconda convocazione–
Come l’avesse scritto per la Libera qualche cicciobello di turno, cavalier Arvedi!

Cremona 22 06 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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