Giu 16 2018
strappalacrime 16 06 2018
STRAPPALACRIME
Dall’Avvenire, il giornale dei Vescovi italiani; ben gli sta a Ousman, che dimostra di non essersi ancora integrato, se fa regolare domanda per la mamma, col milione di clandestini di cui le Autorità fingono di non accorgersi.
—Andrà all’altare da solo il 3 luglio. Perché sua madre, Jainaba, che è rimasta nel suo Paese d’origine, non potrà raggiungerlo in Italia per ‘rischio migratorio’. Le hanno negato il permesso d’ingresso. Un permesso temporaneo, di soli 30 giorni, quello turistico, che di solito non si nega a nessuno. Ma a lei è stato negato. È la storia di Roberta e Ousman e della madre di lui. Due giovani ragazzi, che si sono conosciuti quattro anni fa. Ed è subito scoppiato l’amore. Ousman è fuggito dal Gambia, dalla dittatura e dalla guerra civile che ha inginocchiato il suo Paese. Studia e lavora per mantenersi. Nel frattempo ha fatto la richiesta di rifugiato politico che è stata accettata. Ousman ha passaporto e carta d’identità. È uno straniero in regola. Ha un contratto di lavoro. Eccetera eccetera.
Cremona 16 06 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
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