Giu 14 2018

mono porzione 13 06 2018

Published by at 7:09 am under cronaca cremonese,golosità

Invidiosi e nemici diranno: i Coldiretti vogliono ficcare il naso anche in casa nostra!
Campagna Amica Cremona: prodotti mono-porzione
dedicati ai single (che aumentano in provincia)

Il mini-melone, miele e confetture ‘ristretti’ e altre idee per rispondere alle esigenze di chi vive da solo e non vuole sprecare il cibo

Campagna Amica guarda anche ai single, il cui numero è in costante aumento nella provincia di Cremona. Dedicati a chi vive da solo (ed in provincia di Cremona si tratta ormai della maggior parte dei cittadini, se è vero che ben il 41% dei nuclei familiari è formato da un solo componente, mentre il 29% è costituito da due componenti), pensati per chi ha l’esigenza di fare acquisti di modiche quantità così da non sprecare il cibo, ecco comparire sui banchi degli agricoltori di Campagna Amica proposte come il “melone mono-porzione” (il cui calibro è intorno a otto-dieci centimetri), i mini-tranci di salumi (appositamente porzionati per chi vive da solo), i vasetti di confetture o miele “versione-single”. E’ l’agricoltura che dialoga con i cittadini ed ha la capacità di ‘leggere’ la società.
Dati alla mano, nella provincia di Cremona aumentano i single e i nuclei familiari sono sempre più ‘snelli’. Nel 2001 il numero dei celibi e nubili in provincia era di 127.814 (pari al 38% della popolazione, che allora era a quota 335.939 abitanti). I coniugati erano 166.994 e rappresentavano il 49,7% della popolazione. Completavano il quadro 9.074 tra separati e divorziati e 32.057 vedovi.
Qualche anno dopo, nel 2008, il numero dei celibi o nubili era salito a 142.553 persone, andando a rappresentare il 39,6% rispetto a una popolazione di 360.223 abitanti.
A gennaio 2017, celibi e nubili erano saliti a 149.933 persone (cioè il 41,7% della popolazione), a fronte di un popolo di coniugati di 170.272 persone (che rappresenta il 47,4% della popolazione provinciale, costituita in totale da 359.388). Completavano il quadro 9.653 divorziati e 29.530 vedovi.
“Sempre più persone vengono a fare la spesa dicendo di vivere sole, di avere bisogno di quantità modeste di prodotti. Se si tratta di meloni o zucche, chiedono una porzione. Fra queste persone ci sono anche molti anziani. Da qui è nata l’idea di provare a produrre zucche, meloni, angurie più piccoli, dedicate a chi vive da solo e giustamente non vuole sprecare il cibo. In questi giorni, presso il mercato di Campagna Amica, sto proponendo i mini-meloni, una varietà che ho introdotto da poco, proprio per rispondere alle richieste dei consumatori. Devo dire che la richiesta è grandissima: dal prossimo anno, punterò sicuramente maggiormente su questa varietà” spiega Emanuela Banderini, produttrice di ortofrutta a Rivarolo del Re.
La ricerca dei prodotti “dedicati ai single” propone anche vasetti di confetture da 200-250 grammi. Idem per il miele. “Sono particolarmente richiesti i nostri vasetti di miele da 250 grammi. Da quest’anno produciamo tutte le varietà dei nostri mieli anche in confezione più piccola – conferma Gabriele Nichetti, apicoltore di Crema –. Acquistando i vasi da un chilo certamente si risparmia, ma capisco bene che chi vive da solo preferisca puntare su quantità ridotte, tagliando così gli sprechi”.
L’aumento delle famiglie composte da una sola persona si scontra – sottolinea Coldiretti Cremona – con una vera corsa ad ostacoli nella vita quotidiana dovuta spesso alle difficoltà per far quadrare i bilanci. In tema di spesa a tavola, i motivi della maggiore incidenza dei costi sono da ricercare – continua la Coldiretti – nella necessità per i single di acquistare spesso maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati. In molti altri aspetti quotidiani, vivere da soli si dimostra più costoso: ci sono gli appartamenti e le case più piccole, che hanno prezzi più elevati al metro quadro sia in caso di acquisto che di affitto. Usare l’automobile da soli costa di più, come pure riscaldare un appartamento o andare in vacanza. La scelta di non stare in coppia – spiega Coldiretti Cremona – non è peraltro sempre volontaria, ma è anche determinata dall’invecchiamento della popolazione con un maggior numero di anziani rimasti in casa da soli che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese.

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