Giu 14 2018

la quintessenza della cremonesità-seicentosei 13 06 2018

Published by at 7:01 am under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – SEICENTOSEI
Certamente i fatti del Kavarna sono gravi, ma molto peggio i cascami del Sistema Cremona, da cui i fatti del Kavarna discendono: chi non fa parte del Sistema non parla, e avesse il modo di farlo nessuno lo ascolta. Il Comunicato Coldiretti sulla Fiera è uno splendido segno: la cosiddetta libera (!) stampa di Cremona ha puntualmente descritto che l’accordo per la salvezza della moribonda Fiera era sempre rifiutato da capitan Voltini, senza ragioni, se non quella di voler impossessarsi di tutto; ma una volta che Coldiretti dà la sua versione, come non l’avesse mai data! Non ci resta che aspettare, domani, l’uscita di Mondo Padano, e l’articolo rivelatore di Rossi Alessandro, il direttore&giornalista part time, abituato a dire solo la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità!
E adesso all’affaire Kavarna, che si può riassumere: autorità politiche e amministrative fanno un tipo sfrenato per i musicofili a tutto spiano, meglio se la notte; se la Provincia fin che c’è, on line, scrive il vero, il questore Gaetano Bonaccorso non esce bene da questa versione:
—Licenza sospesa per sette giorni al Bar Barracuda. La disposizione presa dalla questura di Cremona, in base all’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (l’acronimo è Tulps), è in vigore dall’8 giugno scorso e quindi l’esercizio pubblico dovrebbe riaprire i battenti il 15. A causa di urla e schiamazzi notturni, ma anche diurni, degli avventori del bar e delle relative lamentele da parte di chi risiede nei dintorni del locale, c’è stata una serie di segnalazioni e di interventi periodici al ‘Barracuda’ da parte dei carabinieri del comando di Casalmaggiore. I militari, durante questi interventi, hanno identificato i presenti riscontrando la presenza di soggetti con precedenti penali. E il fatto che un esercizio sia ‘abituale ritrovo di persone pregiudicate’ è proprio uno dei pilastri su cui è costruito l’articolo 100 del Tulps. Ai militari dell’Arma non è rimasto che segnalare la situazione al questore che, dopo le valutazioni del caso, ha optato per la sospensione della licenza—
Molto più sfumata la versione di OglioPoNews, la classe non è acqua, che elenca, nel dubbio, i vari motivi della chiusura del locale; resta il fatto che il Questore continua a sospendere locali ma il Kavarna canta e suona come vuole. Ha da dire la sua anche la lista civica di sostegno al sindaco Cilecca, “Fare fessa la città”:
—Prima di tutto esprimiamo la vicinanza agli abitanti del quartiere Cascinetto che si trovano, loro malgrado, a dover convivere con una realtà che è totalmente incurante delle legittime richieste di tranquillità e civile convivenza.
La gestione dei rapporti e delle azioni con i frequentatori del Kavarna è un tema prevalentemente di ordine pubblico, che richiede il coinvolgimento ed il coordinamento del Comune con Prefettura e Questura. L’amministrazione non può prendere decisioni unilaterali! Ricordiamo inoltre che l’Amministrazione Galimberti non è stata indifferente o ha ignorato i problemi. Lo possono dimostrare i rapporti continui con Questura e Prefettura per monitorare la situazione eccetera.
Continuare a denigrare e a gettare la croce addosso al Sindaco è ingiusto e fuorviante!! C’è, come sempre c’è stato, nell’Amministrazione il desiderio e l’impegno di affrontare e risolvere il problema, in collaborazione con le altre istituzioni deputate alla gestione dell’ordine pubblico, con attenzione a tutti i risvolti che questo tema porta con sé— Il tanfo di sezione di partito e sacrestia è forte: “Fare fessa la città” è vicina ai residenti, ma dorme da altra parte, come il sindaco; il Kavarna non strimpella musica in casa del Prefetto o del Questore, ma del Comune, con contratto scaduto e la promessa ai cittadini, ormai vecchia di tre anni, dello sfratto; monitorare: ci spieghi che vuol dire, in concreto, la lista civica “Fare fessa fessa la città”. La presa in giro dei residenti continua, la Giunta al gran completo li invita a Palazzo, li fa parlare, poi conclude: —È stato illustrato il percorso avviato dall’Amministrazione in questi anni, che ha visto il Comune in relazione costante con le forze dell’ordine, anche attraverso il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. Il Comune si è costituito parte civile o ha sporto denunce in tutte le situazioni in cui è stato possibile. Si stanno valutando con le forze dell’ordine ulteriori azioni. Un dato certo emerso e condiviso è stato quello che le regole devono essere fatte rispettare— Fatte rispettare da chi? I residenti devono farsi giustizia da soli?
Cremona 13 06 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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