Giu 04 2018

la quintessenza della cremonesità-cinquecentonovantasette 04 06 2018

Published by at 4:49 pm under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – CINQUECENTO97
Bisogna ammettere che Zanolli Pennadoro Vittoriano a volte dice la verità, quando scrive d’essere al servizio del lettore, che lui riconosce unico padrone; stamattina, partendo dall’ingombrante titolo della prima pagina della Provincia fin che c’è, per proseguire con l’intera pagina due, si scaglia contro la ludopatia e lo Stato ingordo che la causa, la cosiddetta tassa sugli imbecilli, come una volta era definito il Lotto; domani sarà pronto a festeggiare la vincita di 500 cinquecento euro al Gratta e Perdi in qualche sconosciuta tabaccheria di uno sperduto paesino attorno a Cremona: accontentati il biscazziere, cioè lo Stato, il tabacchino, il vincitore, e perché no, il gioco d’azzardo, insomma, tutti i lettori!
Poche eccezioni in contrario, in genere i politici, tranne i Pizzetti quando servono al padrone vero; ieri una limata al nuovo governo:
—Facciamo in modo di superare diffidenze e pregiudizi e di guardare con cauto ottimismo all’esecutivo dimesso venerdì dalla sala parto del Quirinale, anche se è un proposito tutt’altro che facile—
In tempi confusi in tema di genitorialità non è chiaro se Mattarella sia stato il padre o la madre, certo che nel leggere il Pennadoro impartire lezioni sul “buon governo” dal pulpito del gruppo Libera che lo strapaga, è difficile nascondere il sorriso….
Procediamo. Fiera, le comiche di moda. Ieri spunta l’evidente incompatibilità del presidente dell’Amministrazione provinciale Dino Viola a sedere in consiglio; prima ancora del regolamento comunale lo vieta la legge Severino: è fratello dell’assessore comunale Rosita, dunque parente entro il terzo grado. Ma il professor Cilecca può mai aver torto? immagino la fatica del confessore quando gli deve tirar fuori i peccati; più che il prete, dovrà far l’analista. Sulla Provincia fin che c’è di oggi, la replica, pronta; www.cremonaoggi.it e il mio blog han preso una cantonata:
—La nomina di Viola non può rientrare nella fattispecie prevista dagli indirizzi generali (rientra eccome, e il Cilecca o chi per lui fingono di non sapere esista, prima ancora degli indirizzi generali del Comune, la legge Severino, n.d.r.), perché non si tratta di un’indicazione arrivata dal solo sindaco e per propria esclusiva competenza in rappresentanza del solo Comune ma, invece, di una indicazione condivisa dagli enti Comune e Provincia in rappresentanza di entrambi gli enti. Per l’amministrazione, che assicura di essere serena e tranquilla sulla legittimità della nomina, si tratta in sostanza di un caso nuovo e particolare, con un tipo di nomina mai esercitata in passato. E quindi non catalogabile tra quelle disciplinate tra gli indirizzi generali—
Credo bene sia un tipo di nomina mai esercitata in passato: gli altri Comuni preferiscono seguire la legge, senza salti mortali che finiscono regolarmente in frittata. Ma il professor Cilecca ha sempre ragione; gli imponessero di dimettere il Viola, è pronta la riserva: la Camera di Commercio, appena trova il sostituto di Rivoltini. Insomma, il Cilecca continua a ripetere che, per continuare il progetto di fare nuova la città, intende ripresentarsi al voto del 2019. Sempre che il Partito democratico, suo principale e indispensabile sponsor, si voti al martirio e, aggiungendo alle proprie difficoltà fisiologiche anche il Cilecca, lo candidi.

Rivolta 04 06 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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