Mag 19 2018

orango no, razzista sì 19 05 2018

Published by at 12:18 pm under barzellette,costume,cronaca nazionale

ORANGO NO, RAZZISTA SI’
Dal Giornale; Calderoli va a processo per una battuta pesante, ma una battuta e basta; la Kyenge si permette di dire che la Lega è un partito razzista, ma è un regolare diritto di critica; The Guardian, che si definisce “principale voce liberal del mondo”, è stampato ben sopra la Manica, quindi nulla di strano veda un partito popolare come la Lega di “estrema destra”. Infine credo sia vero che la gente è infastidita dalla Kyenge (anch’io), ma non per il colore della sua pelle: provi a parlare di meno e a non fare sempre la vittima, e se il suo cane caga per strada e un vicino stizzito le butta in giardino la cacca che lei non raccoglie, non inventi la scusa di non essersene accorta!
—Cecile Kyenge si dice preoccupata del governo che (forse) verrà, quello tra Movimento Cinque Stelle e Lega. E ad allarmare l’ex ministro per l’Integrazione sono soprattutto i contraenti leghisti del patto. Il motivo? Sempre lo stesso: “Molti membri della Lega – dice la Kyenge – accettano di essere razzisti”.
Non si spegne dunque la polemica che ormai da anni intercorre tra l’eurodeputata del Pd e il Carroccio. Il primo ministro nero del governo italiano – scrive il ‘Guardian’ – è preoccupato del fatto che la Lega, partito di estrema destra, possa entrare a fare parte del governo alla luce anche dei piani di voler costruire nuovi centri di detenzione in tutto il Paese. Preoccupazione che deriva da fatto che, appunto, i leghisti “accettano di essere razzisti”. “E’ molto difficile per me vedere un partito che accetta di essere razzista gestire la legge, che dovrebbe proteggere tutta la comunità”, aggiunge la deputata a Bruxelles. Il quotidiano britannico, nel pezzo dedicato all’ex ministro, non si esime dal ricordare che da tempo l’onorevole vive sotto scorta a causa delle minacce. Odio contro la sua persona che la Kyenge aveva rinvenuto anche nell’ormai famoso caso delle feci di cane rinvenute sul cancello e sulle pareti di casa. “La gente vuole attaccarmi a causa del colore della mia pelle – conclude l’eurodeputata – e molti di questi sono politici ed è molto triste perché i politici dovrebbero dare un esempio”.

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