Archive for Aprile, 2018

Apr 28 2018

la festa di tutti gli italiani 27 04 2018

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LA FESTA DI TUTTI GLI ITALIANI
Dal Giornale; la nipote al sindaco:
–Lei non deve urlare. Chieda scusa alla famiglia Mussolini. La nipote del Duce, Alessandra Mussolini, non ha fatto passare molto tempo e si è recata immediatamente a Macerata, la città dove – durante le celebrazioni per il 25 aprile – i centri sociali hanno messo in scena il gioco choc in cui i bambini potevano spaccare la testa ad un fantoccio del capo del fascismo appeso a testa in giù come a piazzale Loreto.

Cremona 27 04 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Apr 27 2018

la legge del più forte-ottocentosessantuno 27 04 2018

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – OTTOCENTOSESSANTUNO
Da www.errorigiudiziari.com; il motivo principale per cui da anni scrivo sui processi Iori, lo ripeto ancora a uso e consumo di chi è convinto a lui non capiterà mai, è: quanti Iori alloggiano, periodi più o meno lunghi, nelle nostre carceri, con la stessa leggerezza con cui chi ha il potere ha fatto con lui? Prima dell’arrivo del Dna il testimone del fatto era la prova principale, però tutti dicevano; ma da prendere con le pinze! Qui si vede di che materia sian fatte, a volte, le pinze.
—-F.M. ha 40 anni e vive a Nettuno, una località poco distante da Roma. Ha qualche piccolo precedente penale che risale ormai a diversi anni prima, quando era un ragazzo: non è quindi così strano che la polizia, indagando su una rapina a mano armata commessa nel giugno 2017 ai danni di un distributore di benzina di Genzano, finisca per presentarsi alla sua porta. Gli investigatori gli chiedono di sottoporsi a un “confronto all’americana”, un riconoscimento oculare davanti alla vittima della rapina. F.M. si presta senza problemi, consapevole della sua innocenza. Ma si sbaglia: quel riconoscimento gli costerà la prigione da innocente. Il benzinaio sostiene infatti di riconoscere in lui uno dei partecipanti all’aggressione al distributore di Genzano. Il sostituto procuratore della Repubblica di Velletri, Giovanni Taglialatela, richiede quindi l’arresto di F.M., che viene subito condotto nel carcere di Velletri. Neanche l’interrogatorio davanti al Giudice delle indagini preliminari serve a chiarire la situazione: il quarantenne di Nettuno resta dietro le sbarre. Il legale di F.M. comincia allora ad analizzare le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza nella zona del colpo. Ed è a quel punto che ha la conferma della totale estraneità del suo assistito: l’autore della rapina è diverso per statura, movenze, vestiti. È chiaro che si tratta di due persone diverse. Solo nel dibattimento, però, diventa possibile rendere evidente lo scambio di persona: il benzinaio si contraddice su elementi essenziali della sua testimonianza, a cominciare dalla fisionomia del volto per finire con il modo in cui era vestito l’aggressore al momento del colpo. Non solo: i giudici del Tribunale di Velletri esaminano le immagini delle telecamere di sorveglianza e non possono che convenire sul fatto che F.M. è innocente: non fu lui a partecipare a quella rapina. La sentenza di assoluzione diventa così la naturale conseguenza di un processo che forse poteva essere addirittura evitato. L’avvocato del quarantenne di Nettuno presenterà istanza di riparazione per i 9 mesi di ingiusta detenzione a cui il suo assistito è stato costretto. (fonte: Il Caffè) Ultimo aggiornamento: 24 marzo 2018
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Apr 27 2018

buon segno di diplomazia 27 04 2018

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In genere è buon segno di diplomazia concludere la discussione: abbiamo entrambi buone ragioni, che però non coincidono. A volte; a volte, come qui sotto, la diplomazia sfiorerebbe la falsità, tanto evidente dove sta la ragione! Flaminio Cozzaglio.
—-Intervento sull’unico punto posto all’ordine del giorno dell’assemblea straordinaria di CremonaFiere Spa del 27 aprile 2018
Spett.li Soci ed Egr. Amministratori di CremonaFiere Spa,
l’ordine del giorno di questa assemblea porta in discussione numerose e sostanziali modificazioni allo Statuto Sociale dell’Ente. Si tratta di cambiare buona parte della nostra “carta costituzionale”, modificando in modo radicale tra gli altri i nostri diritti di partecipazione ed i vincoli alla circolazione dei titoli azionari. Per questo – nell’esclusivo interesse di CremonaFiere – Coldiretti Cremona ha esaminato con grande attenzione il testo proposto, incluse le più recenti modifiche richieste dal Comune di Cremona.
In questa sede – nel ribadire le critiche espresse dal nostro rappresentante in consiglio di amministrazione lo scorso 29 marzo – riteniamo di dover motivare nuovamente le ragioni del nostro voto contrario alla delibera che oggi ci viene sottoposta.
Siamo fermamente convinti del nostro voto contrario – è bene chiarirlo subito – proprio perché abbiamo a cuore il destino della Fiera di Cremona, con tutta la sua valenza strategica per lo sviluppo del territorio.
I problemi della Fiera – come denunciamo da tempo – dipendono da una gestione inadatta e dall’assenza di strategie e progetti. Infatti, le regole dello Statuto vigente e la numerosità dei consiglieri non hanno ostacolato, bocciato o ritardato alcuna delle iniziative sottoposte al Consiglio di amministrazione. Lo Statuto in vigore consentirebbe già da subito di eleggere un consiglio con nove componenti; modificarlo per passare da nove a sette è un’operazione assolutamente irrilevante, di facciata, soprattutto se invocata in nome di una maggior “snellezza” della catena di comando.
Le modifiche proposte risultano inoltre inadeguate poiché leggiamo nelle stesse una espropriazione di CremonaFiere dalle mani degli azionisti locali, soprattutto quelli istituzionali, nel disperato tentativo di trovare quel partner esterno di cui si parla da mesi e che nessuno ha mai visto. Anche su questo è opportuno fare una precisazione: Coldiretti non è contraria all’ingresso di un partner esterno, così come a nuovi progetti. Bisognerebbe però sapere “prima” di chi si tratta, in modo da definire insieme le condizioni di ingresso. Gli adattamenti allo statuto andrebbero quindi fatti “dopo”, alla luce della nuova compagine sociale ed in funzione del progetto che si desidera condividere e portare avanti. Cambiare da subito lo statuto è quindi un atto che non condividiamo anche perché è intempestivo.
Qualche considerazione la vogliamo dedicare alla modifica di quelle che potremmo definire “clausole di salvaguardia”. Da sempre la Fiera di Cremona è considerata patrimonio del territorio cremonese, per questo lo Statuto contiene – fin dalla sua costituzione – un insieme di clausole per impedirne la scalata come, ad esempio, il limite del 25% nel possesso azionario; il “gradimento” del Consiglio all’ingresso di un nuovo socio; una sorta di diritto di veto in capo al Comune, in veste di garante, su delibere di particolare rilevanza. Nel nuovo statuto queste garanzie – insieme all’eliminazione del limite di mandati per il presidente – spariscono tutte d’un fiato, riducendo alcune fondamentali prerogative a salvaguardia dell’intera compagine sociale, pubblica e privata.
Se l’urgente ed impellente necessità di modificare lo Statuto fosse dettata dall’effettiva presenza di un investitore-partner, in modo molto chiaro e trasparente si sarebbe potuti pervenire ad un confronto su obiettivi e progetti, ad una condivisione delle clausole d’ingresso ed infine ad adeguare lo Statuto al nuovo assetto societario.
Da ultimo, siamo fermamente convinti che modificare lo Statuto della società alla “cieca” indebolisca la nostra società assoggettando CremonaFiere, qualora si palesi l’investitore-partner, al rischio di condurre una negoziazione in posizione di inferiorità.
Per questo ed altro il nostro voto alla proposta di “modifiche allo Statuto Sociale con variazione agli articoli 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 26, 27, con aggiunta di un nuovo articolo 12 e rinumerazione degli articoli di Statuto” è contrario.
Cremona, 27 aprile 2018

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Apr 27 2018

premessa 27 04 2018

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Premessa: questa è la mini relazione di capitan Voltini, che a nome del Consorzio Agrario di Cremona, di cui è presidente, spiega ai soci quel che i soci san benissimo da tempo, i motivi per cui non approva il bilancio 2017 di Cremonafiere. Flaminio Cozzaglio
—Dichiarazione di voto sul punto 1) posto all’ordine del giorno dell’assemblea ordinaria di CremonaFiere Spa del 27 aprile 2018
Spett.li Soci ed Egr. Amministratori,
siamo chiamati oggi ad approvare un Bilancio d’esercizio per l’anno 2017 della nostra società e in questa sede il Consorzio Agrario di Cremona ritiene di dover esprimere la propria opinione, quell’opinione che tempo fa, come consuetudine, si è sempre potuta esprimere nell’ambito del Consiglio di Amministrazione e che per buona parte di questa consigliatura non ci è stato consentito.
Non ci è stato consentito perché, a differenza di tutti gli altri soci, al Consorzio Agrario di Cremona non è stata accordata la rappresentanza in seno al Consiglio di Amministrazione, reintegrando lo stesso a seguito delle dimissioni del Consigliere dott. Ernesto Folli, risalenti ormai a due anni orsono.
Oggi riportiamo in questa sede il tema – anche se può sembrare ormai non d’attualità rispetto alle modifiche statutarie approvate a maggioranza nella parte straordinaria dell’odierna riunione – perché riteniamo che il modus operandi che si è voluto perpetrare su questo tema, ben rappresenti il modo di agire del Presidente e dell’attuale Consiglio di Amministrazione che, in barba alle decisioni di questa Assemblea e degli inviti dei rappresentanti istituzionali che siedono nello stesso Consiglio, ha proseguito ad escludere la possibilità che il Consorzio Agrario di Cremona fosse rappresentato nell’organo amministrativo di questa società.
Nel merito del Bilancio che ci viene sottoposto ad approvazione non possiamo che confermare quanto espresso nel corso delle Assemblee di approvazione degli ultimi due Bilanci: permane il nostro parere negativo sia per quanto precedentemente espresso, sia perché riteniamo che anche nel documento sottopostoci per l’esercizio 2017 permangono aree di opacità nella rappresentazione che non consentono di valutare in modo chiaro la situazione della nostra società.
Tra le righe del Bilancio leggiamo che:
la società integralmente detenuta CRF USA, iscritta in bilancio per euro 35.000 e debitrice di CremonaFiere di euro 113.265, è stata posta in liquidazione all’inizio del 2018, dopo che dalla costituzione avvenuta nel 2012 ha macinato perdite per euro 163.730; ci interroghiamo sulla bontà delle speranze rappresentate in bilancio dagli amministratori circa il recupero dei crediti e l’assenza di ulteriori oneri a carico della nostra società nella fase di liquidazione della partecipata;
gli amministratori non hanno ravvisato, come negli anni precedenti, i presupposti per procedere alla revisione della rivalutazione operata nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2008 per euro 1.804.361 ed hanno mantenuto iscritti i Terreni e Fabbricati per un valore complessivo di euro 11.537.600, senza fare cenno a valutazioni interne o esterne in merito al fair value di questa importante immobilizzazione e che, in forza dell’andamento del settore fieristico, di quello immobiliare e dei vincoli urbanistici presenti, potrebbe risultare durevolmente inferiore rispetto a quello di iscrizione;
i crediti verso clienti sono descritti fugacemente senza porre il dettaglio dell’ammontare dei crediti in bonis;
il fondo rischi e spese non è puntualmente dettagliato, non è descritto l’utilizzo dell’esercizio, così come l’accantonamento risulta genericamente attribuito all’adeguamento alle perdite di CFR USA e di spese legali per un insieme di contenziosi per i quali non si stima alcun ulteriore onere o perdita;
nella descrizione degli oneri finanziari si dettagliano 48.500 euro “per interessi di mora, non ancora erogati, calcolati sull’importo dovuto a Linea Più relativamente a fatture per la manutenzione dell’impianto fotovoltaico, in seguito alla sentenza n. 555/2017, con decorrenza dalle singole scadenze al 10 ottobre 2017”; dall’informativa fornita non si comprende la natura degli interessi di mora, l’oggetto della sentenza n. 555/2017 e il motivo per cui il calcolo degli interessi di mora termina al 10 ottobre 2017;
al risultato del conto economico ha positivamente contribuito una posta non ricorrente per euro 203.000 riferita ad una sopravvenienza attiva, tra l’altro non ancora incassata per euro 75.000.
Signor Presidente, Signor Direttore, ci piacerebbe sapere di più!
Ci sarebbe piaciuto leggere in modo chiaro il risultato economico normalizzato della nostra società, ossia privo dei ricavi non ricorrenti e al netto dell’effetto economico della valutazione dei leasing, come per esempio:
Risultato d’esercizio euro 669
Ricavi straordinari non ricorrenti euro – 203.000
Effetto rilevazioni operazioni leasing euro – 2.939
Risultato d’esercizio normalizzato euro – 205.270
Ci sarebbe piaciuto leggere quali azioni il Consiglio di Amministrazione ha posto in essere per ridurre la perdita rilevata nell’esercizio dall’attività caratteristica, quali azioni per il contenimento dei costi e l’aumento dei ricavi.
Purtroppo non avendone trovato traccia nella documentazione presentata non ci resta che esprimere voto contrario all’approvazione del Bilancio d’esercizio 2017 che è stato sottoposto alla nostra attenzione nel corso dell’odierna Assemblea.
Cremona, 27 aprile 2018

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Apr 27 2018

oggi a iori, domani a te 27 04 2018

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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Apr 27 2018

la legge del più forte-ottocentosessanta 26 04 2018

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – OTTOCENTOSESSANTA I colleghi di www.errorigiudiziari.com intervistano Piero Sansonetti, direttore del Dubbio on line, la mia miniera preferita, su un argomento che interessa moltissimo la stampa specializzata, ma ovviamente la meno diffusa: gli innocenti in carcere; non la grande stampa e nemmeno le campagne elettorali; qui sotto la presentazione di Sansonetti, nel video le risposte: —Piero Sansonetti è il direttore del quotidiano Il Dubbio. Cronista di razza e di esperienza, garantista della prima ora, è oggi uno dei pochissimi giornalisti davvero consapevoli di quanto il tema degli innocenti in carcere rappresenti un’emergenza reale per la giustizia italiana. Oltre 26 mila vittime di ingiusta detenzione ed errori giudiziari dal 1992 a oggi, più di 760 milioni di euro spesi dallo Stato in indennizzi e risarcimenti sono numeri che meriterebbero molta più considerazione da parte dell’informazione nazionale, giudiziaria e anche generalista. E invece il grande tema degli arrestati senza colpa rimane ai margini, se non addirittura fuori dal dibattito sulla giustizia. Trecentosessantacinque giorni l’anno. Senza contare le campagne elettorali, che continuano a ignorare l’argomento dai tempi ormai remoti delle battaglie radicali di Marco Pannella, della giustizia giusta e dei diritti civili. In questa video intervista, Piero Sansonetti ci spiega le due principali ragioni per cui questo accade. Ascoltate il suo ragionamento, aiuta molto a capire lo stato in cui l’informazione italiana versa ormai da diverso tempo— Del silenzio in campagna elettorale Sansonetti non parla; della grande stampa sì, e è feroce; ecco le due principali ragioni: —Tutti i maggiori quotidiani nazionali, almeno 10 dieci, dipendono dalle Procure. —I giornalisti che scrivono la giudiziaria sono incompetenti. Il caso Iori, su cui scrivo ogni giorno da più di cinque anni, dimostra quanto Sansonetti abbia colto, facile! il segno. Non un cronista, non un direttore, che si chiedano come le pastiglie di Xanax si trasformino in gocce, e solo per comodità di sentenza!
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Apr 27 2018

i regni sono argilla 26 04 2018

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I REGNI SONO ARGILLA
E sabato a San Siro si potrebbe assegnare lo scudetto!

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Apr 27 2018

una sana legge di mercato 26 04 2018

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UNA SANA LEGGE DI MERCATO
Facessero davvero il governo coi 5 Stelle, i democratici del Pd, per noi italiani, tutti! un guadagno: per qualche mese non dovremmo udire prediche a base di superiorità morale e intellettuale!

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Apr 27 2018

mario coppetti 26 04 2018

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MARIO COPPETTI
Ha cercato d’illuminarla col suo immenso carattere; Cremona ha risposto come ha potuto………

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Apr 27 2018

la quintessenza della cremonesità-cinquecentotrentasette 26 04 2018

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – CINQUECENTO37
Fiera in consiglio comunale: è finita com’era ovvio e si sapeva, salvo un particolare, assenti tre della minoranza, Everet, Fasani, Ventura; coincidenza casuale o decisione chiara?
Maggioranza invece blindata: braghe a terra in ossequio al Sistema Cremona; vantaggi per i cittadini? Li ha spiegati in seduta il professor Cilecca:
–Bisognava accettare le modifiche allo statuto della Fiera, proposte da Pivantonio, perché il Comune ha investito milioni e non può correre il rischio di perderli; siccome non ne ha altri, deve sperare in un investitore esterno che continui l’opera; non perché i bilanci siano negativi, ma perché un destino cinico e baro s’è divertito ad affossarli; ridotto il numero dei consiglieri, troppi 17, che impedirebbe la snellezza delle decisioni, anche se si tratta di consiglieri abituati ad approvare in pochi secondi gli ordini di servizio di Pivantonio; limitare al max del 25% la singola quota vuol dire che, succedesse il miracolo di uno che voglia il 100%, non sia possibile vendergli tutto, fino al 200%–
Di fronte a considerazioni tanto ragionevoli, come han trovato il coraggio di astenersi Amore Ceraso Lanfredi?
Infine il Cilecca ha inteso mondarsi d’ogni sospetto:
–Perché tutto risplendesse al sole ho convocato un ufficio di presidenza, un consiglio, una giunta!–
Incontestabile abbia convocato quel po’ po’ di roba; ma solo dopo la pesantissima interrogazione della Lega…..
Capitolo Libera. Nolli Renzo è riuscito in un record strano: non c’è mai eppure con i suoi non interventi è riuscito a scontentare i consiglieri; che hanno deciso di raccogliere le firme e chiedere la sfiducia; pare siano riusciti a fare maggioranza. Certo, poi bisogna vedere che succede, nel 2014 Pivantonio sembrava un “poco capace”, ma a farlo vedere gigante ci han pensato i successori!

Cremona 26 04 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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