Apr 29 2018

il bilancio 2017 della fiera di cremona 29 04 2018

Published by at 6:02 am under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

IL BILANCIO 2017 DELLA FIERA DI CREMONA Ormai conosco bene l’amico Indiana Jones: scherza su tutto, ma non sui principi, specie quelli che reggono le società. Al massimo del bilancio Fiera ride per la megalomania di un paio di Audi A6 prese per ragioni di bellezza; però nessuno tenti di fargli vedere un morto che cammina splendere di salute: Indiana non è un Cilecca che crede o spaccia una Via della Seta, per motivi superiori. Ecco spiegate le tre cartelle qui sotto, a commento del bilancio Fiera 2017; si fosse limitata, la Provincia fin che c’è, a due numeri e un commento di repertorio, forse avrebbe taciuto, ma quando il troppo è troppo, eccone le conseguenze! Flaminio Cozzaglio——————————
Finalmente si conoscono i contenuti del Bilancio della Fiera di Cremona per l’anno 2017, diffusi dalla stampa locale. Proviamo a commentarli brevemente per rendersi conto di come stanno le cose a livello economico e finanziario.
L’utile d’esercizio è stato di euro 669,00 – avete capito bene euro seicentosessantanove/00! Secondo voi si può considerare un utile tale risultato al quale si è giunti, faticosamente, dopo l’iscrizione di una sopravvenienza (ricavo eccezionale non ricorrente) di euro 203.000, con un residuo ancora da incassare di euro 75.000? Inoltre, è stata rinviata l’iscrizione dei costi derivanti dalla chiusura della Società CFR USA deliberata a gennaio 2018 che avrebbe comportato oneri che si stimano non inferiori a euro 200.000 (tra perdite accumulate e capitale sociale versato) che dovevano essere imputati all’esercizio 2017. Su tali operazioni è necessario il benestare del Collegio Sindacale che verifica la congruità delle somme iscritte, oltre che il rispetto del principio della competenza – vedremo più avanti dagli atti ufficiali quale sarà la posizione del Collegio Sindacale della Fiera e della Società di Revisione. Oltre a ciò, vengono riportati i contributi in c/esercizio a carico dei Soci Pubblici della Fiera e di Regione Lombardia per oltre euro 600.000, come pure negli esercizi precedenti.
Dunque, il Bilancio “caratteristico” della Fiera per il 2017 delinea il seguente risultato economico:
– utile d’esercizio prospettato euro 669 a detrarre voci sopra evidenziate – sopravvenienza attiva euro 203.000 – perdite Soc. CRF USA euro 200.000 – contributi in c/esercizio euro 640.000 Totale perdita di competenza – euro 1.042.331 esercizio 2017
Al totale della perdita si dovrebbe aggiungere anche la quota di ammortamento straordinario degli immobili, rivalutati nel 2008 per un valore di euro 1.800.000 che seppure frazionata in più esercizi avrebbe lo scopo di riallineare i valori iscritti a Bilancio con quelli di mercato, su un periodo anche decennale si stima una quota annua superiore a euro 150.000. Occorrerebbe anche verificare la congruità dei Fondo/Rischi su Crediti e su Contenziosi legali e la loro integrazione al fine di evitare sorprese sui futuri Bilanci.
Quindi, non trova alcuna giustificazione il titolo riportato da La Provincia del 28 aprile 2018 “CremonaFiere Bilancio in crescita” in quanto nell’articolo si limita a riportare, di fatto, il comunicato stampa diramato dalla Fiera che tocca solo alcune voci e non chiarisce gli aspetti economici essenziali. A nostro modesto parere, non è esagerato stimare la perdita reale dell’esercizio 2017 in circa euro 1.500.000, altro che un utile di euro 669 !
Solleviamo poi un velo impietoso (!) sul dato enunciato da La Provincia riguardo le Riserve per euro 7.051.000, che includono gli “strumenti finanziari partecipativi” (prestito oneroso erogato dai Soci Pubblici) di euro 5.400.000 che andrebbe registrato, come già evidenziato, nelle immobilizzazioni finanziarie come ha fatto nel proprio Bilancio la Camera di Commercio. Di conseguenza le Riserve sono pari a euro 1.651.000 e il Patrimonio Netto scende da euro 8.084.000 a euro 2.684.000 con buona pace delle Banche esposte.
Solleviamo poi un secondo velo, altrettanto impietoso, sempre sui dati riportati da La Provincia sui visitatori/espositori delle due principali manifestazioni della Fiera – Bovino da Latte e Mondo Musica. Abbiamo già evidenziato in precedenza sul Bilancio 2016 la mancata rispondenza tra i dati in questione comunicati agli Organi societari e quelli riportati da CFI – Comitato Fiere Industrie di CONFINDUSTRIA – Ente al quale la Fiera di Cremona aderisce e invia i propri dati. La differenza era notevole e nessun chiarimento, seppure richiesto, è stato operato. Nuovamente sui dati 2017 si rileva che riguardo il Bovino da Latte vengono dichiarati n. 61.841 visitatori mentre CFI ne riporta n. 27.059 (aumentati del + 127%) – gli espositori sono stati dichiarati in crescita del 6% mentre dai dati CFI sono aumentati da n. 314 a 318 (+4 espositori equivalenti al + 1%) – in particolare quelli esteri sono stati riportati in crescita del 50% mentre dai dati CFI sono aumentati da 63 a 71 e con un calo degli espositori nazionali. Riguardo invece Mondo Musica vengono riferiti dal quotidiano in crescita gli espositori esteri, mentre dai dati CFI risultano praticamente immutati (+ n.2 espositori rispetto al 2016).
Rinnoviamo l’invito al Collegio Sindacale di chiarire tale discrepanza, di non poco conto agli effetti di Bilancio e per la necessaria trasparenza verso gli Azionisti e l’opinione pubblica.
Restiamo ancora sui dati riportati da La Provincia – il valore della produzione 2017 è sì confermato a euro 4.570.000 rispetto al 2016 che era pari a euro 4.456.000 (+ 2,5%), ma è diminuito del 6% rispetto al 2015 pari a euro 4.870.000. Anche il margine lordo 2017 della gestione di manifestazioni è di euro 2.041.000, anch’esso diminuito rispetto al 2015 (euro 2.374.000) del – 14%. L’indebitamento bancario è stato di euro 4.800.000 e il totale dei Debiti supera euro 6.000.000. Il risultato netto dopo le imposte nel 2017 è stato un utile di euro 669, nel 2016 una perdita di euro 130.000 e nel 2015 un utile di euro 8.800, rammentando che la Fiera è una Società di Capitali che deve produrre utili da distribuire agli Azionisti. Non pare proprio, dai dati riportati, che tale principio sia stato rispettato nell’ultimo triennio di mandato dell’attuale Presidenza che resta, a nostro avviso un errore e una forzatura evitabile con la conseguenza che la Fiera oggi cammina sul baratro come si evince dall’analisi dei dati. La Provincia si è limitata a copiare quanto rappresentato dalla dirigenza della Fiera nel proprio comunicato stampa.
L’enunciazione del Sindaco Galimberti di considerare la Fiera un’Azienda come si giustifica con i dati riportati ? Forse vale per il futuro, atteso che lo stesso Sindaco ha dichiarato che la Fiera è vicina al default (fallimento), come riportato da CremonaOggi del 20 aprile 2018. Da tale urgenza discende la fretta con la quale si sta procedendo al solo scopo di favorire l’entrata nella Fiera di un Socio disponibile a investire € 5.000.000.
Riguardo, infine, il rinvio della nomina dei nuovi Amministratori e del Presidente della Fiera, nessuna giustificazione è rinvenibile dalla stampa locale. L’unica deduzione che si può azzardare è che l’attuale governance della Fiera, unitamente al Sindaco di Cremona, sperano che possa andare in porto la formazione del Governo Italiano con il coinvolgimento del Partito Democratico, confidando quindi nella boa di salvataggio che possa consentire all’attuale Presidente di continuare alla guida della Fiera e al Sindaco di puntare alla sua ricandidatura alle elezioni amministrative 2019. Due scommesse personali, due poltrone, altro che buona politica e rispetto dei contribuenti/elettori cremonesi. Ancora complimenti vivissimi a La Provincia per la carente informazione che propina ai suoi lettori che sono i veri azionisti del giornale. Nessuno si stupisce più del continuo calo dei lettori, causa la scarsa qualità del giornale e la drastica riduzione degli introiti pubblicitari.
Due ultime questioni. 1) Il Sindaco Galimberti, visto che l’ha approvato, ha sottoposto al Consiglio Comunale il Bilancio 2017 della Fiera per assicurarsi la copertura deliberativa sul voto espresso nel CDA del 29 marzo 2018? 2) Gli uomini di riferimento della Libera Agricoltori dopo i disastri economici causati alla stessa Associazione, al Gruppo Editoriale, al Consorzio Agrario, all’APA e alla Fiera di Cremona (in dirittura di arrivo c’è anche l’ENPAIA – Ente di Previdenza Agricolo di Roma) quando salderanno i conti con i Soci privati e pubblici? Pare invece che taluni stiano lavorando alacremente per ripresentarsi all’opinione pubblica cremonese invece che garantire perlomeno l’oblio e il silenzio e scongiurare la loro rimembranza. Ne riparleremo a breve dopo l’annunciata sfiducia da parte della maggioranza dei Consiglieri Libera al Presidente Nolli e speriamo che la nuova Presidenza si decida a mettere le mani sul giornale, ivi compreso Direttore e Condirettore, sull’intera Redazione (il 30 aprile scade la solidarietà per i giornalisti e cesserà il sostegno pubblico), imponendo una seria linea editoriale rispondente ai Soci e una corretta informazione, piuttosto che porsi al servizio di certa politica. Diversamente non resta che vendere al miglior offerente il quotidiano La Provincia.
Cremona, 29 aprile 2018

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