Apr 24 2018

la quintessenza-cinquecentotrentadue 24 04 2018

Published by at 11:56 pm under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – CINQUECENTO32 Li lascio riposare i signori del Sistema Cremona che occupano la Fiera; a turbare i loro sonni, ci penserà il Cilecca col consiglio comunale del 26; l’assemblea straordinaria della Fiera del 27; i sonni, sia chiaro, di chi modifica lo statuto e prega intervenga un cavaliere bianco a salvar capra e cavoli, ma si rende conto di cosa sta facendo; quindi non i Bozzini Giovanni che mettono il rituale “mi piace” facebook sotto il racconto che facciamo io e Indiana delle loro imprese. Ora la consueta risata sulle prodezze della Libera, è di turno l’ex commissario Boselli Antonio, che il 20 aprile piange sulla Provincia fin che c’è: capitan Voltini l’ha scippato ancora una volta sui delegati Aral; ecco la risposta:
—Mauro Berticelli, Fabrizio Bocchi, Franco Cavalli, Lorenzo Chiozzi, Emma Ghidoni, Raffaele Leni, Enrico Locatelli, Riccardo Lucini Paioni e Pietro Manfredi. Sono tutti Coldiretti i nove delegati eletti nel corso dell’assemblea parziale di Cremona dell’Associazione Regionale Allevatori della Lombardia (Aral). I delegati faranno parte dell’assemblea generale di Aral, fissata per il 29 maggio a Crema e che approverà il bilancio 2017 ed il completamento del progetto di riorganizzazione con l’incorporazione delle Apa di Mantova e Sondrio. L’assemblea parziale Aral della provincia di Cremona si è svolta nella serata di lunedì 16 aprile, presso la sede dell’Anafi di Cremona, in via Bergamo. Diciotto erano i candidati in lista per nove posti. La metà delle candidature espresse dalla Coldiretti, l’altra metà indicate dalla Libera Agricoltori. Dopo aver appreso il risultato, il presidente di Confagricoltura Lombardia ha gridato allo scandalo – in un’intervista su La Provincia – denunciando la violazione dei principi-base della democrazia e chiamando la politica ad intervenire. “Io raccomanderei invece ai politici di non intervenire sulla questione – commenta il direttore di Coldiretti Mauro Donda – così da evitare brutte figure per sé, ma soprattutto per il presidente Boselli. L’assemblea del 16 aprile, infatti, non ha messo in votazione due liste contrapposte, ma diciotto candidati riportati in ordine alfabetico su un’unica lista. Alcuni rappresentavano Coldiretti, altri la Libera. Sono stati eletti i nove che hanno ottenuto più preferenze, proprio in ossequio ai principi-base della democrazia invocati dal presidente di Confagricoltura Lombardia. Certamente, da parte di Boselli, si tratta di un equivoco frutto di buonafede, – conclude Donda – causato dall’informazione sbagliata che la Libera di Cremona ha trasmesso a Milano. La verità è un’altra: vista la nutrita presenza in sala di soci Libera, è chiaro che molti di questi hanno votato i candidati proposti da Coldiretti ”—
Cremona 24 04 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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