Mar 26 2018

la legge del più forte-ottocentoventinove 26 03 2018

Published by at 11:19 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – OTTOCENTOVENTINOVE Dalla Stampa, segnalazione di “Fino a prova contraria”, la newsletter sulla giustizia del Foglio. Ho scritto più volte sul caso, che per noi cittadini comuni ha l’apparenza di una resa dei conti tra giudici potenti; Robledo, che ha perso la sfida lanciata al capo, vien trasferito a Torino dal Csm, che gli cambia anche le funzioni: non più Procuratore aggiunto di una delle Procure più importanti d’Italia, ma giudice assolutamente normale; poi, da un momento all’altro, di nuovo in Procura, di nuovo aggiunto del Procuratore, Armando Spataro, uomo e giudice di spiccata personalità. La resa dei conti tra Bruti e Robledo fu a suon di denunce massacranti, che, temo, avrebbero condotto noi cittadini comuni alla custodia cautelare prolungata; invece il Csm attese che Bruti, il più vecchio, raggiungesse la pensione, mentre si limitò a bloccare la carriera a Robledo. Come si legge facilmente, la sfera di cristallo dei processi Iori è un mezzo ordinario di giurisdizione…….. —Da processare, per la procura di Brescia, da archiviare per il gup. E non basta. Da processare per un altro reato, per la procura generale, rinviato a giudizio per il Tribunale della città della Leonessa. E’ lo strano destino che è toccato al procuratore aggiunto, Alfredo Robledo. Il prossimo 7 giugno, infatti, Robledo si dovrà presentare a processo a Brescia, per difendersi dall’accusa di concorso in abuso d’ufficio. Con lui anche due consulenti, ai quali nel 2009 l’ex pm milanese affidò la custodia di circa 300 milioni di euro. La somma, al centro di un’inchiesta sui “derivati” del Comune di Milano, che avrebbe nascosto in realtà una truffa da parte di alcune banche che avrebbero applicato clausole vessatorie a Palazzo Marino. Robledo, trasferito a Torino dopo un estenuante braccio di ferro a colpi di denunce con il suo allora capo Edmondo Bruti Liberati, era stato denunciato per le modalità con le quali aveva affidato il denaro ai consulenti. Non versandolo sul Fondo di giustizia (Fug) – come avrebbe imposto la legge -, ma sul conto di una banca di cui Robledo era stato molti anni prima correntista (che per i giudici, comunque, è stata una scelta “economicamente vantaggiosa”). Nell’ottobre scorso, il gup bresciano aveva assolto Robledo e i consulenti, «perché il fatto non sussiste». Vicenda chiusa? Non proprio. I magistrati hanno impugnato la sentenza e, venerdì scorso, il Tribunale ha, non senza sorpresa, riaperto il caso. L’accusa – questa volta – aveva sostenuto la trasparenza nella gestione dei trecento milioni alla banca, sostenendo invece che i compensi percepiti dai consulenti fossero una «macroscopica e palese mancanza di proporzione fra gli importi riconosciuti e l’attività in concreto prestata». GLI ATTI IN PROCURA Il sostituto procuratore aveva suggerito di trasmettere gli atti in procura per ipotizzare un altro reato (si direbbe l’appropriazione indebita per i due consulenti). I giudici bresciani, però, hanno ulteriormente cambiato gli scenari. Robledo e i due periti a giugno saranno a processo, ma per abuso d’ufficio, lo stesso reato per cui erano stati assolti dal gup. Robledo è giunto a Torino per disposizione del Csm. I procedimenti disciplinari si sono conclusi con una assoluzione finale, che hanno annullato anche la misura che gli impediva di tornare a fare il magistrato inquirente. Dal febbraio di 3 anni fa è in Tribunale. Prima come giudice a latere in processi su reati in famiglia. Poi, dallo scorso anno, con la definizione degli ultimi procedimenti disciplinari, Robledo ha ottenuto il trasferimento in procura, come aggiunto di Armando Spataro. È probabile che il destino del processo bresciano, abbia scarse conseguenze. Difficile, infatti, che si arrivi a un giudizio di primo grado senza incorrere nella prescrizione. I fatti oggetto del processo, infatti risalgono a esattamente nove anni fa.
Cremona 26 03 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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