Mar 06 2018
la protesta può diventare governo? 06 03 2018
LA PROTESTA PUO’ DIVENTARE GOVERNO?
Stavolta il Pennadoro oscura i più raffinati commentatori d’Italia:
–Tanto tuonò che piovve. Come previsto, nel futuro parlamento non esiste una maggioranza precostituita in grado di formare un nuovo governo–
Alla partenza, si è tutti eguali; si sa che quando il tuono è continuo finisce che piove e che dopo lo spoglio del 4 marzo la maggioranza sarebbe stata difficile………
Poi, dopo il riassunto degli ultimi 70 anni, eccoci ai giorni nostri:
–Ma l’illusione di avere agganciato il resto dell’Europa e di vivere in un Paese normale è svanita con l’eclissi di Silvio Berlusconi, il ripudio del maggioritario e il ritorno al sistema proporzionale–
Troppe donne, e i numeri sono numeri……
–E’ il tramonto del moderatismo. Sfondano i partiti e i movimenti che si pongono in aperta contraddizione con l’Europa e che si fanno portavoce del malcontento generale–
E, dopo qualche piccola considerazione morale, il Pennadoro va sul tecnico:
–Il presidente Mattarella affiderà in prima battuta l’incarico a Di Maio, che non riuscendo potrebbe rinunciare–
Il filosofo si coglie al volo: non riuscendo, intuisce il Pennadoro, il Di Maio potrebbe anche rinunciare, senza la pretesa siano gli altri ad aspettare i suoi comodi. Altre soluzioni mancano; resta solo una gioia, conclude il Pennadoro:
–Una delle poche, magre consolazioni è l’esclusione dal parlamento di Massimo D’Alema, arrivato ultimo nel collegio senatoriale di Nardò, la sua terra. Chi lo conosce lo evita–
Cremona 06 03 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
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