Gen 08 2018

la quintessenza della cremonesità-quattrocentoventisei 08 01 2018

Published by at 7:40 pm under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – QUATTROCENTOVENTISEI Un amico mi segnala l’ultima impresa del Pennadoro, fresca di ieri; dal suo Punto:
–Si adombra il conflitto di interessi per Matteo Renzi che avrebbe favorito l’amica leopoldina Catia Bastioli, amministratrice delegata di Novamont che copre il 50% del mercato continentale delle biobuste. Chi tira in ballo l’ex premier va a colpo sicuro: qualcuno lo segue–
“Adombrare” uno come Renzi, che è fuori dal Parlamento e dai Ministeri, per una legge ad hoc, mi sembra complicato, ma il Pennadoro quando parte, parte, è un piccolo Napoleone: l’Armata si metta in marcia, l’Intendenza seguirà; quindi, sempre ieri, risponde a un lettore:
–Una precisazione: Catia Bastioli, non produce sacchetti, ma solo la materia prima ed è un’imprenditrice che, proprio per quella tecnologia (che non ha rivali nel Vecchio continente), ha vinto il titolo di “scienziata europea dell’anno”. I produttori di sacchetti “bio”, solo in Italia, sono circa 150–
Allora, quel pinocchio di Renzi, fuori dal Governo, fuori dal Parlamento, si è “conflittato” non con l’amica, che è una scienziata conosciuta e stimata in Europa, ma con ben 150 produttori circa, tutti “bio”: se gli va bene, al pinocchio, è un concorso esterno in associazione corruttiva!
E il tutto per merito del Pennadoro di Cremona!
Solo una curiosità: l’editore del Pennadoro legge solo il Corriere e il mio blog o ogni tanto sfoglia la sua Provincia fin che c’è, carta e on line, che vanta al mese visioni miracolose in numeri che ruotano, per adesso, intorno ai 4 milioni? Se non la legge, la fin che c’è, è un pessimo segno, se la legge e non prende provvedimenti d’urgenza, non cambia, è un pessimo segno!
Sito Libera, nessuna correzione sull’operato dei commissari Apa: è sempre losco!
La mania di dar giudizi sugli altri, al Quarto Lato di Piazza Duomo, è sempre alta, specchiarsi sembra difficile, o forse spaventa la risposta; dalla presentazione del voto 2017 alla Giunta Cilecca:
–i voti non hanno la pretesa di essere un giudizio oggettivo: né una promozione, né una bocciatura. Sono invece una valutazione parziale, frutto di un anno di cronaca. Dal palazzo. Che alla fine, restituisce la fotografia di una amministrazione ‘senza infamia e senza lode’, che si è indubbiamente impegnata molto ma che ha lasciato ancora la sensazione di essere ‘incompiuta’. Come avesse speso tanto, ma non avesse incassato abbastanza–
Se non è oggettivo un numero, che lo usi a fare; certo, se gli otto esaminandi sono compresi tra un 5+ e un 6+, il difetto sta in chi li affibbia, sicuramente non nei numeri; che concludono la scheda di un Virgilio con parole da 10 e un numero un po’ inferiore; la scheda di un Platè (5+, ultimo!) punito perché invece di far politica “si concentra quotidianamente sull’attività dei servizi sociali”.
Quando hai finito di girarla, la Provincia fin che c’è epoca Pennadoro, capisci perché fatica a tenere le 8mila copie al giorno……

Cremona 08 01 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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