Nov 08 2017

la grande fiera…….. del sistema cremona 08 11 2017

Published by at 3:51 pm under costume,cronaca cremonese,Pubblica Amm.ne

LA GRANDE FIERA………. DEL SISTEMA CREMONA Torniamo ai numeri della Fiera di Cremona per confrontare la caratura internazionale rivendicata con Fiere Zootecniche e Mondo Musica rispetto ad altre Fiere utilizzando i dati 2016 di CFI – Comitato Fiere Industria di Confindustria.
FIERE ZOOTECNICHE Cremona – superficie utilizzata mq. 16.316 – espositori totali 314 di cui 251 nazionali e 63 esteri – visitatori n. 26.562 di cui 23.292 nazionali e 3.270 esteri (12,31%).
FIERA AGRICOLA Verona – superficie utilizzata mq. 54.572 – espositori totali 870 di cui 757 nazionali e 113 esteri – visitatori 131.137 di cui 111.126 nazionali e 20.011 esteri (15,26%).
La differenza è ben visibile – VeronaFiere impegna più del triplo della superficie, con quasi il triplo degli espositori e più del quintuplo dei visitatori rispetto a Cremona
MONDO MUSICA Cremona – superficie utilizzata mq. 3.326 – espositori totali 236 di cui 103 nazionali e 133 esteri – visitatori 9.023 di cui 7.703 nazionali e 1.320 esteri (14,63%).
Proviamo ora a confrontare i dati con altre tre Fiere dell’agroalimentare a livello internazionale:
VINITALY Verona – superficie utilizzata mq. 89.262 – espositori totali 4.120 di cui 3.992 nazionali e 128 esteri – visitatori 130.745 di cui 81.519 nazionali e 49.226 esteri (37%).
CIBUS Parma – superficie utilizzata mq. 54.821 – espositori totali 2.465 di cui 2.359 nazionali e 106 esteri – visitatori 64.568 di cui 54.957 nazionali e 9.611 esteri (14.89%).
EIMA Bologna – superficie utilizzata mq. 136.817 – espositori totali 1.932 di cui 1.276 nazionali e 656 esteri (34%) – visitatori 284.849 di cui 240.318 nazionali e 44.531 esteri (15,6%).
Non c’è veramente confronto con queste Fiere rispetto alle due maggiori Manifestazioni cremonesi. Bisogna essere obiettivi, è un altro livello. E’ inutile lamentare nella Relazione al Bilancio 2016 che queste Fiere sono maggiormente competitive sui prezzi e ricevono maggiori sostegni pubblici della Fiera di Cremona – è chiaro, tutto è rapportato al peso e al posizionamento di queste Fiere.
La situazione è stagnante, non si evidenziano picchi di crescita, salvo che nel 2010 e 2009 per maggior presenza di visitatori – espositori esteri.
Dai dati riportati è palese la regressione delle Fiere Zootecniche rispetto al 2006 – considerando gli anni migliori il 2013 e 2010. E’ spietato il paragone con la Fiera Agricola di Verona dai numeri citati, che la pongono veramente a livello internazionale. Basta guardare i dati di Vinitaly, Cibus e EIMA, rimanendo in ambito agro-alimentare, per capire la differenza di peso e di posizionamento, evitando di tirare in ballo la Fiera di Milano che sballerebbe ogni confronto. Idem per Cremona Musica. Pure in ambito regionale le cose non vanno meglio per la Fiera con il Bontà che nell’edizione 2016 ha registrato 133 espositori, 32 eventi e 33.257 visitatori – biglietto ingresso € 7.00 (fonte Relazione al Bilancio 2016), manifestazione che vuole assurgere ad evento nazionale.
Se confrontiamo i dati di GOLOSITALIA (Montichiari – BS) che nell’edizione 2016 ha registrato 600 espositori, 120 eventi – sei aree tematiche e 72.000 visitatori – biglietto ingresso € 7.00 – (fonte Sito GOLOSITALIA), surclassando ampiamente la manifestazione cremonese.
Nel caso della Fiera di Cremona la fotografia è nitida e non lascia scampo ad altre valutazioni – lo sforzo sin qui prodotto dalla Presidenza è stato mirato per inseguire la “grandezza di campanile”, nulla di più è stato fatto in termini di consolidamento e accrescimento della Fiera.
Le manifestazioni sono valide e quasi esclusive, vanno però coltivate e fatte crescere per competere con altre Fiere leader a livello nazionale.
Per ultimo, si ravvede la necessità di riportare quanto emerge dalla Relazione al Bilancio 2016 e gli aspetti preoccupanti che si citano di seguito:
– L’EBITDA sceso di € 893.000 (-17,15%) rispetto al 2015 (indice di profittabilità di un’azienda);
– il MOL (margine operativo lordo della gestione delle diverse Manifestazioni è sceso di € 502.000 rispetto al 2013 (-20%) – il calo del fatturato è progressivo da almeno un triennio;
– l’incremento dei prezzi di vendita degli spazi e dei servizi non hanno sortito effetti sulla gestione fieristica;
– il valore della produzione è diminuito del -8.79% rispetto al 2015 e -12% rispetto al 2014;
– elevato indebitamento V/Banche per € 5.100.000 e interessi passivi per € 200.000, con pieno utilizzo degli affidamenti concessi (da qui la necessità di ricapitalizzare la Fiera);
– rivalutazione immobili per € 1.800.000 operata nel 2008 che pone oggi i cespiti a un valore fuori mercato;
– indebitamento su perdite Soc. CRF USA per circa € 300.000;
– indebitamento per importanti contenziosi, tra i quali Soc. MV che ha portato a un esborso a febbraio 2017 di € 500.000 per evitare il precetto e ancora non è definito il ricorso in appello;
– perdita esercizio 2016 di € 130.000;
– perdita esercizio 2017 preventivata dal Consiglio di Amministrazione.
Per quanto esposto si ribadisce la necessità di predisporre un piano industriale di consolidamento e rilancio della Fiera, unitamente alle necessità finanziarie derivanti.
E’ divenuta oramai inderogabile la scelta di una rinnovata governance che dovrà portare fuori dalla crisi la Fiera, in netta discontinuità con il passato, che lavori a ricucire il rapporto tra i Soci e per sanare le divisioni in atto. Sinceramente, l’ultimo rinnovo della Presidenza nel 2015 si poteva evitare, considerato che gli ultimi tre anni hanno lasciato un segno indelebile sulla Fiera, in termini di mancata crescita e di possibili sinergie – aggregazioni, con una moderna mentalità gestionale capace di confrontarsi con tutte le Categorie rappresentate, evitando quella che è stata definita una Presidenza arrogante e padronale, oltre che di parte e fortemente divisiva.
Scusate l’indigestione dei numeri, ma solo i numeri riescono a fornire una situazione chiara e non lasciano scampo agli equivoci.
P.S. Si attendono gradite osservazioni dal Sen. Pizzetti.
Cremona, novembre 2017

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