Nov 05 2017

la quintessenza della cremonesità-trecentosessantadue 05 11 2017

Published by at 10:41 pm under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – TRECENTOSESSANTADUE
Fanno, disfano, recitano, l’assenza di un regista o direttore d’orchestra è chiara, in Libera son produttori naturali, altro che “Filiera Italia”, produttori naturali della verità; una delle conferme quotidiane, il titolo di oggi sulla Provincia fin che c’è, pagina dell’Agricoltura:
-La nomina, Libera, Zoni è il nuovo direttore. Nolli: ruolo fondamentale e strategico-
“Con questa nomina, ha detto il presidente della Libera Renzo Nolli, andiamo a mettere un ulteriore e importante tassello nel quadro di assestamento dell’associazione dopo il periodo commissariale e proseguiamo così il cammino verso la normalizzazione del nostro lavoro a tutela degli agricoltori soci”
Parole del genere sono un’autentica presa in giro, uno schiaffone sul muso, per i 1400 soci rimasti; per quelli naturalmente, dei 1400, che non siano disposti a farsi inquadrare da buoni a nulla dal primo non c’è di passaggio. A metà ottobre 2014 viene sospeso immediatamente dalle funzioni di direttore Guido Vezzoni, reo di non aver aiutato il dottor Pivantonio a rivincere il voto; a gennaio 2015, non il commissario ma il presidente Filippini lo licenzia sostenendo che la figura del direttore, pur rimanendo nello Statuto, è abolita; in estate arriva il commissario Boselli, che conferma la decisione, riforma lo Statuto ma la figura del direttore, come ovvio, rimane; causa di lavoro che la Libera perde; e dopo tre anni il non c’è trova ancora il coraggio di commissionare al suo giornale balle del genere; che, facendo finta di nulla su quanto successo, aggrava aggiungendo:
“In questo senso il direttore della Libera ha un ruolo fondamentale; sia per quanto riguarda la gestione degli uffici che nei rapporti con gli associati”
Ruolo fondamentale sospeso tre anni per dar modo al Pivantonio di sgurarsi i denti!!
Non c’è da stupirsi se in Libera non hanno ancora capito cos’è successo con l’accordo “Filiera Italia” tra Coldiretti e alcune grandissime imprese alimentari, Ferrero di Alba su tutto, cui si sono unite, del cremonese, il Consorzio Casalasco del Pomodoro e Ocrim: capiranno tra un po’, dopo pochi anni di “ripetizioni”.

Cremona 05 11 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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