Archive for Luglio, 2017

Lug 29 2017

la legge del più forte-cinquecentonovantasette 29 07 2017

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – CINQUECENTONOVANTASETTE Luca D’Auria, sul Fatto Quotidiano:
—Oggi il nostro sistema è certamente all’avanguardia: la Costituzione garantisce la terzietà del giudice, il contraddittorio, il diritto di difesa e, come correlato, il codice di procedura penale prevede il diritto alla prova e alla controprova, il contraddittorio, l’accertamento oltre ogni ragionevole dubbio, l’obbligo per il giudice di motivare anche sul diniego alla prova contraria. Insomma, il processo si è evoluto in modo esponenziale, esattamente come gli antropologi individuano l’evoluzione biologica e genetica—
Avessi il suo indirizzo, spedirei immediatamente a Luca D’Auria il mio libretto sul caso Iori, a conferma delle certezze che vorrebbe passare ai lettori. Purché non abbiano mai assistito di persona a un processo penale!

Ceriana 29 07 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Lug 29 2017

la guerra di spagna 29 07 2017

LA GUERRA DI SPAGNA
C’è chi l’ha vista come una prova della seconda guerra mondiale; per la destra italiana, spero non sia lo stesso della guerra di Crema, in vista delle politiche dell’anno prossimo. L’Inviato Quotidiano dei fratelli Salini si prende una pausa di riposo, perché il compito di bastonare Beretta&Agazzi se lo prende un altro grande deluso, Renato Ancorotti, da www.cremaoggi.it:
—“Sono fuori dalla politica e non ho tempo da dedicare a queste risse da bar, ma se mi tirano in mezzo mi difendo”. Non ci sta Renato Ancorotti a vedersi attaccato da Antonio Agazzi, che nel comunicato inviato questa mattina lo ha citato tra i “tracotanti che hanno imposto la candidatura di Enrico Zucchi” alle comunali. Comunicato che il neo capogruppo Azzurro in Consiglio aveva spedito ai media per rispondere a Chironi, Giubilo e Perolini. -Presidente, cosa ne pensa dell’ultima bagarre che si è creata in Forza Italia? -“Ho letto le parole dei componenti del coordinamento e le ho trovate in linea con il mio pensiero e con quanto avevo spiegato quando ho rassegnato le dimissioni dal partito. E’ assolutamente veritiero che Forza Italia non sia stata capace di esprimere un candidato, ed è altrettanto vero che sia Agazzi che Simone Beretta e Gianmario Donida si stessero contendendo la poltrona da sindaco. Zucchi si è inserito in un vuoto riuscendo a portare a casa un ottimo risultato. Le diffamazioni che gli sono state rivolte e il volergli addossare la colpa della sconfitta trovo siano atteggiamenti vergognosi, tanto più che i 3 che volevano candidarsi avrebbero comunque perso. Resto convinto che se Zucchi non piaceva a qualcuno, questo qualcuno, per dignità, avrebbe dovuto stare fuori dalla lista”. Eccetera— Vista la partenza, anche il lettore più distratto immagina facilmente i contenuti dell’eccetera.
Ceriana 29 07 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Lug 29 2017

grazie Luca 29 07 2017

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GRAZIE LUCA!
Il giovane Luca Burgazzi dà un contributo alla mia tesi sui giudici italiani: prima della gran dottrina, anche dell’intelligenza, seppur la più acuta, serve l’equilibrio, perché se manca quello con un minimo di dialettica si dimostra tutto, e la pagina dopo il contrario. L’occasione gliela fornisce generosamente Repubblica, il giornale degli italiani colti e intelligenti:
–Il controllore si era inventato l’aggressione che aveva portato a uno sciopero totale dei treni lombardi per chiedere sicurezza–
Capita, anche in strepitosi processi di mafia un pentito inventa e, quel che è peggio, i giudici credono: ma la mafia esiste!
Ecco invece il commento del giovane Luca su facebook, pari pari a molte sentenze, il particolare per l’universale:
–Per giorni odio su odio contro i migranti sui Social e non solo…… ed ora che si fa?–
Semplice, giovane Luca, come fanno tanti sapientoni in toga forte e giusta: si nega che i migranti aggrediscano i controllori che chiedono il biglietto!

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Lug 29 2017

il protagonista 29 07 2017

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IL PROTAGONISTA E’ l’amore a uccidere, non il sesso; dalla Stampa on line: —«Si, l’ho ucciso io Vincenzo, perché aveva una relazione con il mio compagno: poi dopo ho caricato il cadavere in auto e l’ho gettato in mare a Licola». Questa la confessione resa ai carabinieri del reparto Territoriale di Aversa (Caserta) e al pm della Procura di Napoli Nord dal 35enne di Giugliano, in Campania, fermato questa mattina per omicidio e occultamento del cadavere.
Ceriana 29 07 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Lug 29 2017

educare chi 29 07 2017

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EDUCARE CHI Dal Dubbio on line; l’intervistata è una persona di “peso”; certi maschi vanno rieducati, magari semplicemente educati, essendo dei baluba; ma anche certe donne che, essendo giudici, non sembrerebbero aver bisogno né di educazione né di rieducazione……. —«Il femminicidio si ferma con l’educazione sentimentale non con la galera…» Nessun calo dei delitti dopo l’entrata in vigore della legge che ha inasprito le pene per i reati di genere, il cd “femminicidio”. Ad oggi, infatti, si contano oltre 660 vittime. L’ultimo tragico caso quello di Erika Preti, la 28enne di Biella uccisa la scorsa settimana dal suo fidanzato con due coltellate alla gola mentre si trovava in vacanza in Sardegna. La consigliera del Csm Paola Balducci, avvocatessa, vice presidente della Sesta commissione ( competente sull’ordinamento giudiziario), è da sempre impegnata per la tutela dei diritti. Recentemente ha organizzato un incontro con le reti nazionali dei centri antiviolenza. -Consigliera, l’inasprimento delle pene pare non aver sortito alcun effetto in questi anni. Molte donne, tralasciando i casi tragici, continuano a subire violenze dai propri uomini. -Su questo aspetto voglio essere chiara. Inasprire le pene non serve, non è quella la soluzione del problema. -L’aumento della pena è un fatto simbolico che non ha molto senso: se una persona decide di assassinare la propria donna non cambia idea perché la pena è stata aumentata il giorno prima……………………….. -A proposito di donne, in questo Csm la componente femminile è ridotta ai minimi termini. Da donna di sinistra qual è la sua opinione? -Il tema è complesso, diciamo che ci sono due aspetti: uno legato alle correnti delle magistratura e alle loro scelte al momento di proporre le candidature, l’altro di tipo “culturale”. -In che senso? -Esiste un limite mentale. E’ inutile negarlo. La donna magistrato pensa che la collega sia una sua rivale. Questo significa che quando ci sono le elezioni invece di votare per la collega vota per il collega uomo. Gli uomini conoscono bene da tempo questo tipo di dinamica e ne approfittano. Va cambiata in radice questa mentalità.
Ceriana 29 07 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Lug 29 2017

ci ripensa ancora 29 07 2017

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CI RIPENSA ANCORA
Neymar al Paris Saint Germain, Cassano s’è offerto al Barça al suo posto!

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Lug 29 2017

questione di genetica 29 07 2017

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QUESTIONE DI GENETICA
Facebook; sotto “Piccolo è molto bello” una lettrice scrive: siete incredibili….. voi cerianaschi!
Non incredibili, noi cerianaschi, io lo sono dal ramo paterno di mia madre: semplicemente figli dei nostri padri, abituati da secoli a convivere e lottare contro le asperità della vita. Una storia della mia famiglia, ma i deboli di stomaco si fermino qui; a parlare è mio nonno, classe 1872, che, bambino, aveva conosciuto un reduce della campagna di Russia di Napoleone (1812), lasciato per morto sul campo di battaglia e tornato a piedi a Ceriana:
“La nostra famiglia era considerata ricca, i compaesani ci dicevano: avete la farina di castagne per l’inverno! Mio padre aveva dodici poderetti, e fin da bambini ci portava con sé per i lavori ch’eravamo in grado di fare. Un giorno, pausa pranzo, cioè il pane, in un casolare dove teneva i raccolti, mio padre vede sbucare un topolino, lo schiaccia contro il muro col pane e lo mangia, urlando: tu mangi il mio cibo, io mangio te!”
Ma se mi avete letto fin qui, cari lettori, oggi venite a Ceriana tranquilli, nessuno mangia o offre topi, nemmeno nella mia famiglia; le carni non di macelleria sono cinghiali, caprioli, pennuti eccetera.

Ceriana 29 07 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Lug 29 2017

la quintessenza della cremonesità-duecentosettanta 29 07 2017

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LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – DUECENTOSETTANTA Assieme all’amico che scrive e legge i bilanci, avanti su quello della Fiera di Cremona! Dalla premessa di ieri fatico a capire perché, sindaco Galimberti in testa, parti pubbliche e organizzazioni sindacali difendano la gestione Pivantonio, e mettano i bastoni tra le ruote a capitan Voltini, che le sue aziende le fa girare bene. Oggi, come promesso, qualche numero, a sostegno del giudizio di ieri: amministratori e progetti nuovi, se la Fiera di Cremona vuol sopravvivere!
BILANCIO 2016
Veniamo all’ultimo bilancio approvato nel mese di aprile 2017. Il risultato d’esercizio finale è una perdita di € 130.000 dopo i necessari accantonamenti valutati opportuni dal Collegio Sindacale a fronte di una sentenza nel giudizio di primo grado che ha visto soccombente la Fiera, oltre a spese legali ed oneri per i contenziosi in essere e ammortamenti cespiti, oltre imposte dovute. I primi dati che si rilevano e sui quali torneremo per l’approfondimento necessario sono :
PATRIMONIALE:
– immobilizzazioni materiali per € 14.000.000
– debiti V/Banche € 5.100.000
– debiti V/Fornitori € 1.300.000 ( importo elevato al 31/12/2016 + 30 % rispetto al 2015 )
– crediti V/Clienti € 403.000
– riserve € 7.182.000
CONTO ECONOMICO
– valore della produzione € 4.456.000 ( decremento – 8.79 % rispetto 2015 )
– costi per servizi € 2.049.000
– ammortamenti € 664.000
– interessi passivi € 200.000
Il margine operativo lordo sulla gestione delle manifestazioni ha subito un decremento rispetto agli esercizi precedenti di circa il – 20 %, in gran parte dovuto al calo di fatturato del Bovino da Latte, oltreché degli spazi espositivi impegnati ( – 4.800 mq. ).
Il Quartiere Fieristico nel 2016 è stato impegnato per 116 giorni circa 1/3 dell’anno, sicuramente sottoutilizzato rispetto alle potenzialità effettive.
L’EBITDA – indicatore di redditività di un’impresa – è sceso del 17.53 % rispetto al 2015. L’incremento dei prezzi di vendita degli spazi e dei servizi è stato nullo.
Il mercato nazionale è stagnante con cali rilevanti – a livello internazionale le iniziative hanno tenuto grazie agli investimenti in promozione.
Gli Amministratori della Fiera lamentano la minaccia per concorrenza sleale di altri competitor nazionali che riescono ad attrarre la clientela con maggior sconti sui prezzi di partecipazione subendo, inoltre, la debolezza interna per la grave ed endemica carenza della ricettività alberghiera in città e provincia, per i collegamenti ferroviari e mezzi di trasporto. E’ il caso di evidenziare che in una economia di mercato la concorrenza sui prezzi è basilare e non basta scaricare su altri un andamento gestionale in sofferenza, visto che nel CDA è rappresentato il Comune, la Provincia e l’Assessore Regionale Agricolo Lombardo sulla cui presenza i profili di incompatibilità sono evidenti (svolge nel contempo il ruolo di controllante e controllato sui finanziamenti pubblici erogati ?). A proposito di investimenti per la promozione sui mercati esteri sarebbe il caso di poter disporre di dati, oggi non presenti nella Relazione, sul ritorno in termini di utilità di tali spese; oppure necessitano in buona parte per organizzare viaggi e soggiorni all’estero riservati a una pletora di politici e soggetti terzi che spesso hanno poco a che fare con l’attività fieristica. Parimenti gli Amministratori dovrebbero disporre di adeguate informazioni, anch’esse non presenti nella Relazione, sui criteri di trasparenza e di economia riguardo costi che la Fiera sostiene direttamente per la fornitura di servizi e l’organizzazione di eventi per una spesa che supera € 2.000.000 ( es. chi sono i fornitori e con quali criteri sono stati scelti e le economie di spesa conseguite – chi delibera gli affidamenti ).
Ceriana 29 07 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Lug 29 2017

oggi a iori, domani a te 29 07 2017

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni. Se anche voi, cari lettori, siete convinti che quel modo di far processi non riguardi solo il povero Iori, ma possa da un momento all’altro toccare noi, guardatela, diffondetela; il titolo che le han dato è:
-Il caso Iori: ergastolo con la sfera di cristallo?

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Lug 28 2017

la legge del più forte-cinquecentonovantasei 28 07 2017

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – CINQUECENTONOVANTASEI
Dalla Stampa on line. Lo ripeto da tempo, cambiamo nomi e amministrazione, purché pubblica, e, se importante, i Procuratori si strappano il fascicolo per accertarsi, in nome del popolo italiano, che la legge non sia stata violata; qui vince Melillo, che ha un’anzianità di servizio presso i ministri di gran lunga superiore a quella del collega. Poi concediamo la scena al Davigo Piercamillo di turno per dimostrare che politici. pubblici amministratori, capitani d’impresa eccetera eccetera. I processi alla Maurizio Iori? incidenti di percorso. —Nessun colpo di scena, tutto secondo copione. Come da pronostici, il nuovo procuratore capo di Napoli è Giovanni Melillo, 58 anni. Con 14 voti è riuscito a battere il concorrente Federico Cafiero De Raho (che ne ha presi nove), 65 anni, procuratore di Reggio Calabria. Il Consiglio superiore della magistratura si è comunque spaccato per la scelta del nuovo procuratore, al termine di una discussione durata oltre otto ore: per la nomina è servita la conta. La guida della procura di Napoli era vacante da cinque mesi, dopo l’uscita di scena polemica del procuratore Giovanni Colangelo. Nonostante fosse andato in pensione per i raggiunti limiti d’età, Colangelo dichiarò di ritenersi un elemento di fastidio per le indagini su Consip e sul padre dell’allora premier Matteo Renzi. Inchiesta che ha avuto anche strascichi giudiziari per il pm napoletano Henry John Woodcock indagato dalla procura Roma. In questo contesto si va ora ad insediare Giovanni Melillo, già aggiunto alla procura di Napoli, ex capo di gabinetto del ministro della giustizia Andrea Orlando e sostituto procuratore alla Corte d’Appello di Roma. La quinta commissione, due settimane fa, non aveva trovato un accordo su un nome solo e si era spaccata con tre voti per ciascuno dei due candidati. Oggi invece la partita si è risolta con la vittoria di Melillo. Durante il plenum del Csm le due opposte fazioni si sono scontrate sugli anni di servizio «operativo» nella magistratura: 36 anni per Cafiero De Raho rispetto ai 21 di Melillo, escludendo i fuori ruolo. E ancora: 11 anni di ruolo semidirettivo di Cafiero De Raho contro i 4 anni e sei mesi di Melillo. I consiglieri di Area – la corrente che sostiene l’ex capo di gabinetto di Orlando – sono 7 e tranne Piergiorgio Morosini ed Ercole Aprile, che si sono dichiarati favorevoli a Cafiero De Raho, gli altri sostengono Melillo. Si tratta di Fracassi, Clivio, Ardituro, Napoleone e Aschettino. Il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, come da prassi, si è astenuto. Prima della votazione ha dichiarato: «Il confronto, lungo e complesso, si è svolto in assoluta libertà e senza alcun condizionamento interno ed esterno; e ugualmente avverrà per il voto che tra qualche istante sarà espresso. La Procura più difficile del Paese avrà oggi finalmente un nuovo Capo, certamente autorevole, indipendente e legittimato da un voto consapevole del Plenum del Consiglio, chiunque sarà il candidato che prevarrà. Si tratta infatti di due tra i migliori magistrati requirenti di cui l’Ordine giudiziario dispone». Ha vinto Melillo.
Ceriana 28 07 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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