Lug 31 2017

la quintessenza della cremonesità-duecentosettantadue 31 07 2017

Published by at 5:13 pm under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – DUECENTOSETTANDUE
Terminata la lunga e obbligatoria esposizione dei numeri di bilancio, senza i quali non si può giudicare lo stato di salute di un’impresa, è il momento di fare due chiacchiere alla buona, su elementi che non si possano contestare. L’amico che m’ha passato lo studio scrive nella premessa:
–La Fiera è una realtà medio – piccola, di caratura certamente non paragonabile a quella di Milano, Parma o Verona in termini di fatturato, visitatori, eventi di peso internazionale e operatori nazionali/esteri coinvolti, anche se con due manifestazioni, quella riferita al Bovino da Latte e MondoMusica, ha cercato di connotarsi a livello internazionale– Se qualche fedele osservante del Sistema Cremona non è d’accordo e sostiene che il mondo non fa che ammirarla, la nostra Fiera, spenda qualche minuto del suo tempo su internet. Anche il mio amico intende venire incontro: –E’ da tempo che la situazione dell’Ente è posta in evidenza e quando qualcuno ha provato a rimarcare le condizioni di difficoltà oggettive è stato tacciato come nemico del “Sistema Cremona“– Il primo nemico, come ciascun cremonese informato dalla Provincia fin che c’è diretta da Zanolli Pennadoro Vittoriano, ben sa, è capitan Voltini, alla testa della sua banda di Berretti Gialli, uno più barbaro dell’altro; ma siccome a volte i fatti sono fatti, è difficile smontare che: –La Fiera è amministrata ininterrottamente dal 2003 dallo stesso Presidente che l’ha portata a un bivio con due possibili strade da imboccare, in sintesi: a) accettare la sfida di crescita sui mercati internazionali con le necessità che ne conseguono (la più evidente quella finanziaria) b) mantenere un profilo di caratura provinciale/regionale con le ovvie difficoltà di sopravvivenza– A partire dal sindaco Gianluca Galimberti, che ha il pacchetto di maggioranza relativa e rappresenta tutti i cremonesi, qualcuno si sente di negare che il dottor Pivantonio, georgofilo, è presidente della Fiera dal 2003 per nomina di Mario Maestroni, a quel tempo la Libera era forte e rispettata, che com’è oggi la Fiera non può durare e che il bivio sia obbligatorio perché o ti mangiano o sparisci? E il problema sarebbe capitan Voltini che ha tolto il Consorzio Agrario dalla Fiera del bovino da latte? Soggetti che vantano legami con l’Università, come Galimberti, che conoscono il latinorum e ne citano 98 parole per far capire di poter arrivare a 100, il Rivoltini, eccetera eccetera, non san distinguere il particolare dall’universale e sostengono gli ultimi bilanci vadano male perché manca l’affitto dello stand del Consorzio Agrario? Che dir loro, senza esser duri, o peggio, offensivi: cambiate poltrona, questa è troppo difficile per voi! È già stato detto, prima che lo ripetesse nella sua “lezione” il mio amico, servono soldi, ma dove trovarli? –Basti pensare a chi sarà in grado di accollarsi la propria quota di ricapitalizzazione: il Comune, la Provincia ( non riesce a chiudere il proprio Bilancio per carenza di coperture finanziarie ), la Libera ( ha evitato un’operazione simile per risanare il giornale ). Certamente qualche Socio azionista disposto si trova, ma il sacrificio sarà vano se rimarrà in minoranza rispetto al grande azionista che il Presidente della Fiera sembra aver già trovato– Nemmeno il professor Cilecca, che in un paio d’anni ha sistemato il bilancio Aem, dovrebbe faticare a capirlo: o gli azionisti attuali tirano fuori i milioni che servono, o un investitore esterno prende la maggioranza!
Ceriana 31 07 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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