Lug 22 2017

la quintessenza della cremonesità-duecentosessantatre 22 07 2017

Published by at 5:48 pm under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – DUECENTOSESSANTATRE
Riprendo il pezzo di ieri di capitan Voltini per alcune note che lui, evidentemente, non poteva aggiungere:
–Nell’ultimo editoriale pubblicato da questo nostro giornale, avevamo espresso il nostro punto di vista sul Sistema Cremona: su quello che è e su quello che invece vorremmo che fosse. Al quotidiano della Libera, La Provincia, l’editoriale ha fornito l’occasione per una serie di interviste ai maggiorenti della cremonesità, quasi tutti ferocemente critici e preoccupati per l’assalto perpetrato da Coldiretti e dal suo Presidente Voltini. Purtroppo, non tutti gli intervistati avevano letto bene quello che avevamo scritto. Se lo avessero fatto e ne avessero afferrato il senso, avrebbero evitato, criticandolo, di offendere tutta quella parte sana, operosa, intraprendente e capace del “sistema Cremona” che Coldiretti vuole difendere e valorizzare–
Queste righe dimostrano che capitan Voltini non è il rude guerriero senza compromessi che la cremonesità obbediente dipinge; sa bene che i “maggiorenti” han capito al volo, e ha voluto essere lieve: tenevano cose più urgenti e han letto distratti. Quando per tutti noi non obbedienti è chiaro invece quel che è successo, professor Cilecca in testa: non bisogna turbare il padrone, la Libera, specie adesso che soffre di malattie una più grave dell’altra; se il padrone ordina di alzare la voce contro il guerriero, non se lo fan ripetere due volte, ed è proprio per questo che Cremona è Cremona da decenni. Infatti subito dopo il guerriero dice pane al pane e vino al vino:
–Le nostre preoccupazioni sono invece rivolte alla degenerazione del Sistema Cremona, a quel mondo ed a quelle persone che si rifiutano di aprire gli occhi di fronte ai problemi, ostinandosi – per superficialità, miopia o interesse personale – a trovare un nemico in chiunque osi mettere in discussione metodi, politiche e modelli di gestione di enti e strutture che stanno perdendo pezzi e che in assenza di correzioni di rotta rischiano di naufragare. Di esempi concreti ne avremmo più d’uno, tuttavia da queste pagine ci sembra innanzitutto opportuno soffermarci su alcune questioni di metodo–
Per chi si ostinasse a non voler capire: su un editoriale, cari obbedienti, capisco, vi siete distratti; però la sostanza che l’editoriale intendeva dipingere c’è, purtroppo: questa sostanza vi va bene lo stesso perché lo ordina il padrone? che invece di dar ordini fuori farebbe molto meglio a curare le sue malattie, una più grave dell’altra, a cominciare dalla Provincia fin che c’è, che l’unica quota che riesce a mantenere è il numero dei giornalisti.

Ceriana 22 07 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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