Lug 19 2017

la quintessenza della cremonesità-duecentosessanta 19 07 2017

Published by at 5:01 pm under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – DUECENTOSESSANTA
Mettiamoci nei panni del visitatore straniero, tema caro nel ‘700, che capiti a Cremona, e per farsi un’idea della città si metta a leggere i nostri fogli; da www.cremonaoggi.it:
–Le torri delle fiaccole della raffineria Tamoil, da anni ormai spente e divenute nel tempo il simbolo dell’attività di raffinazione, stanno per essere smontate. Oggi il primo atto, concreto, dello smantellamento degli impianti che insistono sull’area industriale in fregio a via Riglio…….. La Tamoil ha cessato le attività di lavorazione del greggio tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 e, nell’accordo firmato a Roma (2011) dopo la chiusura del sito e la sua trasformazione in deposito, la società petrolifera aveva promesso di procedere alla bonifica delle aree interne e al ripristino ambientale delle aree esterne– E il compagno Pizzetti Luciano, che dall’alto delle mura di CastelPizzetti raccomandava al Comune di non costituirsi parte civile, e ci riusciva, come sistema più adatto a convincere l’azienda a mantenere le promesse…… Peggio, per il visitatore straniero, è leggere ciò che esce dal Quarto Lato di Piazza Duomo; se poi va sul caso Apa corre dal medico: dottore sto male, ho letto oggi questo pezzo sul sito Libera, ma ho l’impressione d’averlo già letto trenta volte anche da altre parti; mi aiuti, non voglio diventare pazzo! –Si è riunito nella sede della Libera di Cremona un folto gruppo di allevatori provenienti da tutte le province lombarde per una valutazione su ciò che sta accadendo nel cosiddetto “sistema allevatori”, vale a dire le Apa, le nazionali di razza e l’Aia. Erano presenti una cinquantina di allevatori. E’ noto come sia in atto un tentativo di riorganizzazione dell’intero sistema ormai giunto ad un collasso generale. Ma il problema è il metodo che è stato scelto per questo tentativo: quello del commissariamento di imperio da parte di Aia e senza alcun dialogo con gli allevatori che sono ad un tempo gli utenti e i fondatori del sistema. Il caso di Apa Cremona è emblematico: una struttura efficiente, con riserve patrimoniali importanti e dotata di una buona organizzazione. Commissariata con motivazioni artefatte. Ma oltre a molte altre regioni del centro sud, già commissariate da tempo, sono state oggetto di queste attenzioni anche le Apa di Milano-Lodi, Como, Varese, Pavia e Bergamo e Brescia. Erano presenti all’incontro gli allevatori di tutte queste provincie che hanno manifestato il loro disappunto indicando come il metodo non potrà portare che alla distruzione di un sistema costruito in oltre sessant’anni di dura e proficua attività tra gli allevatori e la pubblica amministrazione. Oggi, anche con la testimonianza degli allevatori presenti, non si vedono che rovine ovunque. E chi è stato causa dello sfacelo non può essere chiamato a ricostruire– Stendhal, il secolo dopo, era più sbrigativo; giunto in una nuova città chiedeva quali fossero le dieci donne più belle, i dieci uomini più ricchi, il potente che avrebbe potuto farlo impiccare!
Ceriana 19 07 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.