Mag 30 2017

la quintessenza della cremonesità-duecentodieci 30 05 2017

Published by at 11:56 am under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – DUECENTODIECI
La miglior risposta ai sostenitori del “Sistema Cremona”, che capitan Voltini è accusato voler abbattere, la dà il giovane Luca Burgazzi su www.cremonaoggi.it, nel tentativo di criticare la visita del governatore Maroni:
–Avrei preferito qualche chiarimento rispetto alla situazione delle nostre infrastrutture ferroviarie e non, dei progetti per il rilancio del fiume non solo in termini turistici, qualche proposta rispetto ai temi ambientali ecc… insomma qualcosa che interessi anche a noi cittadini del sud Lombardia, prosegue Burgazzi. Territorio che in questi anni è rimasto fanalino di coda nelle politiche regionali. Perché inaugurare cose fatte da altri è bellissimo, ma non è sufficiente. In questi tre giorni di ‘grande presenza’ della Regione mi sarei aspettato qualcosa di più. Invece rimaniamo con un documento scritto che chiede un referendum per fare cose che già si possono mettere in campo. Insomma, troppo poco!– Fanalino di coda per colpa della Regione Lombardia, semplifica il giovane Burgazzi; Regione che aiuta ciascuna città secondo i meriti acquisiti sul campo, aggiungo io, e il “Sistema Cremona”, quello delle poltrone immobili per gli unti dalla Libera, ha condotto al fanalino. Ancora bordate del sito Libera e della Provincia fin che c’è sul caso Apa, di cui non gliene frega nulla perfino alla maggioranza degli allevatori, cui interessa, ovvio, che Apa sia ben gestita, non chi la gestisce, come invece sostengono i pivantonini; che continuano a spargere dogmi sullo schema del: se non la gestiamo noi, è gestita male!E ogni tanto, come oggi, a denti stretti, sfugge la verità: dell’Apa non gliene fregherebbe nemmeno ai pivantonini, se non fosse il muro portante su cui regge la presidenza della Fiera, che spetta, ovvio anche questo, al dottor georgofilo Pivantonio, vita natural durante; consenzienti Arvedi, Galimberti e Auricchio, più una schiera di manovrabili. Comunque il gruppo Libera ha un pregio che nessuno può contestare: son meglio di Totò, anche perché lui, di genio fin che si vuole, recitava, loro vengon fuori naturali. Come mamma li ha fatti. Sito Libera, la raccolta della rassegna stampa della Provincia fin che c’è sulla “Questione Apa”; la prima volta che dimenticano di inserire un articolo io li sbeffeggio e un paio d’ore dopo lo inseriscono; lo fanno di nuovo col Bozzini del 23 maggio, e io di nuovo scrivo e rido, ma stavolta si fanno furbi: non due ore dopo, aspettano qualche giorno, a inserirlo! Oggi provvede Boselli Antonio, nella solita pagina in cui i pivantonini tirano per la giacca Maroni, Fava, Martina che non c’era; godiamocelo tutto, senza eccedere nell’orgasmo: –Spiace vedere fare questa fine a tutte le territoriali lombarde, costruite dai nostri padri e nonni sulla base di logiche esclusivamente economiche e di sostegno al comparto zootecnico; lasciando fuori dalla porta visioni sindacali che ora invece guadagnano spazio, snaturando le mission delle Apa. Eccetera– Lascio perdere le visioni sindacali di uno che sugli occhi ha le mortadelle intere, non le fette di salame, per cui Coldiretti è un sindacato la Libera no: il mortadellato nel suo anno da commissario non ha visto il disastro Libera, creata da padri e nonni dei pivantonini, ma intuisce la fine dell’Apa solo perché teme sia gestita dai Coldiretti!
Cremona 30 05 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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