Mag 23 2017

la quintessenza della cremonesità-duecentotre 23 05 2017

Published by at 8:16 am under costume,cronaca cremonese

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – DUECENTOTRE Ieri ho messo la nota dei Coldiretti sulla biodiversità della natura lombarda, oggi mi tocca dare l’ennesima pennellata all’isola felice Cremona, che non soffre di biodiversità, integrata com’è nel “sistema cremonese” che non dev’essere turbato. Men che meno da un barbaro, comandato da Roma, alla capitan Voltini: da noi vanno bene i sognatori alla professor Cilecca, che finiti i trenta secondi rinascimentali al dì, impiegano il tempo rimasto a puntellare i vari Pivantonio in Fiera. Ma non intendo sottovalutare il professore, abile a sgusciare su ogni terreno; i brani sotto, da www.cremonaoggi.it, che col lavoro di tre giornalisti assicura l’informazione a Cremona, spiegano bene. Centri sociali, o della piroetta continua: –I centri sociali sono abusivi. L’amministrazione comunale non ha infatti rinnovato le convenzioni, che scadevano proprio nel 2015. Di fatto, però, gli spazi continuano ad essere occupati e le associazioni in questione a pagare l’affitto delle strutture. E’ emerso durante la discussione di un ordine del giorno presentato in consiglio comunale dal gruppo della Lega Nord nel corso del Consiglio comunale– La quadratura del cerchio, che al professore riesce benissimo! –In particolare, ricordando gli eventi di quel lontano 24 gennaio, in cui la città venne presa di mira da alcuni partecipanti al corteo, con disordini e devastazioni, il consigliere Alessandro Carpani ha ricordato le promesse fatte all’epoca dall’amministrazione: “la risposta sarà immediata, durissima e i colpevoli dovranno assumersi le proprie responsabilità”, “non rinnoveremo più le convenzioni per le strutture di proprietà comunale”. E chiede alla Giunta di “mettere in campo tutte le azioni possibili affinché l’Amministrazione comunale ritorni in pieno possesso degli immobili e delle aree ancora attualmente occupate dalle sedi del Csa Dordoni e del Csa Kavarna, entro e non oltre il 31 luglio 2017”– I leghisti, si sa, sono peggio di capitan Voltini: non ne vogliono sapere di integrarsi! –Ma di fatto, le convenzioni non sono state rinnovate, come la Giunta aveva promesso. Così, ora, il Dordoni e il Kavarna occupano abusivamente gli spazi in cui si trovano le rispettive sedi, pur continuando a pagarne l’affitto, o meglio, come ha spiegato il segretario comunale Pasquale Criscuolo, quello che si configura alla stregua di un “canone di occupazione”. “Agli occupanti era stata comunicata la volontà di non addivenire al rinnovo” ha spiegato il segretario. “In questi casi a fronte del mancato rilascio dell’immobile a scadenza, normalmente scattano procedure di rilascio perentorio, precedute dalla prospettazione di una data di rilascio, in assenza del quale scatta la procedura forzosa. Nel caso in essere, però, tale procedura non può prescindere da un’azione che sia condivisa con le istituzioni preposte all’ordine pubblico”. Insomma, non rinnovare la convenzione è un conto, ma far sgomberare i centri sociali è tutt’altro paio di maniche, visto che entrano in gioco problematiche legate all’ordine pubblico– La buona volontà della Giunta Cilecca è visibile, ma i centri sociali non la condividono! –“Oggi come allora il tema come allora resta complesso” ha risposto il sindaco Gianluca Galimberti. “Una cosa sono le convenzioni, che come promesso non abbiamo rinnovato, altro paio di maniche è la chiusura dei centri sociali, che rappresenta una questione politica e di sicurezza. Quello del non rinnovo delle convenzioni è stato un gesto con un grande significato simbolico.– Parla benissimo il Cilecca, che disdegna esser chiamato professore: il gesto è davvero simbolico! –Certo, è un percorso che abbiamo iniziato e che prima o poi dovrà trovare una sua conclusione, ma tutto va attentamente monitorato. Chiaramente non è possibile tornare ad avere un rapporto con i centri sociali uguale a quello di un tempo, se non cambiano le cose. E nel frattempo, come amministrazione, abbiamo portato avanti un lavoro silenzioso, insieme alle forze dell’ordine, per mantenere sicurezza e ordine pubblico. Dunque credo che quando all’epoca dei fatti parlai di una risposta dura, questa non sia mancata”– Il lavoro è senza dubbio tanto silenzioso, che i 70mila cittadini manco se ne sono accorti! E adesso le quisquilie, in attesa del 72mo raid al parcheggio dell’ospedale, nei primo 71 gli abusivi, implacabili, son sempre riusciti a fuggire, per tornare mezz’ora dopo. Il cittadino, mosso a compassione, non può nemmeno regalare senza che la Giunta abbia da dire. –Erano state posizionate a fine marzo, ma poi spente perché non in possesso di tutte le autorizzazioni. Ora invece, le telecamere puntate sulla statua di Stradivari, in corso Garibaldi, davanti alla casa dove visse per qualche tempo il celebre liutaio, sono state riaccese. L’iniziativa era stata delle Botteghe del Centro e del proprietario dell’immobile, Giorgio Soldi, per cercare di porre rimedio ai ripetuti atti vandalici che hanno portato a svariate rotture del ricciolo del violino. Ora, acquisiti i pareri favorevoli di Polizia Municipale e Prefettura, il sistema di videosorveglianza privato può tornare a funzionare– Infine, il turno degli artisti incompresi. –Ancora muri imbrattati in pieno centro, stavolta sotto la Galleria del Corso dal lato dei giardini di piazza Roma. Uno spazio già pesantemente degradato a causa del gran numero di saracinesche abbassate. Le scritte sono comparse nel fine settimana, sulle vetrine dei negozi vuoti e sui muri della galleria, compreso quello vicino alla pizzeria Cremonese. Si tratta, come al solito, di frasi legate agli ambienti anarchici: la tipica firma, la A cerchiata, appare infatti in diversi punti– La parentela di sangue è solo un dato scientifico, ciò che conta è la “corrispondenza d’amorosi sensi”: il sistema Cremona è blindato, con la Santa Alleanza Cilecca&Pivantonio. E alleati.
Cremona 23 05 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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