Mag 21 2017

la quintessenza della cremonesità-duecentouno 21 05 2017

Published by at 10:17 am under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – DUECENTOUNO
Uno dei tantissimi aspetti comici della crociata Libera per la “chiarezza” nell’affaire Apa è la pretesa, che vale solo per gli altri, che gli altri si confessino in pubblico, ben oltre gli obblighi di legge. Gli altri; lorsignori che han detto della chiusura del centro stampa e licenziamento dei dodici lavoratori? Han spiegato d’aver provveduto alla fusione delle tre società editoriali eccetera, ma solo perché, per adesso, licenziano nessuno. E sul giornale fin che c’è incollato con lo sputo, dopo il tentativo dei due dorsi, han detto qualcosa di credibile, Filippini&Nolli?
Ma al Quarto Lato di Piazza Duomo procedono senza paura, a testa bassa: perdere, e perderemo!
Ferma la rassegna stampa sul sito Libera al 14 maggio, forse han visto che non l’aprono nemmeno i soci, prosegue la caccia ai testimonial, di qualsiasi natura. Oggi, convinti d’aver pescato grosso, presentano Matteo Lasagna, uno che in Confagricoltura conta, ma che parla così, sulla Provincia fin che c’è:
–Non mi esprimo sul merito del commissariamento Apa Cremona, perché stiamo ancora aspettando che Aia renda note le motivazioni del provvedimento–
Un duro, quel Lasagna: non va oltre Pizzetti, Galimberti, lo stesso Crotti; e allora qualcosa bisogna suggerirgli, che l’abbia detto o non:
–per cui può anche succedere che, dove si trovi su scala provinciale ancora qualche ‘tesoretto’, si cerchi magari di portarlo sotto il proprio controllo–
E allo scadere del 90mo, fallo da ultimo uomo che la Provincia fin che c’è, supervisore alla comunicazione il Pennadoro, pubblica, credo, senza accorgersene:
–Anche per capire, in futuro, se e quali vantaggi potranno portare loro i commissariamenti di Apa Cremona (e Milano)–
Messa tra parentesi fin che si vuole, ma Apa Milano è saldamente in pugno ai Coldiretti: e allora dove sta che il commissariamento di Cremona è solo per impossessarsene?
Ma torniamo al derby tra il non c’è e Rivoltini, dove lo spettacolo è certo:
–Per concludere una annotazione quasi personale, che però voglio rendere pubblica. Mi sono approcciato al mio mandato di presidente della Libera con le migliori intenzioni di collaborazione con le varie istituzioni locali, quelle che compongono appunto il “sistema Cremona”, Coldiretti compresa, quanto meno per un senso di rispetto degli agricoltori che rappresenta sul territorio. E tu lo sai. Ma dopo questo episodio il mio atteggiamento non poteva non cambiare. E tu te ne devi assumere la responsabilità. Ed i tuoi soci lo devono sapere–
Questo è il non c’è, che non si vergogna a scrivere d’aver offerto collaborazione ai Coldiretti, con la censura continua del suo giornale di qualsiasi fatto li riguardi, compresi quelli, tipo Campagna Amica, che tocchino anche migliaia di cremonesi! E ora si fa avanti il Rivoltini, e si sente quanto gli abbia giovato lo studio del latino:
–Tutto il resto del mondo ha torto e una persona sola ha ragione? Io sono per i cambiamenti, ma in modo fisiologico e democratico. Il metodo ha un valore deontologico e travalica gli ambiti. La logica dirigistica e totalitaria richiama il modus operandi del generale Cadorna, pronto a sacrificare soldati e qualche ufficiale–
Come non riconoscere, immediatamente, l’allievo preferito del Pivantonio?

Cremona 21 05 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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